4 leggi della spiritualità

In India insegnano “le quattro leggi della spiritualità”.
La prima dice: “La persona che arriva è la persona giusta”, cioè nessuno entra nella nostra vita per caso, tutte le persone intorno a noi, tutte quelle che interagiscono con noi, ci sono lì per un motivo, per farci imparare e progredire in ogni situazione.
La seconda legge dice: “Quello che succede è l’unica cosa che sarebbe potuta accadere.” Niente, ma niente, assolutamente nulla di ciò che accade nella nostra vita avrebbe potuto essere altrimenti. Anche il più piccolo dettaglio. Non c’è un “se avessi fatto quello sarebbe accaduto quell’altro…”. No. Quello che è successo era l’unica cosa che sarebbe potuta succedere, ed è stato così perché noi imparassimo la lezione e andassimo avanti. Ognuna delle situazioni che accadono nella nostra vita sono l’ideale, anche se la nostra mente e il nostro ego siano riluttanti e non disposti ad accettarlo.
La terza dice: “Il momento in cui avviene è il momento giusto.” Tutto inizia al momento giusto, non prima non dopo. Quando siamo pronti ad iniziare un qualcosa di nuovo nella nostra vita, e allora che avverrà.
La quarta ed ultima: “Quando qualcosa finisce, finisce.” Proprio così. Se qualcosa è conclusa nella nostra vita è per la nostra evoluzione, quindi è meglio lasciarlo, andare avanti e continuare ormai arricchiti dall’esperienza.
Penso che non sia un caso che stai leggendo questo, se questo testo è entrato nelle nostre vite oggi; è perché siamo pronti a capire che nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato.”

Elba

La recensione ha poca attendibilità….anche xchè è tornata in hotel, una delle due coppie romane che avevano alloggiato da noi circa un mesetto fa….e lui, sempre diretto e preciso nei miei confronti ha palesemente ammesso che non avrebbe mai fatto una cosa del genere, anche xchè poi….”….Non ne hai mai dato motivo….anzi….”…..L’altra coppia romana che avrebbe scritto la recensione l’ho servita solo la prima sera e non era successo niente da poter menzionare…Li ho fatto pure friggere un piccolo pesce appena da lui pescato, del quale ne andava fiero come un bambino….Il bambino vero invece continua a farlo il Direttore, un rincoglionito d’alto livello, anche se non ho ancora capito bene dove finiscono le sue conoscenze in ambito lavorativo e dove inizia il suo vuoto celebrale…assenza totale….uno dei più falliti ed incopetenti che abbia mai conosciuto…come me si attacca sempre a delle cazzate quasi inimmaginarie e poi non vede l’assenza d’errore dove veramente serve….nel prendere le comande, negli addebiti, nella gestione pure del bar oltre che della sala….il vero responsabile poi, non ne azzecca una….un fallito preso dalla strada e lasciato a briglia sciolta nell’hotel solo xchè amico del padrone….dove sono capitato….

Elba

Oggi mia mamma compie 80 anni, un bel traguardo, senza x altro aver perso nonostante i tanti acciacchi, le diverse e svariate bustine di medicine che giornalmente ingerisce, la voglia di fare e specialmente di pulire, di accudire, recuperare e conservare ogni cosa, al contrario nostro, generazione di spreconi, del consumismo accanito, dell’usa e getta…Si emoziona ancora quando le porto qualche piccola sorpresa e mi ringrazia con un gran sorriso e un bel bacio, dopo la consueta visita quotidiana, che, visti gli orari a quali sono sottoposto, mi costa una gran bella fatica, ma che faccio volentieri x cercare di accorciarle le lunghe giornate, condite di un’immensa solitudine…Auguri mamma…

Gennaio 2010 – Elba

Sembrera’ paradossale, ma seppur gemelli io e mia Barabara, siamo completamenti diversi, abbiamo pochissimo in comune…lei non ha il minimo interesse x la fotografia, la pittura, l’arte in generale, la lettura, lo scrivere, lo sport, la natura, il passeggiare, il semplice giardinaggio…xsino con il lavoro, non si sbilancia, lavoro che x me e’ sempre stato fonte di gran passione e se solo l’avessi fatto x soldi avrei gia’ avuto le mie opportunita’…o come si sol dire, una vita tranquilla…tutte cose che riempiono in egual misura le mie giornate, regalandomi gioie e dolori e xche’ no, una gran compagnia e talvolta un po’ di sacrificio…lei…vive…punto e basta…le piace uscire, soprattutto x andare a cena, almeno un paio di volte la settimana, soldi o non soldi non ne perde una…non la biasimo, anzi…le sono attaccatissimo….in fondo siamo cresciuti insieme e lei era il mio bersaglio preferitoi, le ne ho combinate di tutti i colori…ammiro anche tutta la sua energia e la sua continua voglia di frequentare locali e gente nuova…lei va’ da dove io scappo e io vado dove lei non andrebbe mai…pero’, a parte il lavoro che le ha aumentato visibilmente i problemi e di certo non le da’ una mano, non la vedo troppo felice…vorrei vederla più contenta…più tranquilla…più serena, meno polemica…vorrei vederla evitare inutili nervosismi ed incazzature su cose banalissime e forse, ma e’ solo un mio pensiero, qualche interesse in più non le farebbe che bene…bensì rispetti ogni sua decisione, io che in fondo sono il massimo della tolleranza….pero’ l’avrei preferita in un’altra maniera…tipo Giuliana…la quale era…era…forse era troppo anche x me…x noi…l’ho goduta, l’abbiamo goduta poco…quando e’ andata via da casa non avevo ancora 11 anni…ma il ricordo…il ricordo di tante sere insieme sul suo letto…e quando si univa a noi anche Barbara, saltavo sull’armadio…in cima ad ascoltare le storie che ci raccontava ed essendo nel pieno degli anni ’70, cercava di trasmetterci la sua ribellione…forse in tanti si sono dimenticati cosa hanno fatto quei ragazzi…quei capelloni….quelli che insdossavano i primi jeans…e lei che mi incoraggiava a disegnare…non facevo altro che ricopiare i personaggi più famosi della Walt Disney….collezionavo pure tutti i numeri di Topolino…Chissà da grande…chiedevo…se saro’ un bravo disegnatore?….e lei rispondeva…”…Ricordati che vivere è l’arte di diventare quello che si è già…”….