Elba

Sarà stata la corsa del giorno prima, saranno state le scarpe, le solite da quando ho ripreso a correre….aspetto ancora di vincere x comprare quelle nuove……sarà il piede, quello destro, che già mi ha dato problemi del genere in passato, sarà l’età che ogni tanto fa capolino x ricordarti il numero….comunque senza sapere l’esatto xchè, ieri mattina non riuscivo a mettere il piede correttamente x terra, proprio ieri che avevo preso un impegno x andare a servire in un locale, dove festeggiavano un battesimo….Che dolore….ho praticamente strusciato il piede destro come fossi un poliomelitico….a malapena appoggiavo la punta, x il resto era come avere un pugnale conficcato fa tallone e pianta….Il boss mi ha chiesto più volte se stavo bene….”…..Praticamente si, ho risposto, ho un piccolo problema sotto il piede, ma dovrebbe passare….”…..il dovrebbe è durato fino alle 17 e 20, ho proprio guardato l’ora con esattezza quando ho iniziato a camminare decentemente….In sala con me, la donna del boss, Rumena, che dall’aspetto e soprattutto dal portamento, aveva un pò dell’Olivia di Braccio di ferro, parlava un accettabile Italiano, omettendo solo qualche articolo….”…..Vai a prendere li piatti…..metti li bicchieri la…..porta li ciotole x li gusci….li coltelli….li tavoli….e così via….tutto un li…..”…..Non capisco come mai, lui, dopo oltre cinque anni che stanno insieme, non le abbia mai detto che ogni tanto basterebbe solo invertire le due lettere dell’articolo determinativo……Quasi mio coetaneo con una trentina di kili in più del dovuto, incarnava prorpio la figura dello chef padrone, girando x la sala con il grembiule che gli copriva l’enorme panza, ha seguito i clienti tavolo x tavolo, sempre sorridendo, non gli è scappato niente e nessuno….battuta sempre pronta e sempre pronto a fare e ricevere lo scherzo…..davvero una persona eccezionale…..voleva anche che assaggiassi tutto ciò che usciva dalla cucina…..”…..Così sai cosa vai a servire….diceva….”…..il problema stava proprio là….andare in sala….rimettere in moto il piede….

Elba

Più di 40 ore in 3 giorni…un massacro…un altro…l’ennesimo…ho già piedi e cosce imbottiti di creme varie…maiala di quella troia…siamo pochi ed in attesa di nuovi arrivi, nella speranza che qualcuno si decida ad assumere nuove forze, altrimenti siamo già cotti prima del boom della stagione, anzi il boom lo facciamo noi…c’è crisi, c’è crisi, ma il culo te lo spacchi sempre e viste le orrende notizie che circolano in tv e sul web, meglio stare zitti ed accontentarsi di avere almeno un lavoro…ma ogni anno ti devi calare sempre di più le mutande…non c’è scelta…ne scampo…Il nuovo Maitre, una persona semplice e speciale, calma e disponibile, mi chiede se posso rimanere domani mattina a dare una mano alle colazioni, dopo aver smontato, come ogni lunedì notte, dal turno del ricevimento….rispondo di sì anche se sono veramente a pezzi…all’altro sarei andato in culo molto volentieri, x lui invece, questo ed altro, quando le persone meritano, è tutta un’altra musica…

Firenze 2006

Dopo qualche giorno di completo digiuno, il Bob entra finalmente, in sala operatoria alle 11,00 e ne uscirà verso le 15,00. Quattro ore ad aspettare che qualcuno dei chirurghi si decida a parlare, a dire tuuta la verita’ su cosa sta succedendo. Rimane solo Riccardo, seduto in una piccola sala con qualche quadretto attaccato alle pareti, forse lasciato da precedenti ricoverati…essendo infermiere ha piu’ liberta’ di movimento di me, io torno a casa, cerco di distrarmi con Apollo, di riposare, ma inutilmente, dopo una notte molto agitata. Mi chiama Riccardo…”…..Vieni sta uscendo…ha già chiesto di te…è andato tutto bene…asportazione della colecisti, ma non c’e’ altro dietro il pancreas, ciò che vedevano erano solo delle aderenze…cucite male lo scorso intervento…e non riuscivano a capire cosa potessero essere…”….Prendo Apollo, sparo a palla il cd unplugged di Eric Clapton e parto alla volta dell’ospedale…E’ già sveglio….”…Ammazza…Bob…stai meglio di me…dico…”…Riesce a sorridere…Dammi una sigarettta dice…l’anestesia mi mette una voglia di fumare bestiale…Guardo Riccardo…non si potrebbe, ma l’altro occupante della cameretta è fuori, socchiudo la porta e metto la cicca fra le labbra del Bob che aspira con forza…sembra molto più sollevato….”…Ma vaffanculo…Bob…dico..ci hai fatto sta in pena….ora ci tocca sopportarti ancora chissà x quanto…”….Non e’ in subintensiva, non c’e’ niente di brutto, bisogna aspettare ancora le reazioni del fegato nei prossimi giorni….ma grazie a Dio….x ora sta procedendo tutto meglio del previsto….lo lasciamo riposare, con accanto la mamma che lo accudisce come un bambino…