Elba

il vento e la pioggia, tanto desiderata negli scorsi anni quando la sorgente di casa era ai minimi livelli e mai tanto abbondante come quest’anno, stanno calando il sipario sulla stagione, dalla quale ne sono uscito in piedi, senza eccessivi guadagni ma senza neanche grosse perdite. Mi è successo di tutto e l’ultima legnata me l’ha data il dentista dopo che un ascesso mi ha prima spedito al pronto soccorso per il dolore che mi procurava, per proseguire nel suo studio in diverse sedute e una decina di giorni di antibiotici, i quali, essendo iallergico alla pennicellina non hanno fatto subito il loro dovere, così per non farmi mancare nulla ho dovuto ricorrere al dottore pure di notte quando l’ascesso si era spostato verso il mento e, come lui diceva, per evitare due estrazioni bisognava far uscire il pus dai denti. Subito non ho realizzato l’esatto meccanismo che avrebbe dovuto seguire, poi quando con forza si è buttato sopra di me schiacciare il bozzolo che mi ostruiva quasi le labbra facendomi somigliare ad un paziente appena colto da un ictus, in quel momento ho davvero superato la soglia del dolore. Non sapevo più dove aggrapparmi, lui schiacciava e continuava a ripetere di resistere, io credevo che avrei perso i sensi da un momento all’altro, mai provato una cosa del genere….ho stretto le mani al petto strappando quasi la maglietta e lui che continuava a schiacciare e dire di resistere, quando ha finito lo avrei preso a schiaffi….ora starai meglio diceva e speriamo che non gonfia nuovamente. Mi consolava il fatto che parlasse al plurale, non mi sentivo più solo con quel gonfiare che ho continuato a controllare per oltre una settimana, avevo pure timore nel mangiare. Martedì ha chiuso e otturato i due denti dopo oltre tre settimane e il dolore si è spostato nel portafoglio.