Elba

il vento e la pioggia, tanto desiderata negli scorsi anni quando la sorgente di casa era ai minimi livelli e mai tanto abbondante come quest’anno, stanno calando il sipario sulla stagione, dalla quale ne sono uscito in piedi, senza eccessivi guadagni ma senza neanche grosse perdite. Mi è successo di tutto e l’ultima legnata me l’ha data il dentista dopo che un ascesso mi ha prima spedito al pronto soccorso per il dolore che mi procurava, per proseguire nel suo studio in diverse sedute e una decina di giorni di antibiotici, i quali, essendo iallergico alla pennicellina non hanno fatto subito il loro dovere, così per non farmi mancare nulla ho dovuto ricorrere al dottore pure di notte quando l’ascesso si era spostato verso il mento e, come lui diceva, per evitare due estrazioni bisognava far uscire il pus dai denti. Subito non ho realizzato l’esatto meccanismo che avrebbe dovuto seguire, poi quando con forza si è buttato sopra di me schiacciare il bozzolo che mi ostruiva quasi le labbra facendomi somigliare ad un paziente appena colto da un ictus, in quel momento ho davvero superato la soglia del dolore. Non sapevo più dove aggrapparmi, lui schiacciava e continuava a ripetere di resistere, io credevo che avrei perso i sensi da un momento all’altro, mai provato una cosa del genere….ho stretto le mani al petto strappando quasi la maglietta e lui che continuava a schiacciare e dire di resistere, quando ha finito lo avrei preso a schiaffi….ora starai meglio diceva e speriamo che non gonfia nuovamente. Mi consolava il fatto che parlasse al plurale, non mi sentivo più solo con quel gonfiare che ho continuato a controllare per oltre una settimana, avevo pure timore nel mangiare. Martedì ha chiuso e otturato i due denti dopo oltre tre settimane e il dolore si è spostato nel portafoglio.

Fernando Pessoa

Quel che mi duole non è

Quello che c’è nel cuore

Ma quelle cose belle
Che mai esisteranno.

Sono le forme senza forma
Che passano senza che il dolore
Le possa conoscere,
O sognarle l’amore.

Come se la tristezza
Fosse albero e, una ad una,
Le sue foglie cadessero
Tra il sentiero e la bruma.

Elba

La signora alla quale continuo a fare la spesa da oltre due anni, mi chiama x essere accompagnata dal dottore….”….Mi dispiace dice, ma non ce la faccio ad andare da sola…non riesco a camminare e dovrei fare delle iniezioni alle ginocchia….ho chiesto al dottore se poteva farmele all’ospedale, ma ha risposto che il pomeriggio riceve solo presso il suo studio….”…..E sti cazzi….ovvio che non può….ci ho già portato anche mia mamma in passato….40 euro ad iniezione….al nero…e con una fila di anziani in sala di aspetto….impressionante….quello tira sù fra i 1500 e i 2000 euro, nel giro di poche ore….”….Scusate dice…non posso ricevere in ospedale…”….e sti vecchi che pur di tirarsi via qualche dolore sono pronti a dissanguarsi…..La vado a prendere a casa e non finisce mai di ringraziarmi ogni qualvolta che faccio qualcosa x lei….Dopo un’attesa di oltre due ore, e 5 minuti di iniezione/illusione….effetto che dura quanto un tiro di coca…finalmente ne siamo fuori….”….Le faccio pure un pò di spesa, le chiedo….ormai siamo in ballo…”….”….Beh….risponde timidamente….se non le dispiace….prenderei qualche lettiera x i gatti, qualche scatoletta, delle arance….via qualcosina veloce….ma prima devo prelevare…però mi deve aiutare…sa…non sono tanto capace con quelle macchinette….”….La porto davanti ad un bancomat…tira fuoir la tessera, sussurrandomi con molta discrezione il codice….prelevo e le passo i soldi….la guardo…le mani che tremano mentre mette i soldi nella borsa e in un attimo mi passano alla mente tutte quelle storie di quei fottuti rottinculo che rubano agli anziani….l’età ti toglie tutto e a livello fisico ti lascia solo il peggio….fin troppo facile approfittare di persone così….fragili, indifese, sole, aggrappate alla speranza di chi invece, dovrebbe darle solo una mano….Al supermercato si sbizzarrisce….ne usciamo con 3 borse….appena saliti in macchina mi guarda e dice….”….Scusi sa….volevo….volevo farle una richiesta indecente….”…..Ahi….ci siamo….penso…ora si leva la dentiera e mi salta addosso…..”….Sa…..ho mio figlio a Bologna che ha fatto un incidente e vorrei andare a trovarlo….però con il treno mi rimane difficile….e poi con queste ginocchia….le pago tutto non si preoccupi continua dicendo…poi….”…..”…..Poi le rispondo….mi devo organizzare e le faccio sapere….comunque non dovrebbero esserci problemi….”…..Continua a ripetermi che mi pagherà tutte le spese….intanto arrivati a casa le scarico la spesa….saluto anche i gatti che al suo arrivo iniziano a rotolarsi x terra….

Gregory David Roberts

Il mantello del passato è fatto con il tessuto delle emozioni della nostra vita e cucito con i fili enigmatici del tempo.  In genere non possiamo fare altro che avvolgercelo attorno alle spalle per trarne conforto, o trascinarcelo dietro mentre ci sforziamo di proseguire il nostro cammino. Ma tutto ha una causa e un senso. Ogni vita, ogni amore, ogni azione, ogni emozione e pensiero hanno una ragione e un significato. E a volte riusciamo a vederli. A volte vediamo il passato con tale chiarezza e le parti che lo compongono ci appaiono con tale limpidezza che ogni cucitura del tempo rivela il suo scopo, il messaggio che contiene. Nella vita di ognuno di noi poco importa che sia vissuta nell’abbondanza o nella miseria, nulla porta più conoscenza del fallimento e più chiarezza del dolore. E nella minuscola, preziosa saggezza che otteniamo, quei nemici temuti e odiati…dolore, fallimento….hanno diritto e ragione di esistere.

Elba

Sarà stata la corsa del giorno prima, saranno state le scarpe, le solite da quando ho ripreso a correre….aspetto ancora di vincere x comprare quelle nuove……sarà il piede, quello destro, che già mi ha dato problemi del genere in passato, sarà l’età che ogni tanto fa capolino x ricordarti il numero….comunque senza sapere l’esatto xchè, ieri mattina non riuscivo a mettere il piede correttamente x terra, proprio ieri che avevo preso un impegno x andare a servire in un locale, dove festeggiavano un battesimo….Che dolore….ho praticamente strusciato il piede destro come fossi un poliomelitico….a malapena appoggiavo la punta, x il resto era come avere un pugnale conficcato fa tallone e pianta….Il boss mi ha chiesto più volte se stavo bene….”…..Praticamente si, ho risposto, ho un piccolo problema sotto il piede, ma dovrebbe passare….”…..il dovrebbe è durato fino alle 17 e 20, ho proprio guardato l’ora con esattezza quando ho iniziato a camminare decentemente….In sala con me, la donna del boss, Rumena, che dall’aspetto e soprattutto dal portamento, aveva un pò dell’Olivia di Braccio di ferro, parlava un accettabile Italiano, omettendo solo qualche articolo….”…..Vai a prendere li piatti…..metti li bicchieri la…..porta li ciotole x li gusci….li coltelli….li tavoli….e così via….tutto un li…..”…..Non capisco come mai, lui, dopo oltre cinque anni che stanno insieme, non le abbia mai detto che ogni tanto basterebbe solo invertire le due lettere dell’articolo determinativo……Quasi mio coetaneo con una trentina di kili in più del dovuto, incarnava prorpio la figura dello chef padrone, girando x la sala con il grembiule che gli copriva l’enorme panza, ha seguito i clienti tavolo x tavolo, sempre sorridendo, non gli è scappato niente e nessuno….battuta sempre pronta e sempre pronto a fare e ricevere lo scherzo…..davvero una persona eccezionale…..voleva anche che assaggiassi tutto ciò che usciva dalla cucina…..”…..Così sai cosa vai a servire….diceva….”…..il problema stava proprio là….andare in sala….rimettere in moto il piede….