JEAN BAUDRILLARD

Il desiderio di fotografare nasce forse da questa constatazione: visto da una prospettiva d’insieme, dal punto di vista del senso, il mondo è molto deludente.
Osservato nel particolare, e di sorpresa, è sempre di un’evidenza perfetta.

Andy Wahrol

“Io porto la mia macchina fotografica ovunque vada.

Avere un nuovo rullino da sviluppare mi da una buona ragione

per svegliarmi la mattina”

Elba

E’ un buon momento x la fotografia…sono usciti nuovi lavori e tornare ad essere cercato nonostante non sia sceso a compromessi e non abbia cambiato la mia idea di lavoro, la mia idea di fotografare, senza vendermi solo x raccattare dei soldi…mi rende, quasi felice…dico quasi, xchè avrei bisogno di aggiornare le mie attrezzature…di comprare una macchina nuova con un buon obbiettivo, qualcosa di più professionale che mi permetta di accettare anche qualche lavoro più delicato, di precisione…e c’ero quasi riuscito…bastavano poco più di 3000 euro…ero ad un passo da cliccare su un sito e farmi spedire il tutto…poi è arrivata la mazzata di Apollo che mi ha portato via quasi la metà dei soldi, qualche altro debito in sospeso e voilà tutto è sfumato in pochi giorni…Oggi intanto sono 19 anni che mio babbo ci ha lasciati…sembra ieri…mi è mancato nel momento più difficile…nel momento di una maturazione che tardava ad arrivare e che avrei voluto fosse lui con la sua calma, la sua pazienza, il suo insegnamento a farmi raggiungere….Parlava poco, l’indispensabile, ma era un male di famiglia, xchè mio nonno era ancora più chiuso di lui…e forse x questo, si è portato via con sè, tanti, troppi segreti…avrei voluto, come figlio, sapere di più…ricordo solo, qualche mese prima della sua morte, mi chiese di trovare una scusa x far allontanare mia mamma da casa xchè da lì a poco sarebbe arrivato l’ufficile giudiziaro a pignore i mobili…sapevo che non si stava navigando in ottime acque, ma non credevo di arrivare a tanto e lui era riuscito comunque a nascondere tutto senza mai aver perso un attimo di pazienza…e mentre loro facevano la conta del valore da pignorare, si avvicinò, mi mise una mano sulla spalla e disse…”…Mi raccomando…non dire nulla e stai vicino a mamma, avrà bisogno di te…”…

Gennaio 2010 – Elba

Sembrera’ paradossale, ma seppur gemelli io e mia Barabara, siamo completamenti diversi, abbiamo pochissimo in comune…lei non ha il minimo interesse x la fotografia, la pittura, l’arte in generale, la lettura, lo scrivere, lo sport, la natura, il passeggiare, il semplice giardinaggio…xsino con il lavoro, non si sbilancia, lavoro che x me e’ sempre stato fonte di gran passione e se solo l’avessi fatto x soldi avrei gia’ avuto le mie opportunita’…o come si sol dire, una vita tranquilla…tutte cose che riempiono in egual misura le mie giornate, regalandomi gioie e dolori e xche’ no, una gran compagnia e talvolta un po’ di sacrificio…lei…vive…punto e basta…le piace uscire, soprattutto x andare a cena, almeno un paio di volte la settimana, soldi o non soldi non ne perde una…non la biasimo, anzi…le sono attaccatissimo….in fondo siamo cresciuti insieme e lei era il mio bersaglio preferitoi, le ne ho combinate di tutti i colori…ammiro anche tutta la sua energia e la sua continua voglia di frequentare locali e gente nuova…lei va’ da dove io scappo e io vado dove lei non andrebbe mai…pero’, a parte il lavoro che le ha aumentato visibilmente i problemi e di certo non le da’ una mano, non la vedo troppo felice…vorrei vederla più contenta…più tranquilla…più serena, meno polemica…vorrei vederla evitare inutili nervosismi ed incazzature su cose banalissime e forse, ma e’ solo un mio pensiero, qualche interesse in più non le farebbe che bene…bensì rispetti ogni sua decisione, io che in fondo sono il massimo della tolleranza….pero’ l’avrei preferita in un’altra maniera…tipo Giuliana…la quale era…era…forse era troppo anche x me…x noi…l’ho goduta, l’abbiamo goduta poco…quando e’ andata via da casa non avevo ancora 11 anni…ma il ricordo…il ricordo di tante sere insieme sul suo letto…e quando si univa a noi anche Barbara, saltavo sull’armadio…in cima ad ascoltare le storie che ci raccontava ed essendo nel pieno degli anni ’70, cercava di trasmetterci la sua ribellione…forse in tanti si sono dimenticati cosa hanno fatto quei ragazzi…quei capelloni….quelli che insdossavano i primi jeans…e lei che mi incoraggiava a disegnare…non facevo altro che ricopiare i personaggi più famosi della Walt Disney….collezionavo pure tutti i numeri di Topolino…Chissà da grande…chiedevo…se saro’ un bravo disegnatore?….e lei rispondeva…”…Ricordati che vivere è l’arte di diventare quello che si è già…”….

Giugno 2009 – Elba

Dopo le dimissioni di G.luca, tutti cominciano a prenderne le distanze…a dire la loro al riguardo…”…Io non ce l’avevo con lui…pero’ non ha voluto ascoltare…imparare…seguire i consigli….si e’ comportato in modo strano…e’ lui che non ha legato…che non e’ entrato in sintonia…che…che….”….solo tante chiacchere…”….Non metto in dubbio la vostra e la sua professionalita’…dico…ma alla fine, chi ci rimette, siamo solo noi….qui oltre alla professionalita’ ci vogliono solo… delle belle scarpe e dei buoni piedi…xche’ prima che la Direzione riesca a trovare un valido sostituto…seguito dal periodo di prova…dall’inserimento…e tutto il cio’ che ne seguira’….saremo solo noi a coprire il posto vacante…xtanto…avremo piu’ ore di lavoro da affrontare…io sinceramente avrei evitato tutto questo…cercando si sistemare al meglio le cose…ma ognuno e’ libero di fare cio’ che vuole e se non stava bene a voi che avete la sala in mano…mi girano le palle pero’, xche’ mi tocca venire un paio d’ore prima, che poi si sa’, straordinari che vanno a finire nel dimenticatoio…tutta beneficienza…”….Mi rilasso sulle stupende note del piano, suonato da un musicista jazz Inglese che pero’ vive a Copenaghen…una musica incantevole, rilassante, sembra di essere trasportati dal vento nel mezzo del mare…Abbiamo stretto amicizia dopo qualche drinks e soprattutto dopo che sua moglie, fotografa, ha saputo del mio interesse x la fotografia…Ha una Canon che sogno da tempo…ma costa una cifra…

Marzo 2009 – Elba

Carlos, un fotografo conosciuto in Brasile, continua a mandarmi email di incoraggiamento…innamorato pazzo dell’arte, mi sprona a non mollare…”….Tutti, dice, possono imparare a fotografare, ma poi la verita’ e la bellezza devono ritrovarla dentro di se’…Xche’ l’arte non imita la natura, ma la crea…La verita’ e la bellezza non sono nelle cose, non sono nel mondo, ma nel profondo di noi, in quella parte nascosta che non sara’ mai conosciuta, ma che deve essere liberata…fotografare, non x denaro, non x un cliente, non x guadagnarsi la paga, e’ come sognare…Devi arrivare a sognare cio’ che ricordi…Questo significa creare…Tutto e’ simile al mondo, la’ fuori, quasi identico, e pero’ non lo e’…Solo in quello slittamento c’e’ la verita’ e la bellezza e il senso di ogni ricerca e di rappresentazione…”….”…Sti cazzi Carlos, che te devo di’…x quanto artista mi senta, rispondo, non credo di poter arrivare a tanto, tu hai una visone molto piu’ completa dell’arte…io sono solo un povero e semplice fotografo che continua a strusciare i piedi su’ un qualsiasi pavimento, di qualche sconosciuto ed insignificante ristorante…”….