Elba

il vento e la pioggia, tanto desiderata negli scorsi anni quando la sorgente di casa era ai minimi livelli e mai tanto abbondante come quest’anno, stanno calando il sipario sulla stagione, dalla quale ne sono uscito in piedi, senza eccessivi guadagni ma senza neanche grosse perdite. Mi è successo di tutto e l’ultima legnata me l’ha data il dentista dopo che un ascesso mi ha prima spedito al pronto soccorso per il dolore che mi procurava, per proseguire nel suo studio in diverse sedute e una decina di giorni di antibiotici, i quali, essendo iallergico alla pennicellina non hanno fatto subito il loro dovere, così per non farmi mancare nulla ho dovuto ricorrere al dottore pure di notte quando l’ascesso si era spostato verso il mento e, come lui diceva, per evitare due estrazioni bisognava far uscire il pus dai denti. Subito non ho realizzato l’esatto meccanismo che avrebbe dovuto seguire, poi quando con forza si è buttato sopra di me schiacciare il bozzolo che mi ostruiva quasi le labbra facendomi somigliare ad un paziente appena colto da un ictus, in quel momento ho davvero superato la soglia del dolore. Non sapevo più dove aggrapparmi, lui schiacciava e continuava a ripetere di resistere, io credevo che avrei perso i sensi da un momento all’altro, mai provato una cosa del genere….ho stretto le mani al petto strappando quasi la maglietta e lui che continuava a schiacciare e dire di resistere, quando ha finito lo avrei preso a schiaffi….ora starai meglio diceva e speriamo che non gonfia nuovamente. Mi consolava il fatto che parlasse al plurale, non mi sentivo più solo con quel gonfiare che ho continuato a controllare per oltre una settimana, avevo pure timore nel mangiare. Martedì ha chiuso e otturato i due denti dopo oltre tre settimane e il dolore si è spostato nel portafoglio.

Elba

Che sia dottore o dentista poco importa….non fa nessuna differenza…le loro sale di aspetto sono sempre di uno squallore totale….Le solite riviste inutili su un tavolino centrale, talvolta senza neppure le copertine….sedie e divani sfondati, dove una volta seduto non ne vieni più fuori….già ti girano i coglioni ad andare e pure aspettare, in più devi anche correre x accaparrarti il posto migliore, che poi devi cedere alla prima persona più anziana di te che arriva….E purtoppo, di studi e di sale di aspetto ne ho girati in lungo e in largo x l’Italia, ma quelle da considerarsi decenti sono davvero poche…Una volta poi, era comune scambiare due chiacchere con chi come te, stava aspettando il proprio turno….oggi, tranne con le persone di una certa età, non si parla più….tutti a testa bassa sul cellulare….io che porto sempre con me un libro, sembro un extraterrestre…..”….Che deve dare un esame, mi chiede una vecchietta seduta vicino….”….Oramai il brusio delle voci è stato sostituito dal suono dei messaggi, dalle suonerie dei telefoni….così oltre al giramento dei coglioni, che in quei posto rimane sempre al primo posto, devi sopportare anche tutto un mix di suoni, di risposte secche e vaghe, di ma, si, forse, domani, però…davanti agli altri meglio non parlare troppo, tranne poi, il solito incurante anziano, che poveretto cerca di rispondere ad una chiamata, ma come succede spesso con mia mamma, al cellulare l’udito è scarso e finisce così x alzarsi dalla sedia, forse pensa di sentire meglio, ed inizare a urlare a scuarciagola x farsi capire, magari da chi, dall’altra parte è più sordo/a di lui….uno spettacolo….