Elba

Arrivo leggermente in ritardo, la mattina faccio fatica a lasciare lo scaldasonno ai 2 gatti che mi fanno compagnia la notte….Il Macedone è alle prese con un pollo già cotto….”….Hai cantato con il coro ieri sera? gli dico….”…..”….Io cantato….io non canto con tuoi amici peccatori….fanno finta di essere fedeli ma solo per peccato……tutti vogliono andare Paradiso…..meglio Inferno ma con persone corrette…..non come Papa che è amico di arabo…..se vuoi aiutare extracomunitario prendilo in casa e non fare tanti discorsi…..ti ho preparato roba per i gatti….ma non farti vedere dalla cuoca che non vuole…..arabo si, animale no…”……Il bombarolo lo guarda….”….Secondo me dice, tu prima davi la caccia ai musulmani ed ora invece li servi il pranzo….”……Oggi c’è anche quello un pò fuori….sta cantando Vasco Rossi….Vado al massimo….vado al massimo…..Ancora non sono arrivati i soldi sul conto….non ricordo se erano 20 o 30 mila….quando arrivano vi aiuto tutti……Nessuno ha niente ma sono pronti a dividere quel poco che hanno….come del resto fanno in tanti….in tanti a fare la corsa a chi ti frega meglio…..

Elba

La parrocchia è piccola, situata in zona periferica e frequentata perlopiù da extracomunitari e residenti limitrofi che arrivano la mattina verso le 10 a ritirare una borsa di spesa che smistiamo appena arriva la Misericordia a consegnarci i prodotti donati dai vicini supermercati….Con me c’è una ragazzo che si è già fatto un anno e con un altro da scontare, un altro con problemi di testa inserito in un percorso di recupero e un macedone che vive la da anni, il braccio destro del Prete, onnipresente e che si occupa di controllare, del giardino e di preparare la piccola mensa….Ce l’ha a morte con i Kosovari che dice sono solo trafficanti di droga, di armi, di organi e sfruttatori della prostituzione….Niente male dico come…vicini di casa….E pure coperti dai caschi Blu dell’Onu aggiunge e dai politici Italiani….è con loro che trafficano….Niente Mafia dico io….Mafia? dice sorridendo….Mafia = Politici…..La stanza non è grandissima ma fa un freddo bestia….Loro continuano ad entrare ed uscire x fumare…quello fuori di testa dice che oggi ha prelevato 30000 euro in banca, ma non li ha ritirati….Solo virtuali….solo operazioni virtuali….poi li prendo con calma, manca ancora una settimana a Natale, poi festeggiamo….L’altro invece patito di ogni tipo di esplosivo in pochi minuti mi spiega come poter miscelare elementi chimici, costruire, maneggiare….gli è esploso un detonatore in mano qualche anno fa, ci ha lasciato un occhio, ha parte delle mani ricostruite e una bella cicatrice sull’addome…..Iniziano ad arrivare per il pranzo…pasta al pomodoro, pollo con verdure e hai più veloci pure uno yogurth….Mangio accanto al Macedone che con il cellulare mette musica folcloristica di casa….Ascolta dice….ascolta….ma prima mangia che fa freddo….

Elba

Mia mamma è finalmente sdraiata sul suo divano….di casa….ha preso una bella legnata….non riconosco più la donna attiva che fino a qualche mese fa riusciva, nonostante i tanti acciacchi, ancora a giudare…quella donna che quando ero ragazzo non chiudeva occhio fino a quando non ero rientrato a casa….Ed era buffo che se tornavo fra la mezzanotte e le una, aprivo la porta di casa, quella del corridoio, quella di camera senza farmi nessun problema e senza creare nessun rumore e nessun fastidio….quando invece erano le cinque o addirittura le sei del mattino e magari ero anche bello carico, cercavo, inutilmente, di fare meno casino possibile e specialmente di non svegliare i miei genitori…..giravo la chiave nella toppa con la calma e precisione di un topo d’appartamento….richiudevo la porta pianissimo, quasi la alzavo x non farla strusciare sul pavimento, strizzando gli occhi quasi x attuirne il rumore…..che servirà mai questo inutile gesto…poi era il turno di quella del corridoio, ovviamente tutto al buo ed in punta di piedii x non dare nell’occhio, chiusa quella però, inciampavo regolarmente in qualche vaso od oggetti che forse mia mamma, spostava a sorpresa e che creavano in quel totale silenzio, quasi un eco che si ripercuoteva in tutte le stanze……Porca di quella vacca…neanche il tempo del moccolo che già la luce sul comodino di mia mamma era accesa….e poi la solita frase con la solita domanda…”….Sei tu?…”….”….Si mamma sono io….”…..”….E che ore sono?…”…come se non lo sapesse….”….Le sei mamma….”….”….Le sei….le sei…ma cosa hai fatto fino a quest’ora?….”…..”….Ho fatto…ho fatto…cosa vuoi che abbia fatto….”…..tutto questo ed altro finchè non riuscivo a lasciarmi la porta alle spalle e lasciarmi cadere, sfatto, sul letto…

Elba

Ho i coglioni che mi spaccano le mutande, un pò xchè Jessika è andata a trovare il padre che non sta bene, xtanto oltre alle preoccupazioni, niente sesso o amore o tutti e due, quotidiani, ed un pò xchè è tutto un casa lavoro, lavoro casa, non si riesce ad uscirne….anche se con i tempi che corrono, lavorare è diventato quasi un lusso, xtanto meglio accontentarsi, prima di lamentarsi…la stanchezza l’ho convertita con il turno notturno, così nonostante la mattina mi fermi qualche ora in più a dare una mano x le colazioni, ho il resto della giornata x ronfare a più non posso….vorrei fare altro ma al momento non ce la faccio…stamani ho finito alle 11 dalle 23 di ieri sera…ho perfino ridato il cane a mia sorella x non perdermi un solo minuti di divano…

Andy Wahrol

“Io porto la mia macchina fotografica ovunque vada.

Avere un nuovo rullino da sviluppare mi da una buona ragione

per svegliarmi la mattina”

Elba

Paolo risponde con un….”….Signora, stiamo a faticà e lei mi chiede il pane secco x le papere….”…in effetti ci sono clienti che hanno e che fanno richieste da noi poco gradite, specialmente quando ti spari un bel 200, 230 colazioni….Nicola invece sente il fiato sul collo dell’Antonella…”…E’ una macchinetta, dice, non si ferma un attimo, ti trova sempre qualcosa che non va…maronna mia…”….Un signore intanto mi chiede se abbiamo latte di soia e rispondo con un sì…e il latte di riso?…abbiamo anche quello rispondo…e il latte senza lattosio…?…lo guardo senza rispondere subito…lo manderei affanculo senza pensarci due volte…”…lattosio?…lattosio….beh…forse, penso, quella minchiata del latte di riso sarà pure senza lattosio, ma non ho il tempo utile x controllare…..vado x un…niente, rispondo, passandomi la mano tra i capelli…mi spiace…”…

Elba

Più di 40 ore in 3 giorni…un massacro…un altro…l’ennesimo…ho già piedi e cosce imbottiti di creme varie…maiala di quella troia…siamo pochi ed in attesa di nuovi arrivi, nella speranza che qualcuno si decida ad assumere nuove forze, altrimenti siamo già cotti prima del boom della stagione, anzi il boom lo facciamo noi…c’è crisi, c’è crisi, ma il culo te lo spacchi sempre e viste le orrende notizie che circolano in tv e sul web, meglio stare zitti ed accontentarsi di avere almeno un lavoro…ma ogni anno ti devi calare sempre di più le mutande…non c’è scelta…ne scampo…Il nuovo Maitre, una persona semplice e speciale, calma e disponibile, mi chiede se posso rimanere domani mattina a dare una mano alle colazioni, dopo aver smontato, come ogni lunedì notte, dal turno del ricevimento….rispondo di sì anche se sono veramente a pezzi…all’altro sarei andato in culo molto volentieri, x lui invece, questo ed altro, quando le persone meritano, è tutta un’altra musica…

Elba

E per riposare mi tocca fare il turno di notte, anche se la mattina sono quasi costretto a spararmi il breakfast, con l’inevitabile allungo di almeno un’ora, regalatomi dal Maitre, il quale sapendo e commentando sarcasticamente il mio incarico…hai dormito bene? chiede….hai bisogno di un lettino?…sei stanco?…. invece di farmi finire prima, ore fra l’altro gratuite e regalate xchè non ci prendo un euro, finisce x trovarmi qualcosa da fare….come mettere i flutes sui tavoli x toglierli poi la sera prima di cena….ripassare la sala appena fatta…togliere polvere inesistente da scaffali o preparare piatti di servizio….tutte cose che potresti preparare tranquillamente la sera prima della cena ed andartene affanculo un paio d’ore prima la mattina…

Elba 2006

Mia madre è stata operata ieri mattina e x il momento tutto procede bene. Se non ci saranno ulteriori complicazioni, in 8-10 giorni dovrebbe far ritorno a casa, dopodichè, un lungo periodo di riabilitazione di circa 40-60 giorni…dicono che la prima camminata vera e propria, avverrà tra il quinto e l’ottavo mese…”…Dai mamma, dico, anca nuova, vita nuova…”…Mi guarda, so che vorrebbe rispondermi…pensa al lavoro, invece di sparare cazzate…ma è ancora a corto di energie…Sarà un periodo abbastanza impegnativo anche a me, dato che mia sorella che con lei non ha buonissimi rapporti, si è tirata subito fuori…”….Ora sono cazzi tuoi, mi ha esplicitamente detto, mentre riportavano mia mamma in reparto…”….Non ho trovato neanche le parole giuste x risponderle…non pensavo fosse subito così diretta…Una ragazza mora niente male, serve il pranzo, qualche gabbiano si avvicina alla finestra, sperando in qualcosa da mettere sotto il becco….è severamente vietato, dice un cartello, dar da mangiare ai gabbiani o altro volatile, ma i bambini si divertono a tirargli piccoli pezzetti di pane che i grossi uccelli bianchi, prendono al volo. Fa ancora molto caldo, le spiaggie invece che deserte, sono affollatissime, l’acqua è stupenda, impazzisco dalla voglia di un bel bagno, ma è meglio non rischiare, soprattutto ora che sono arrivato alle ultime due settimane di cortisone e se Dio vorrà, dovrei riuscire a venirne fuori…Durante il cammino di ritorno a casa con Apollo, da lontano vedo una ragazza ferma di spalle ad una fermata dell’autobus…sembrava Simona..stessi capelli, legati come lei spesso faceva, stesse gambe, stesso fondoschiena, stesse movenze…ho avuto un attimo di panico….sono rimasto fermo…avrei voluto avvicinarmi, ma nello stesso tempo, sperare che non si allontanasse mai….ho allungato il passo…non può essere….andiamo, andiamo Apollo…

Cara – Lucio Dalla

Cosa ho davanti non riesco più a parlare
dimmi cosa ti piace
non riesco a capire
dove vorresti andare
vuoi andare a dormire.
Quanti capelli che hai
non si riesce a contare
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli ci si può fidare.
Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni
e per i miei che sono cento.
Non c’è niente da capire
basta sedersi ed ascoltare
perché ho scritto una canzone
per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi
se mi vieni più vicino.
La notte ha il suo profumo
e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me poveretto
che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto…
che pena… che nostalgia
non guardarti negli occhi
e dirti un’altra bugia.
Almeno
non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo
e tu che mangi il gelato.
Tu corri dietro al vento
e sembri una farfalla
e con quanto sentimento
ti blocchi e guardi la mia spalla.
Se hai paura a andar lontano
puoi volarmi nella mano
ma so già cosa pensi
tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c’è niente di strano
ma non posso venire.
Così come la farfalla
ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro
ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori
per provare anch’io a volare.
E la notte cominciava a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava di contare le sue stelle.
Io li sotto ero uno sputo
e ho detto “olé sono perduto”.
La notte sta morendo
ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
ma per uno come me, l’ho già detto,
che voleva prenderti per mano
e volare sopra un tetto…
lontano… si ferma un treno
ma che bella mattina
il cielo è sereno.
Buonanotte
anima mia
adesso spengo la luce
e così sia