Ti hanno visto bere a una fontana
Che non ero io
Ti hanno visto spogliata la mattina
Birichina biricò
Mentre con me non ti spogliavi neanche la notte
Ed eran botte, Dio che botte
Ti hanno visto alzare la sottana
La sottana fino al pelo: che nero!
Poi mi hai detto poveretto
Il tuo sesso dallo al gabinetto
Te ne sei andata via con la tua amica
Quella alta, grande, fica
Tutte due a far qualcosa di importante
Di unico e di grande
Io sto sempre in casa, esco poco
Penso solo, sto in mutande
Penso a delusioni, a grandi imprese
A una tailandese
Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale
Quindi normalmente sono uscito
Dopo una settimana
Non era tanto freddo e normalmente
Ho incontrato una puttana
A parte i capelli, il vestito
La pelliccia e lo stivale
Aveva dei problemi anche seri
E non ragionava male
Non so se hai presente una puttana
Ottimista e di sinistra
Non abbiamo fatto niente ma sono rimasto solo
Solo come un deficente
Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto
Gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino
Mi guarda con la faccia un po’ stravolta e mi dice: “Sono di Berlino”
Berlino ci son stato con Bonetti
Era un po’ triste, molto grande
Però mi sono rotto, torno a casa
E mi rimetterò in mutande
Prima di salir le scale mi son fermato
A guardare una stella
Sono molto preoccupato
Il silenzio m’ingrossava la cappella
Ho fatto le mie scale tre alla volta
Mi son steso sul divano
Ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza
È partita la mia mano