Elba

Il locale è carino, spartano e sorge su di un molo all’interno di un grosso cantiere navale…..Un vecchio capannone, magazzino, un deposito ristrutturato, non ho ancora capito bene da cosa deriva, fatto stà che lo chef con il quale ho lavorato quest’estate, mi chiama e chiede di andare….”…..Dai, dice, ci vuole un responsabile, qualcuno di fiducia, di esperienza, c’è da rilanciare il locale….”…..So già come andrà a finire…rilanciare, esperienza, fiducia…..mi ritroverò solo come al solito, responsabile di me stesso e più lavoro ci sarà e più culo mi farò….Come alternativa intanto mi sparo un paio di sere al vecchio hotel….le solite cene, i soliti gruppi di fine stagione, il solito personale, ridotto all’osso che non ha più voglia di niente, neanche di parlare, vuole solo finire la stagione, conta i giorni che mancano come facevamo noi da militari e le ultime settimane invece, che sembrano mesi….

Tiziano Terzani

“Attento”, disse. “Quella dei libri è tutta conoscenza di seconda mano, conoscenza presa in prestito. Non vale granché”. […]
L’altra via, secondo il Vecchio, è quella dell’esperienza. L’esperienza fatta su se stessi. Il vero capire non avviene con la testa, ma col cuore. Si capisce davvero solo quello che si è provato, quello che si è sentito dentro sé.

4 leggi della spiritualità

In India insegnano “le quattro leggi della spiritualità”.
La prima dice: “La persona che arriva è la persona giusta”, cioè nessuno entra nella nostra vita per caso, tutte le persone intorno a noi, tutte quelle che interagiscono con noi, ci sono lì per un motivo, per farci imparare e progredire in ogni situazione.
La seconda legge dice: “Quello che succede è l’unica cosa che sarebbe potuta accadere.” Niente, ma niente, assolutamente nulla di ciò che accade nella nostra vita avrebbe potuto essere altrimenti. Anche il più piccolo dettaglio. Non c’è un “se avessi fatto quello sarebbe accaduto quell’altro…”. No. Quello che è successo era l’unica cosa che sarebbe potuta succedere, ed è stato così perché noi imparassimo la lezione e andassimo avanti. Ognuna delle situazioni che accadono nella nostra vita sono l’ideale, anche se la nostra mente e il nostro ego siano riluttanti e non disposti ad accettarlo.
La terza dice: “Il momento in cui avviene è il momento giusto.” Tutto inizia al momento giusto, non prima non dopo. Quando siamo pronti ad iniziare un qualcosa di nuovo nella nostra vita, e allora che avverrà.
La quarta ed ultima: “Quando qualcosa finisce, finisce.” Proprio così. Se qualcosa è conclusa nella nostra vita è per la nostra evoluzione, quindi è meglio lasciarlo, andare avanti e continuare ormai arricchiti dall’esperienza.
Penso che non sia un caso che stai leggendo questo, se questo testo è entrato nelle nostre vite oggi; è perché siamo pronti a capire che nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato.”

Firenze

…..Shis….shaaii….e qualcos’altro del genere, sussurra il ragazzo Albanese che lavora con me in cucina quando si incazza, nell’attesa del ritorno dello chef, bloccato dopo qualche giorno di ferie, dalla pressione arteriosa che lo ha praticamente messo ko…..Certamente anche la vecchia non lo aiuta….io ormai ho capito i suoi modi di fare e faccio finta di niente, lui invece, un pò x il carattere, permaloso e istintivo, un pò x la poca esperienza dietro ai fornelli, perde le staffe molto facilmente e mi tocca tenerlo a bada prima che combini qualche cazzata….devo soprattutto fare in modo che al momento non gli passi x la testa di abbandonarci, che già facciamo una fatica tremenda, tra il lavoro, tanto, la vecchia, rincoglionita e i continui e repentini cambiamenti di menù che non fanno altro che mandarci nei casini….a pranzo siamo oramai nella media degli 80/90 pasti, da servire in un’oretta e mezza, due…..la sera poi, alla carta ma con menù totalmente diverso….non ne usciamo più….Ci manca l’esperienza necessaria e faccio una fatica tremenda a mandare avanti tutta la baracca…..C’ho una sfiga con i posti di lavoro….impareggiabile….Dopo il servizio non desidero altro che dormire, non riesco a fare altro….Pranzo, cena, apericena, eventi, la vecchia e l’Albanese….un manicomio….

Elba

Anche qui c’è da spaccarsi il culo, tanto x cambiare e tanto x non cambiare meglio cercar di sopportare…come dice il Maitre, aspettiamo novità e poi tireremo le somme…intanto mi sono sparato una settimana di colazioni e cene e quella appena iniziata non promette nulla di buono….niente di eccezionale, un servizio veloce e poco impegnativo come i piatti che escono dalla cucina…poca qualità e pessima presentazione…ma, viste le mie ultime negative esperienze con gli chef…meglio tenersi alla lontana da fornelli, caldo e cappelli bianchi…

Elba

Mia madre, ultrasettantenne, non vede di buon occhio tutti questi…outing…di persone famose…”….Siete proprio rincoglioniti…tutti….e tu vedrai che se anche lui guadagnava 1000 euro al mese, come se lo teneva stretto il culo…invece, più guadagnano e più scemenze li passa fra la testa…e non l’ascolto neanche più….quella bella voce…profonda, pulita…tutte le sue canzoncine d’amore, magari invece, scritte x un uomo…”…”….Oh mamma, dico, che c’entra ora la voce, con la scelta sessuale?…”….”…Oh caro…ma prima tutti questi froci in doverano…scritto proprio come lo pronuncia…sono solo i soldi…guarda te…un bel ragazzo come lui, con quella faccina acqua e sapone che dice…queste nuove esperienze mi hanno migliorato…mi voglio innamorare follemente di un uomo…ma capisci?…l’ha preso ne il culo e sente migliore…si è….aperto….si è conosciuto meglio…ma va….va….”…”…E che vuoi che sia…mamma…oggi succede di tutto, figurati a chi gliene frega se tiziano ferro lo prende nel cacapranzi…il culo è suo e ci fa quello che vuole…oggi va di moda fare outing…”….”….Mi fate venire il voltastomaco…che moda è questa?…outing…che parola è….spiegati meglio…cioè lo prendi nel culo e poi lo vai a raccontare a tutti in giro…e te lo dico io…se lavorava in fabbrica un lo faceva autin…otin…come cavolo si dice…..”….”…Pressapoco è così….una volta lo prendevano di nascosto…oggi invece…lo dichiari…sono gay…è una maniera anche onesta di dimostare cio’ che sei…”….”….Sono gay…sono frocio…lo prendo nel culo…che vuoi che sia…chissà il su babbo com’è contento…che felicità…ma che generazione…e quelle che verranno?…meno male un c’hai figlioli…se fossero venuti peggio di te, c’era da stare lustri…”….Invecchiando assomiglia sempre di più a mia nonna, oggi quasi novantanovenne, persino le rughe sembrano le stesse…il mento leggermente più pronunciato, gli occhi, chiari come i suoi, hanno perso la freschezza di un tempo, lo sguardo, lo stessso della nonna, serio e pensieroso…un leggero calo delle spalle, il peso della vita che si fa sentire, la accompagna quando si siede davanti l’inseparabile televisione…non le sfugge una notizia, che commenta batrbottando…in fondo in poche decenni è tutto cambiato troppo velocemente, i vecchi valori, la famiglia, il lavoro, l’onestà, la fedeltà, il sacrificio, l’altruismo, a lei sacri, sono diventati solo parole senza senso…”…E non mi porterai mica un uomo in casa?….dice urlando, facendomi schizzare dalla sedia…”…Magari, rispondo…un trans….un uomo uomo no…con almeno un bel paio di tette…”….Mi guarda senza rispondere…so’ già cosa mi dirà da qui a poco….”….”…Sei grande…altro che froci e trans….sei grande, cerca di mettere cervello e vattene al lavoro…”….