Elba

..”….E’ l’anno della svolta, urla il Bob….credici….”….Ummm….quando si presenta così c’è sotto qualcosa….”….Non mi tirare in qualche tua nuova avventura che non ti seguo più e soldi non ce ne sono….”…”….Che soldi e soldi….lo sai che noi non abbiamo bisogno di soldi…”….”….E’ la prima volta in quarant’anni che non mi chiedi soldi….l’ultima volta che forse sarebbe stata la svolta x vivere un più decentemente, non ci hanno finanziato neanche 10000 euro ed ora te ne esci con la nuova svolta….tu svolta dove vuoi io ti aspetto qui…”….Sorride, mi sembra anche dimagrito….o qualcuno l’ha tirato nel mezzo di qualche promessa politica o si sarà inventato qualcosa di nuovo dove come sempre sono stato io l’unico a crederci e a seguirlo….”….Ora devo andare dice, ti faccio sapere….questa è la volta buona…”….Mia mamma intanto peggiora giorno dopo giorno, la vedo dura….come x il compagno di mia sorella….la cosa che più mi insospettisce è che continuano a rimandare le cure…se va avanti così fra poco ci vorrà solo la morfina….altro che svolta….

Chianti

E alla fine mentre stavo andando a ritirare il pc, ho trovato il Sorcio x strada…”…Mortacci tua…dice…che ci fai qui?…”…”….Al lavoro…mi hanno esiliato…rispondo dopo un lungo abbraccio…”….Mi presenta quella che da poco più di un anno è divenuta sua moglie…una ragazza molto più giovane di lui, forse sulla quarantina, faccia rotonda e simpatica, che ascolta attentamente ciò che ci diciamo, mentre sulla mano destra stringe un paio di copie di quotidiani…Mi emoziono non poco quando mi chiede di Apollo…”…E…la…”…capisce al volo, si avvicina e mi sussurra….”…non mi chiedere della Francesca xchè lei è gelosa, poi ti racconterò tutto con calma…e…e…stai mettendo capelli bianchi anche tu, continua nel tentativo di cambiare discorso…”…”…Gli anni passano, rispondo…non ho il coraggio di chiedere riguardo il suo passato, sulla probabile fine della pena, se ancora deve rientrare, se è in condizionale…ma alla fine….A sorcio…sei libero…o….”…E come no amico mio, risponde facendo un bel sorriso…liberissimo, devo andare a Firenze a firmare dei fogli…libero…liberissimo…”….”…Che piacere rispondo…”….Torniamo indietro nel tempo, al bar, ai nostri primi momenti, Apollo, Teresa, il Kosovaro…ho la macchina nel mezzo della strada, si forma una fila, iniziano a suonare…vaffanculo…due farfalle si rincorrono proprio fra di noi, ci girano intorno…ci abbracciamo…”…Sentiamoci mi dice…”…”…Vieni, anzi venite a trovarmi, la sera sono sempre al lavoro…finchè regge…”…Scappo via, la fila è aumentata, alzo la mano in segno di scusa…serve a poco, ma si fa sempre così…qualcuno la prende a ridere, qualcuno è incazzato nero…poco importa…Il Sorcio…mortacci sua…

Elba

…”…Sti cazzi Antonella, dico, ogni giorno mi trovi qualcosa di nuovo da fare…mi dici di passare la lucidatrice…ma…chi cazzo l’ha mai usato quell’attrezzo industriale….premo il pulsante di destra e va verso sinistra, premo a sinistra e va avanti, premo avanti e va indietro…ho la schiena a pezzi, sono più di due ore che provo, ma non mi sembra di aver lucidato abbastanza…non vorrei dirtelo…ma questi sono lavori…prettamente femminili…”…”…Ecco, risponde…le solite parole…maschiliste…come ho imparato io ad usarla, potresti imparare anche tu…super uomo…”…”…Figuriamoci se mi interessa saper usare una lucidatrice…sto’ cercando di darti una mano xchè ho ben poco da fare al bar…ma ripeto…è una cosa sulla quale non mi interessa fare ulteriori approfondimenti…e poi ci sono le donne dei piani…che ci pensino loro a lucidare…”….A Londra, quando lavoravo al Mac Donald’s, dopo un lungo periodo di cucina in mezzo ad hamburgers, patatine, chicken nuggets e tante altre appetitose stronzate del genere, Betty, una piccola e gentile manager di colore, decise di passarmi in sala, visto che il mio grado di comprensione dell’Inglese stava migliorando…Quando iniziai sapevo le solite quattro cazzate…my name is…I’m studing English…I live in…xtanto, togliendo i soliti ristoranti Italiani, dove oltre a sfruttarti, con paghe ed orari infernali, non riuscivi a parlare ne una parola d’Inglese ne un decente Italiano, rimanevano solo fast food, pubs ed altri lavori d’emergenza, dove non era necessaria una buona conoscenza della lingua madre…Le prime settimane pero’ le passai con il mop, il mocio in mano x diverse ore al giorno…quando addirittura pioveva e a Londra non c’era bisogno di nessuna danza della pioggia, la manager, mi piantava davanti l’entrata ad asciugare tutto il bagnato che i clienti procuravano…in pratica un lavoro che non finiva mai…ore interminabili, noiose, inutili, di mocio…verso destra…verso sinistra..con l’occhio sempre rivolto a quelle lancette d’orologio, che camminavano sempre troppo, lentamente…