Elba

Cinque minuti alle dieci…anche oggi è andata…l’assalto al buffet delle colazioni ha retto abbastanza bene, nonostante le oltre 250 bocche affamate che non ne hanno risparmiato un centimetro…Stasera si replica con la cena, poco più di 200…sono a pezzi…ho le gambe che viaggiano da sole, quasi autonomamente…intanto Jessika ci mette del suo x farmi incazzare, senza un valido motivo…le arriva una telefonata da un numero sconosciuto nel pieno della notte e lei mi manda un sms, mentre sono ancora al lavoro, circa le due del mattino, asserendo che ho dato il suo numero a qualcuno e che le stiamo facendo uno scherzo…l’unico mio pensiero, oltre a finire, era stato solo quello di metterle da parte un bel mazzo di fiori, preso da un tavolo x portare a casa…figurarsi se do il suo numero a qualcuno…ed anche se avessi voluto farle uno scherzo, lo avrei fatto con il mio cellulare…incredibile…non riesco a capire…seguono come sempre, dopo la discussione, decine di sms…da cancellare…

Chianti

E alla fine mentre stavo andando a ritirare il pc, ho trovato il Sorcio x strada…”…Mortacci tua…dice…che ci fai qui?…”…”….Al lavoro…mi hanno esiliato…rispondo dopo un lungo abbraccio…”….Mi presenta quella che da poco più di un anno è divenuta sua moglie…una ragazza molto più giovane di lui, forse sulla quarantina, faccia rotonda e simpatica, che ascolta attentamente ciò che ci diciamo, mentre sulla mano destra stringe un paio di copie di quotidiani…Mi emoziono non poco quando mi chiede di Apollo…”…E…la…”…capisce al volo, si avvicina e mi sussurra….”…non mi chiedere della Francesca xchè lei è gelosa, poi ti racconterò tutto con calma…e…e…stai mettendo capelli bianchi anche tu, continua nel tentativo di cambiare discorso…”…”…Gli anni passano, rispondo…non ho il coraggio di chiedere riguardo il suo passato, sulla probabile fine della pena, se ancora deve rientrare, se è in condizionale…ma alla fine….A sorcio…sei libero…o….”…E come no amico mio, risponde facendo un bel sorriso…liberissimo, devo andare a Firenze a firmare dei fogli…libero…liberissimo…”….”…Che piacere rispondo…”….Torniamo indietro nel tempo, al bar, ai nostri primi momenti, Apollo, Teresa, il Kosovaro…ho la macchina nel mezzo della strada, si forma una fila, iniziano a suonare…vaffanculo…due farfalle si rincorrono proprio fra di noi, ci girano intorno…ci abbracciamo…”…Sentiamoci mi dice…”…”…Vieni, anzi venite a trovarmi, la sera sono sempre al lavoro…finchè regge…”…Scappo via, la fila è aumentata, alzo la mano in segno di scusa…serve a poco, ma si fa sempre così…qualcuno la prende a ridere, qualcuno è incazzato nero…poco importa…Il Sorcio…mortacci sua…