Elba

Tornare in hotel x un extra di una giornata, solo forse, x rivedere vecchi compagni di lavoro….x i soldi infatti non ne varrebbe più la pena….certo fanno comodo, ma 70 euro x 12 ore di lavoro sono una miseria…..lavoro….al nero….nero xchè i voucher oramai sono del tutto scomparsi…..e se prima x una giornata intera ne potevi beccare due da 50 euro oltre ad un minimo di tutela in caso di infortunio, oggi fanno un forfait delle ore e di solito, più lavori e meno prendi ….una semplice equazione che torna sempre dalla parte del datore di lavoro….grazie anche ai nostri politici incompetenti che veramente fanno solo pena, ma in fondo neanche più di tanto….solo le solite parole al vento, le solite parole dopo anni di lavoro senza riuscire a meritare neanche un briciolo di rispetto x ciò che hai fatto in passato e soprattutto x quanto cazzo vali….conta solo il tuo numero….il numero, ma delle scarpe…..che devono essere sempre molto comode xchè il numero delle ore non conta, conta solo correrre….

Lucio Dalla

Ti hanno visto bere a una fontana

Che non ero io

Ti hanno visto spogliata la mattina

Birichina biricò

 

Mentre con me non ti spogliavi neanche la notte

Ed eran botte, Dio che botte

Ti hanno visto alzare la sottana

La sottana fino al pelo: che nero!

Poi mi hai detto poveretto

Il tuo sesso dallo al gabinetto

Te ne sei andata via con la tua amica

Quella alta, grande, fica

Tutte due a far qualcosa di importante

Di unico e di grande

Io sto sempre in casa, esco poco

Penso solo, sto in mutande

 

Penso a delusioni, a grandi imprese

A una tailandese

Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale

 

Quindi normalmente sono uscito

Dopo una settimana

Non era tanto freddo e normalmente

Ho incontrato una puttana

A parte i capelli, il vestito

La pelliccia e lo stivale

Aveva dei problemi anche seri

E non ragionava male

Non so se hai presente una puttana

Ottimista e di sinistra

Non abbiamo fatto niente ma sono rimasto solo

Solo come un deficente

Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto

Gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino

Mi guarda con la faccia un po’ stravolta e mi dice: “Sono di Berlino”

 

Berlino ci son stato con Bonetti

Era un po’ triste, molto grande

Però mi sono rotto, torno a casa

E mi rimetterò in mutande

Prima di salir le scale mi son fermato

A guardare una stella

Sono molto preoccupato

Il silenzio m’ingrossava la cappella

Ho fatto le mie scale tre alla volta

Mi son steso sul divano

Ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza

È partita la mia mano

Belgrado

Un fotografo tedesco ha avuto la mia stessa sensazione. ..ci siamo trovati fuori uno dei vecchi depositi e parlando del piu’ e del meno anche lui ha ammesso la stessa situazione di disagio dopo aver trascorso una giornata nel campo ….Stavo facendo la doccia,  mi dice e pensavo…..Ho dormito al caldo ed  ora posso fare una bella doccia calda….poi il pensiero era x questi poveri ragazzi che non hanno proprio niente..non è possibile che nel 2017 accadono cose del genere..ho parlato con alcuni di loro e mi hanno raccomando che qualcuno ha provato passare la frontiera con l’Ungheria ma sono stati fermati e picchiati, derubati dei loro soldi e portati indietro,  vergognoso. Lo so rispondo,  me lo hanno raccontato  due ragazzi Pakistani proprio ieri . Gli stessi che dopo aver regalato loro un maglione hanno fatto di tutto perché prendessi una tazza di tè in loro compagnia. Mi hanno fatto sedere dopo averli ripuliti dalla neve, su dei tronchi d albero, le nostre sedie, diceva uno di loro, e dopo aver scaldato una pentola di acqua per lavarsi, Ci hanno immerso abbondante zucchero e 4 bustine di The, una volta pronto hanno insistito che venissi servito per primo. Uno di loro ha preso dalla neve una lattina vuota di fagioli ci ha messo il liquido caldo e scuro, scusandosi per le mani che erano nere più dell’acqua, e via il tea time era pronto e servito. Abbiamo fumato una sigaretta e mi hanno parlato del lungo viaggio dal Pakistan fino a qui, oltre 6mila km in autobus e a piedi quando c’era da passare la frontiera, per poi diceva ritrovarsi a morire di fame e freddo. Il The aveva un vago aroma di legumi ma sì conciliava bene con la fredda giornata e ha fatto il suo dovere scaldando lo stomaco. Dopodiché ha iniziato a radersi, era la prima volta che vedevo qualcuno farsi la barba usando acqua del The, c’è sempre da imparare. Poco dopo mi ha chiesto se gradivo ancora del the, ma oltre alle mani, sembrava ci fosse finito pure il rasoio nella pentola, così con molta gentilezza ho ringraziato e rifiutato, non credo di avere la potenza dei loro anticorpi, se faccio io una cosa del genere mi caco addosso una settimana….torno in hotel, si chiama Rex come il cane del famoso telefilm, se lo dico a mia mamma sono sicuro che mi chiederebbe se è stato qui, non è niente di che, anzi è meno di che, ma era l’unico che aveva l’offerta migliore…ieri sera ho provato il ristorante e non conoscendo i loro piatti ne ho scelto uno a caso, mi è arrivato un enorme misto di diversi tipi di carne con patate fritte che quando ho finito mi è venuto caldo….la parte peggiore però è la loro connessione internet, viene e va e se ne va sempre sul più bello…..

Elba

Ora che le ulcere delle gambe di mia madre sono quasi del tutto chiuse, non resta che aspettare la chiamata dall’ospedale x l’intervento all’anca….sperando che non vadano troppo x le lunghe, xchè come dice il dottore, con la sua insufficienza venosa, il rischio di nuove ulcere è sempre molto alto….Alto come il volume della tv di mia mamma, che nonostante questo, talvolta non recepisce del tutto le parole, siamo ad un passo dalle cuffie….Ad un passo dal tutto e dal niente….Se la operano potrebbe tornare a muoversi, altrimenti rischia di allettarsi….Rischiosa come invece la trattativa con il Bob x il campeggio….Siamo passati dall’eventuale gestione, alla possibilità di essere assunti e fare comunque le veci del gestore….non abbiamo però ancora aggiunto un accordo sulla percentuale….bassa dalla parte del boss, non poteva essere altrimenti, ma se allunga un pò di più il braccino, dato che comunque dovremo spaccarci il culo x lui, potremo trovare un accordo….altrimenti se lo va a prendere nel culo, mi ha già stufato….ogni volta che ci troviamo x mettere nero su bianco cambia sempre le carte in tavola….Sabato prossimo ultimo appuntamento…o si firma o troverà qualcun altro….

Elba

Il fidanzato di Giuliana la picchiava……e di brutto…..di frequente tornava a casa in lacrime e con la faccia segnata….Una sera accompagnai mio babbo che andò a cercarlo x mare e x terra….Gli disse che se la avesse toccata di nuovo, sarebbe stata l’ultima cosa che faceva in vita sua….Dopo pochi giorni si lasciarono…. Mia sorella cambiò completamente e molto rapidamente….Era al penultimo anno di liceo….fino a quel momento era una studentessa modello….mai un’assenza, sempre ottimi voti, una delle migliori della classe….Iniziò a far tardi la sera, a cambiare compagnie e a frequentare quelle che in gergo si chiamano…..”…..Quelle cattive….”…..La mattina talvolta non andava a scuola, sempre nervosa ed indisponente….Tutti davano la colpa all’amore andato in fumo….invece era qualcosa più del ” fumo “…..La sera in camerina non si cantava più, l’armonia era solo un lontano ricordo….le porte di casa sbattevano come fossimo a bordo di una nave durante una tempesta….Perfino quando mio babbo si presentò a casa con un Telefunken nuovo a colori, lei non partecipò alla festa….Per noi invece, dopo anni di immagini sbiadite in bianco e nero, vedere i primi film ” Colorati ” ….il rischiatutto del giovedì, il varietà del sabato, era vivere un’emozione nuova ogni sera…..I due canali Rai non offrivano un granchè al tempo, poi arrivarono Capodistria, la tv Svizzera e poco altro e comunque la sera c’era ben poco da scegliere….Ma lei oramai non ci faceva più compagnia, anzi aveva deciso di andare via da casa e mio babbo dopo l’ennesima discussione, le disse che fino al compimento del 18imo anno di età, non sarebbe potuta andare….Una sera provai ad avvicinarmi a quella stanza che fino a poche settimana prima era, la stanza del gioco….la porta era leggermente socchiusa, misi la mano sulla maniglia e senza bussare la spinsi in avanti chiamando…..Giuliana….Giuliana….la luce era accesa….Giuliana che fai?….Giuliana….nessuna risposta….niente….allora mi decisi ad entrare e mi trovai davanti una scena che un bambino di 10 anni non vorrebbe mai aver visto….Giuliana era stesa sul letto, la faccia pallidissima, con entrambi i polsi tagliati….il sangue colava sul pavimento dove ancora c’era la lametta….mi tagliai pure, nel tentativo di raccoglierla…..rimasi un attimo senza riuscire ad emettere nessun suono, poi corsi in cucina a chiamare aiuto….Si riprese dopo pochi giorni, a me quella scena invece ha tormentato x anni….tutto quel sangue….capii che stavo perdendo una sorella….la mia sorella maggiore….

Elba 2006

Ultimo giorno di cortisone. Faccio colazione con mia mamma, aspetto che venga l’ambulanza x portarla all’ospedale, dove si sottopone a quotidiani cicli di fsioterapia. Mi lavo, prendo la scatolina dove tengo le rimanenze delle pasticche tagliate, ora sono a 2 milligrammi. La guardo, bianca come senpre, che aspetta di sciogliersi dentro di me, la butto giù sperando che mi lasci una volta x tutte…non ti voglio più vedere…bastarda…con Apollo, decido x una passeggiata senza usare la macchina, c’è il sole, si sta bene, il cane tira avanti veloce, si ferma ai primi alberi, annusa il terreno, come usa fare, prima dei suoi bisogni…dalla destra sbuca un enorme cane nero. Si guardano, fissi negli occhi, orecchie alzate, tutti e due maschi, tiro Apollo con il guinzaglio x allontanarlo, l’altro invece attacca…si alzano e si prendono, testa contro testa, tiro, urlo, allungo la gamba sinistra x allontanare l’altro e nella colluttazione Apollo mi addenta la coscia come fosse un panino con il prosciutto… sento i suoi denti infilarsi dentro la mia carne e velocemente tornare fuori alla ricerca dell’ avversario…Ancora qualche urlo e il cane nero si allontana. La gamba mi fa male, tiro giù i pantaloni e vedo scorrere del sangue. Vado al pronto soccorso…mi curano la ferita con un’antitetanica e antibiotici da prendere x una settimana. Non so se ridere, piangere, urlare, guardo Apollo…proprio te gli dico…mi guarda e corre verso casa…ha fame…

Chianti

E alla fine mentre stavo andando a ritirare il pc, ho trovato il Sorcio x strada…”…Mortacci tua…dice…che ci fai qui?…”…”….Al lavoro…mi hanno esiliato…rispondo dopo un lungo abbraccio…”….Mi presenta quella che da poco più di un anno è divenuta sua moglie…una ragazza molto più giovane di lui, forse sulla quarantina, faccia rotonda e simpatica, che ascolta attentamente ciò che ci diciamo, mentre sulla mano destra stringe un paio di copie di quotidiani…Mi emoziono non poco quando mi chiede di Apollo…”…E…la…”…capisce al volo, si avvicina e mi sussurra….”…non mi chiedere della Francesca xchè lei è gelosa, poi ti racconterò tutto con calma…e…e…stai mettendo capelli bianchi anche tu, continua nel tentativo di cambiare discorso…”…”…Gli anni passano, rispondo…non ho il coraggio di chiedere riguardo il suo passato, sulla probabile fine della pena, se ancora deve rientrare, se è in condizionale…ma alla fine….A sorcio…sei libero…o….”…E come no amico mio, risponde facendo un bel sorriso…liberissimo, devo andare a Firenze a firmare dei fogli…libero…liberissimo…”….”…Che piacere rispondo…”….Torniamo indietro nel tempo, al bar, ai nostri primi momenti, Apollo, Teresa, il Kosovaro…ho la macchina nel mezzo della strada, si forma una fila, iniziano a suonare…vaffanculo…due farfalle si rincorrono proprio fra di noi, ci girano intorno…ci abbracciamo…”…Sentiamoci mi dice…”…”…Vieni, anzi venite a trovarmi, la sera sono sempre al lavoro…finchè regge…”…Scappo via, la fila è aumentata, alzo la mano in segno di scusa…serve a poco, ma si fa sempre così…qualcuno la prende a ridere, qualcuno è incazzato nero…poco importa…Il Sorcio…mortacci sua…

Chianti

L’Indiano non capisce un cazzo di Italiano…nonostante sia quì già da diversi mesi, la lingua non è migliorata di molto…il tutto è dovuto al fatto che continua a vivere e condividere le sue giornate con altri ragazzi del suo stesso Paese…mangiano insieme, escono insieme, dormono insieme e nessuno di loro studia, pensano solo a lavorare, anche xchè hanno un debito di circa 10000 euro e talvolta anche di più, da restituire a chi li ha fatti entrare in Italia…cosicchè la mattina di buon ora sono già tutti nei campi, a potare viti o fare altri lavori nelle vigne, prossime oramai alle vendemmie…La sera arriva già distrutto e quelle poche chances che aveva di capire qualcosa, le ha già bruciate in partenza…Provo anche a mischiare l’Italiano con l’Inglese, del quale conosce qualche parola in più, ma si rimane sempre nell’ordine della Preistoria…Vai a prendere il dolce alle mele, l’apple cake, al bar…gli dico…lo vedi partire e girare intorno agli scaffali, rovistare fra piatti e bicchieri, guardarsi intorno e cercare qualcosa che possa andare bene, che assomigli a ciò che deve prendere ma che sa di non aver capito e non vuole, ovviamente farselo ripetere più volte…Sorrido, solo xchè mi ricorda i miei primi mesi a Londra, quando mandavano anche me a prendere qualcosa in magazzino e talvolta facevi finta di aver capito e poi provavi, una volta dentro quelle enormi stanze, a ricollegare ciò che ti avevano chiesto con ciò che ti trovavi attorno…ripetevi e ripetevi quella maledetta parola che non aveva nessun significato x te…che cazzo mi ha chiesto quel fottuto di manager…magari ti aveva chiesto dei sacchi neri e tu invece gli portavi…sacchi di black coffee…Si incazzava come una bestia, già era nero di suo, ma la cosa che ripeteva sempre era…”…Just tell me…when you don’t fucking understand….italian bastard…”…affanculo inglese di merda…


Elba – Maggio 2010

E’ maggio da più di una settimana, ma piove come fosse novembre…Non si riece ancora a fare un bagno in mare, decentemente…Vado a trovare mia mamma e la trovo, come sempre, piantata davanti alla tv…ma questa volta con più attenzione…”…Hanno rapito karol…dice…”…”…A parte il grande vecchio Papa, oramai scomparso da anni, non mi viene in mente nessun altro con questo nome…”…E chi è…rispondo…”….”…karol…karol…la bionda di centovetrine…ma quante volte te lo devo dire…karol, la più brava…lo sapevo…dice…non ci doveva andare laggiù…è gentaccia quella…”….”….Mamma, dico…ma è solo un film…anzi maremma maiala, anche peggio, una soap opera…è tutta finzione, pura fantasia…non crederai mica a quello che vedi?…”…”…Chiamala come vuoi, risponde con il viso sempre più attaccato allo schermo…ma rispecchia la realta’…sono cose vere…non capisci…poverina, guarda come l’hanno conciata…quelli lì, sono cattivi…è gentaccia come te lo devo dire…non vogliono che costruiscono un ospedale…ma che male gli fanno…vogliano aiutarli…e invece…che colpa ha lei?…Non ci doveva andare in quei posti…tutti neri…guarda…come i viaggi che fai tu…che ci andate a fare laggiù…cosa ci trovate di tanto necessario…statevene a casa…”….Inutile spiegarle che magari hanno girato la scena a poche centinaia di metri da quelle precedenti…x lei sono andati laggiù…lontano in mezzo alla giungla…e continua a crederci….è così da anni…”….Tanto fanno la fine di Beautiful, le dico…finiranno x scoparsi ed incornarsi fra di loro…l’unica maniera x continuare a trasmettere…”…Intanto nel pomeriggio, in attesa dei clienti che tardano ad arrivare, continuo la mia esperienza con la lucidatrice….”…Sono diventato meglio di Aladino, dico al Direttore…”…ed alla fine, la cosa mi diverte…