Lucio Dalla

Ti hanno visto bere a una fontana

Che non ero io

Ti hanno visto spogliata la mattina

Birichina biricò

 

Mentre con me non ti spogliavi neanche la notte

Ed eran botte, Dio che botte

Ti hanno visto alzare la sottana

La sottana fino al pelo: che nero!

Poi mi hai detto poveretto

Il tuo sesso dallo al gabinetto

Te ne sei andata via con la tua amica

Quella alta, grande, fica

Tutte due a far qualcosa di importante

Di unico e di grande

Io sto sempre in casa, esco poco

Penso solo, sto in mutande

 

Penso a delusioni, a grandi imprese

A una tailandese

Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale

 

Quindi normalmente sono uscito

Dopo una settimana

Non era tanto freddo e normalmente

Ho incontrato una puttana

A parte i capelli, il vestito

La pelliccia e lo stivale

Aveva dei problemi anche seri

E non ragionava male

Non so se hai presente una puttana

Ottimista e di sinistra

Non abbiamo fatto niente ma sono rimasto solo

Solo come un deficente

Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto

Gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino

Mi guarda con la faccia un po’ stravolta e mi dice: “Sono di Berlino”

 

Berlino ci son stato con Bonetti

Era un po’ triste, molto grande

Però mi sono rotto, torno a casa

E mi rimetterò in mutande

Prima di salir le scale mi son fermato

A guardare una stella

Sono molto preoccupato

Il silenzio m’ingrossava la cappella

Ho fatto le mie scale tre alla volta

Mi son steso sul divano

Ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza

È partita la mia mano

Febbraio 2009 – Elba

Sulle note di Song for guy di Elthon John, che il maestro esegue alla perfezione, mi sparo un altro matrimonio…Sono a pezzi, la sera prima ho fatto tardi, servendo coppiette che si scambiavano baci ed effusioni, giurandosi, forse, eterno amore…Antonella, che trovo spesso in hotel a fare extra con me, mi offre un paio di tiri di canna, prima di finire la mais en place…”…C’e’ una ragazza Brasiliana oggi con noi…dice sorridendo…”…”…”….Lascia perdere…rispondo…in questo momento preferisco una sana e tranquilla solitudine, niente donne…”….”…E dai, come dice la nonna, risponde, vorrei vederti sistemato…”….”….Se mi vuoi vedere sistemato, rispondo, fai un’altra canna…”….Il nuovo Maitrè, un ragazzo di appena trent’anni, genovese, gentilissimo e molto disponibile, visti i miei precedenti al bar, decide di farmi sostare un’oretta al guardaroba…Non chiedo di meglio, dico…senza nessuno tra le palle…a sistemare giacche, cappotti e pelliccie improfumatissime di signore che oggi non vogliono perdere l’occasione x sfoggiare il meglio di se’ e dei loro armadi…A sorpresa il maestro suona…Impressioni di settembre…della Pfm…un pezzo degli anni ’70, fantastico, lo canto sottovoce mentre una signora mi passa l’ennesima pelliccia….