Elba

..”….E’ l’anno della svolta, urla il Bob….credici….”….Ummm….quando si presenta così c’è sotto qualcosa….”….Non mi tirare in qualche tua nuova avventura che non ti seguo più e soldi non ce ne sono….”…”….Che soldi e soldi….lo sai che noi non abbiamo bisogno di soldi…”….”….E’ la prima volta in quarant’anni che non mi chiedi soldi….l’ultima volta che forse sarebbe stata la svolta x vivere un più decentemente, non ci hanno finanziato neanche 10000 euro ed ora te ne esci con la nuova svolta….tu svolta dove vuoi io ti aspetto qui…”….Sorride, mi sembra anche dimagrito….o qualcuno l’ha tirato nel mezzo di qualche promessa politica o si sarà inventato qualcosa di nuovo dove come sempre sono stato io l’unico a crederci e a seguirlo….”….Ora devo andare dice, ti faccio sapere….questa è la volta buona…”….Mia mamma intanto peggiora giorno dopo giorno, la vedo dura….come x il compagno di mia sorella….la cosa che più mi insospettisce è che continuano a rimandare le cure…se va avanti così fra poco ci vorrà solo la morfina….altro che svolta….

Lucio Dalla

Ti hanno visto bere a una fontana

Che non ero io

Ti hanno visto spogliata la mattina

Birichina biricò

 

Mentre con me non ti spogliavi neanche la notte

Ed eran botte, Dio che botte

Ti hanno visto alzare la sottana

La sottana fino al pelo: che nero!

Poi mi hai detto poveretto

Il tuo sesso dallo al gabinetto

Te ne sei andata via con la tua amica

Quella alta, grande, fica

Tutte due a far qualcosa di importante

Di unico e di grande

Io sto sempre in casa, esco poco

Penso solo, sto in mutande

 

Penso a delusioni, a grandi imprese

A una tailandese

Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale

 

Quindi normalmente sono uscito

Dopo una settimana

Non era tanto freddo e normalmente

Ho incontrato una puttana

A parte i capelli, il vestito

La pelliccia e lo stivale

Aveva dei problemi anche seri

E non ragionava male

Non so se hai presente una puttana

Ottimista e di sinistra

Non abbiamo fatto niente ma sono rimasto solo

Solo come un deficente

Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto

Gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino

Mi guarda con la faccia un po’ stravolta e mi dice: “Sono di Berlino”

 

Berlino ci son stato con Bonetti

Era un po’ triste, molto grande

Però mi sono rotto, torno a casa

E mi rimetterò in mutande

Prima di salir le scale mi son fermato

A guardare una stella

Sono molto preoccupato

Il silenzio m’ingrossava la cappella

Ho fatto le mie scale tre alla volta

Mi son steso sul divano

Ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza

È partita la mia mano

Elba

…”…Sti cazzi Antonella, dico, ogni giorno mi trovi qualcosa di nuovo da fare…mi dici di passare la lucidatrice…ma…chi cazzo l’ha mai usato quell’attrezzo industriale….premo il pulsante di destra e va verso sinistra, premo a sinistra e va avanti, premo avanti e va indietro…ho la schiena a pezzi, sono più di due ore che provo, ma non mi sembra di aver lucidato abbastanza…non vorrei dirtelo…ma questi sono lavori…prettamente femminili…”…”…Ecco, risponde…le solite parole…maschiliste…come ho imparato io ad usarla, potresti imparare anche tu…super uomo…”…”…Figuriamoci se mi interessa saper usare una lucidatrice…sto’ cercando di darti una mano xchè ho ben poco da fare al bar…ma ripeto…è una cosa sulla quale non mi interessa fare ulteriori approfondimenti…e poi ci sono le donne dei piani…che ci pensino loro a lucidare…”….A Londra, quando lavoravo al Mac Donald’s, dopo un lungo periodo di cucina in mezzo ad hamburgers, patatine, chicken nuggets e tante altre appetitose stronzate del genere, Betty, una piccola e gentile manager di colore, decise di passarmi in sala, visto che il mio grado di comprensione dell’Inglese stava migliorando…Quando iniziai sapevo le solite quattro cazzate…my name is…I’m studing English…I live in…xtanto, togliendo i soliti ristoranti Italiani, dove oltre a sfruttarti, con paghe ed orari infernali, non riuscivi a parlare ne una parola d’Inglese ne un decente Italiano, rimanevano solo fast food, pubs ed altri lavori d’emergenza, dove non era necessaria una buona conoscenza della lingua madre…Le prime settimane pero’ le passai con il mop, il mocio in mano x diverse ore al giorno…quando addirittura pioveva e a Londra non c’era bisogno di nessuna danza della pioggia, la manager, mi piantava davanti l’entrata ad asciugare tutto il bagnato che i clienti procuravano…in pratica un lavoro che non finiva mai…ore interminabili, noiose, inutili, di mocio…verso destra…verso sinistra..con l’occhio sempre rivolto a quelle lancette d’orologio, che camminavano sempre troppo, lentamente…