Elba

Il Macedone stamani ce l’aveva con gli Americani….”…..Loro vogliono giocare agli Indiani gli cantavo io….”…..”….Loro peggio dei Comunisti rispondeva lui….non sono neanche stati sulla luna e ancora rompono palle con celebrazioni….tutto finto….avevano paura di competizione con Unione Sovietica ed allora hanno inventato sbarco su luna….secondo te arrivavano su luna con la tecnologia di anni ’60….non c’erano ancora calcolatrici e loro lancio di Apollo….foto…passeggiare….come puoi fare foto  da luna con pellicola a quelle temperature…..peggio dei Comunisti sono….Hanno buttato giù pure torri gemelle per cercare scuse di guerra….a Londra palazzo ha bruciato 3 giorni e non è venuto niente giù….la due torri in acciaio che in pochi minuti si disintegrano….si ma con esplosivi…come potevano distruggersi così solo con fuoco….hanno incolpato Saddam di armi chimiche e lo hanno trovato in un buco sotto terra come un topo….dove erano armi chimiche…?….”….”….Fuoco agli indiani dico io…”…..Sorride e accende l’ennesime sigaretta….ci sono un bel gruzzolo di rose da tagliare, vuole iniziare lui ma dopo che si è piegato è difficle farlo tornare in piedi nella giusta posizione…”….La pancia dico, altro che Americani devi dimagrire….se ti pieghi manco ti rialzi….Non siamo mica gli Americani loro vogliono sparare agli Indiani….fuoco agli Indiani….”…..

Elba

Abbiamo vissuto insieme….lavorato insieme….viaggiato insieme….abbiamo dormito a Londra in tre in una stanza, Io, te e Simona, x oltre un anno….Abbiamo girato con un’agenzia di catering tutti gli Hotels più grandi, i ristoranti e le sale meeting della Capitale Inglese…..mi hai insegnato ad amare la musica Brasiliana, a correre, a come muoversi in palestra, io che non sapevo tirar su neanche 10 kili….ci siamo ritrovati qualche anno dopo a Firenze e collaborato ancora x qualche anno….viaggiato attraverso tutto il Sud America…dal Brasile all’Argentina e poi su x Bolivia e Perù fino a scendere in Amazonia via fiume….Ancora insieme qualche anno fa nel Chianti….la tua forza, oltre a quella fisica, era anche nel sorriso e nella tua sicurezza….che trasmettevi soprattutto a chi ti stava vicino…ci siamo rivisti meno di due anni fa, con il Polacco, Ralf, festeggiato dopo tanti anni, ed oggi invece ti ritrovo diverso, cambiato….sembri un pugile che è stato messo all’angolo del ring…xfino la voce sembra diversa….stai seduto e cerchi di nascondere la mano sinistra, che quella merda di malattia, ti fa tremare…continuo a ripetere che non è possibile, invece tu me ne dai certezza….Si, è lui…il morbo….porca di quella maiala troia….ti guardo e non lo voglio accettare….sono confuso….a pezzi….incredulo….una mazzata….però sono sicuro che la scriverai tu la fine….l’ho detto perfino a Jessika….Non lo vedremo soffrire…si spara prima…..o lo faccio io x lui….

To Simona

E sono 15….il tempo vola….quest’anno anche senza patente, non ci facciamo mancare nulla….Oggi non si fa altro che parlare di voucher….A Londra, qualcosa come una ventina di anni fa, abbiamo lavorato anni con i voucher, con una differenza, se lavoravi 3 ore ti pagavano tre ore, se ne lavoravi sei, te ne pagavano 6, tutte rigorosamente con i voucher, se erano 10, ti pagavano x 10, se 12, x 12 se era una, x una….mai un pound in più, mai un pound in meno….ci potevi dormire sopra le ore lavorate….In Italia con un voucher ci lavori tutto il giorno, 4,5,8,10 ore e il prezzo sempre quello, se va bene una cinquantina di euro, se no ci paghi pure le tasse….Quando sono tornato in Italia, ci avevo pure creduto, ma dopo tutto quello che mi è successo non lo so più….e ho cercato anche di stare tranquillo, senza grossi risultati….ora la mia forza si basa tutta sulla rassegnazione….se solo azzardassi a sperare….

Firenze

E così ci siamo ritrovati….io, Max e Ralf ci eravamo conosciuti in un flat londinese sulla fine del 1996, in Brixton esattamente, condividendolo poi x oltre 4 anni….Ralf, Polacco, era da poco arrivato a Londra, con non pochi problemi legati al fatto che ancora la Polonia non era entrata nella Comunità Europea….poteva solo lavorare 24 ore alla settimana e doveva dimostrare di essere in U.K. x studiare qualcosa….fù tramite lui infatti, che mi iscrissi al primo college di fotografia….al tempo io e max ci dividevamo nel tempo libero fra palestra, lui ne era davvero preso, x me invece era solo una novità, e la corsa, che amavo molto di più, dovuto al fatto che non costava niente e di poterla particare negli stupendi parchi che avevamo in qualsiasi parte della città….Ralf invece era preso solo dal lavoro e dalla birra, ne beveva a fiumi, in qualsiasi ora e in qualsiasi giorno ed anzi, rideva di noi quando ci vedeva andare a correre….”….Let’s go for a party instead…..”…..ci diceva….sovente invece,  lo trovavamo cotto sul divano con ancora la bottiglia di birra fra le mani e l’inseparabile piccolo cetriolo sotto aceto, fattosi spedire appositamente dalla Polonia….15 anni dopo, è tornato in Italia, non solo x farci visita, ma x partecipare alla maratona di Firenze….Sono anni ormai che ha smesso con l’alcol e da quanto sembra, ha preso a correre sul serio….

Elba

Jessika mi chiede se ho avuto notizie…nuove….con la faccia di chi, nella domanda esprime pura la risposta….”…..Niente, rispondo….niente…nessuna risposta agli ultimi messaggi….dalle stelle alle stalle…..e senza sapere il xchè….oramai non è più una novità neanche quello…..ho fatto il possibile nell’impossibile, al buio completo, poi come sempre sono subentrati gli avvoltoi…ognuno ha detto il suo e tutto sembra compromesso….Augustin non mi risponde più…..vorrei sapere almeno cosa ha detto o cosa sapeva….xchè sicuramente sapeva più di me…..Nessuno, compreso me, penso, sia immune da colpe in tutta questa triste vicenda….ma almeno parliamone tranquillamente, recuperiamo e mettiamo insieme i pezzi….invece sembra uno stillicidio di richieste…..Forse non si ricorda però che a Siviglia, all’ospedale, c’eravamo io e il Bob mentre Giulana stava quasi x morire, mentre lui se ne stava comodamente a casa sua ad Herrera….o dei due mesi passati a casa nostra dopo la morte di mia sorella, senza fargli spendere un centesimo, pure le sigarette gli compravo….lo portavo sempre con me fino a quando non ho iniziato a lavorare con maggior intensità…..e lo abbiamo aiutato anche dopo, visto che aveva problemi con il lavoro, bensì la nostra situazione economica non fosse delle migliori….e la non ci si può sbagliare, xchè rimasi a casa fino ad inizio novembre del’96, prima della ripartenza x L’Australia che poi finì x divenire Londra….ed ero io che mettevo i soldi nelle lettere a lui spedite….E i pacchi che gli spediva mia mamma?….affanculo…..”…..Jessika mi da la buonanotte sospirando e bisbigliando qualcosa….il mio umore non è dei migliori ed anche lei inevitabilmente ne subisce gli effetti negativi……Blue dorme, sul divano, con lei non occorrono domande e risposte, la sua fedeltà è incondizionata, al di là del tuo umore….

Elba

Ci sono parole, frasi, domande, risposte, situazioni,  che ti rimangono impresse nella mente e che non si cancellano neanche siano passati svariati decenni….Mia nonna, la mamma di mia mamma,  diceva sempre….”….Il sole è la vita….”….specialmente dopo qualche giorno di nuvolo o di pioggia….L’altra mia nonna invece e sono quasi 40 anni che se ne è andata, mi consigliava….”…..La mattina, il viso sciacqualo sempre con l’acqua fredda, ma sotto, il pisellino, con acqua calda….”……A Boscastle, in Cornovaglia, in un B/B, parlando con uno dei proprietari che aveva difficoltà nel respirare ma che continuava a fumare senza sosta, mi disse dopo una bella boccata di fumo….”….We never learn in time….”….Non si impara mai in tempo….In un club Mediteraneè invece, estate 1989,  c’era un tipo del Sud chi si occupava del magazzino che ogni giorno quando incontrava me ed Andrea mentre si stava andando al lavoro ci diceva….”….Se tutto va bene….”…..e noi rispondevamo…..”…..Siamo rovinati….”…..così tutti i giorni x 6 mesi di fila…..Mio babbo invece mi diceva sempre….”…..Chi ha paura……non va alla guerra….”…..”….E come rompe i coglioni tua mamma, non ce ne è al mondo….”…..Un muratore invece, tutte le mattine dell’estate del ’79 quando stavamo andando al lavoro in macchina, mentre la mia testa, ancora avvolta nel sonno e nei fumi di ciò che avevamo bevuto la notte appena finita, non faceva altro che sbattere sul vetro del sedile posteriore, urlava con gioia……”…..Bella la mia Olga….e quando torno stasera….”…..Manolo invece in quel di Londra, ogni volta che accendeva una sigaretta sospirava…”….Quando fumi, in sostanza, il tuo desiderio di vivere è pari a quello di morire…”….Billy, un Marocchino da anni nella capitale Inglese, ci rideva sopra…..”….Io ho smesso, diceva con gusto….”….quando riprese a fumare si fumava anche quelle perse negli anni…..Un Brasiliano a Bahia invece, ogni mattina dopo avermi servito una bella e gustosa acqua di cocco, amava ripetere…..”….Nao tenho tudo que quiero ma amo tudo che tenho….”…..Non ho tutto quello che vorrei ma amo ciò che ho……Roberto invece in questi giorni mi continua a ripetere dopo l’inizio di ogni salita….”…..Accorcia….accorcia….passo corto e costante, così fai meno fatica….”….e di sicuro non potrò mai scordarlo…..Il babbo di mio babbo invece, ogni volta che finiva la bottiglia del vino, soleva dire…..”…..Arrivederci Elvira, che a quanto raccontatemi era sua mamma, ma a parte questo non ho mai saputo il perchè…..”…..Leslye a Roma x qualsiasi cosa che gli andava a genio, esclamava…..”….A Luca….an vedi che spettacolo….”….

Londra

Ogni volta che uscivo dal Mc Donald’s, dopo 8 lunghissime ore di lavoro, mi portavo dietro l’odore del fritto che oltre negli indumenti, ti rimaneva impregnato fino a sotto le unghie, nelle narici, non te lo toglievi neanche quando entravi in uno dei numerosissimi pubs, dove invece spadroneggiava l’odore del tabacco, della birra e della moquette che invece emanava l’odore di entrambi…..Ma in uno in particolare, piccolo e poco affollato, trovavo sempre un anziano seduto da solo in un angolo di un divano color porpora, con la mezza pinta sul tavolo, che si esprimeva in un Inglese a me quasi sconosciuto….il mio era ancora di livello scolastico e dopo aver ordinato la mia di birra, mi sedevo accanto quasi x fargli compagnia e lui ogni tanto, forse x riconoscenza, dopo avermi sorriso, si avvicinava sussurrandomi velocemente qualcosa del quale non riuscivo a capire una singola parola….Mi esprimevo gestualmente, cosa poco British, mi aiutavo con gli occhi, non sapendo cosa fare x farmi capire, lui rideva e comprendeva il mio imbarazzo ma forse x la birra o forse x la solitudine, continuava a parlare, parlare….Furono le mie prime lezioni di Inglese, anche xchè preferivo il pub con il vecchietto alla noiosissima e lontana scuola….così iniziai a portare carta e penna e tra una birra e l’altra, lui scriveva e mi faceva fare dei semplici ma utilissimi compiti….Andammo avanti x settimane, mesi e ogni tanto mi portava qualcosa di scritto da tradurre a casa, finchè poi non lasciai definitivamente il Mc e dopo qualche saltuaria visita le nostre strade si divisero….Ricordo ancora però dopo oltre 24 anni alcuni dei suoi scritti….”….Le difficoltà diventano maggiori quando si cerca un modo x raggirarle….”….”….Se tutto fosse facile e nulla ci costasse un pò di sforzo, non apprezzeremmo il raggiungimento di un obbiettivo…”….”…Non otterrai mai nessun beneficio personale se prima non c’è stato un sacrificio….”….Ho sempre fatto tesoro di queste parole, ma pensavo che dopo tanto tempo, di dover fare qualche sforzo minore o forse, ho cambiato trroppo spesso i miei obbiettivi…

Novembre 2009 – Elba

Mi sintonizzo su’ un canale Inglese, mentre preparo un caffe’…stanno trasmettendo news…l’acqua sta’ bollendo, la mescolo con il solubile, un cucchiaino di zucchero e una goccia di latte….Chiudo gli occhi…sembra di essere tornato a Londra, nella famosa living room di Brixton…la voce della gionalista fa’ scorrere velocemente le news…nelle narici, l’odore inconfondibile del caffe’ solubile…stesso aroma, stesso profumo, come anni fa’…ci manca solo quello….emanato della moquette…quella vecchia, scura, sudicia moquette, che non si puliva neanche se la lavavi e rilavavi, la disinfettavi, usavi il vapore, i saponi, le schiume…niente…il suo odore ti rimaneva intaccato nel naso…puzzava di birre rovesciate, latte, caffe’, the’, succhi, polvere, sudore, tabacco, cenere, canne…tranne che in cucina, ti seguiva ovunque….Simona era sempre pronta con l’aspirapolvere, mentre noi ci curavamo solo di…deviarne…il puzzo…magari rovesciandoci sopra qualcosa di…profumato…Max diceva sempre che l’unico rimedio possibile, era quello di fumare della buona erba, in modo che l’odore rimanesse prigioniero della moquette…Ci sono stati fumati ettari di erba, ma i risultati sono sempre stati scarsi…Fuori tira un forte scirocco, un vento che a Londra mancava…e che a casa invece, abbassa notevolmente le nuvole da creare una fitta nebbia…Le news scorrono…il caffe’ e’ quasi alla fine, accendo un bel cannone, mentre Apollo reclama gia’ la sua porzione di crocchette…seduto di fronte al sacco, orecchie tirate indietro, sembra un soldatino sull’attenti….non si muove finche’ non lo servi….Mi butto sù l’ultimo libro di Stefano Benni…sempre molto simpatico e divertente…pura fantasia che pero’ in parte rispecchia, la nostra realta’ quotidiana…I cuccioli sono sempre più vivaci, a distanza di poche settimane riescono gia’ a camminare seppur goffamente…si rotolano in terra, si mordono, si leccano, qualcuno prova in timido abbaio…qualcuno piange ancora…fra loro si nota gia’ il più forte e il più debole….Margherita alterna momenti da vera madre ad altri nei quali non vede l’ora di sbarazzersene, comincia ad essere stanca, specialmente quando cercano ancora di puppare, xche’ ora lo fanno con più forza, decisione e con lo spuntare dei primi denti, procurano dolore alle gia’ martoriate mammelle….sono bellissimi, regalano una gioia immensa anche se il pensiero ricorrente è sempre il solito…chi se li prendera’…?….

ottobre 2007

Come diceva un vecchio Brasiliano in una spiaggia a nord dello stato sudamericano…”….Non theno tudo che quiero…ma amo tudo che theno…”….Molto probabilmente non sara’ scritto correttamente, ma il significato e’ semplice…Non ho tutto cio’ che vorrei, ma amo tutto cio’ che ho….E’ un po’ in pratica, il riassunto della mia vita…ho rinunciato a molte cose x farne altre, ma alla fine sono contento di cio’ che ho…Non ho un bel conto corrente bancario, una bella macchina, non ho da fare il cambio dell’armadio al susseguirsi delle stagioni, tutta la mia roba, estiva ed invernale e’ racchiusa in uno solo…Da piccolo rimanevo e succede ancora, a bocca aperta dinanzi un mappamondo, un atlante geografico…e il mio sogno era quello di viaggiare il piu’ possibile, ma dopo i primi viaggi, divisi con gli amici d’infanzia, capii che mi interessava di piu’ lavorare e vivere in un nuovo paese, invece di visitarlo da semplice turista…entrare nella loro cultura, lingua, tradizione e fu’ cosi’ che dal lontano 1988 iniziai a muovermi da solo, partendo da Londra, dove sono rimasto quasi 7 anni, in Australia 1 anno, viaggiando poi fra l’europa, l’asia e il sudamerica….E nonostante tutto mi rimane difficile fermarmi, bensi’ abbia trascorso gli ultimi 5 anni divisi fra Roma e firenze…Piu’ ci provo e piu’ aumenta la voglia di muovermi…e’ piu’ forte di me…ma solo viaggiando ho conosciuto a fondo me stesso, ho dato una risposta ai tanti dubbi, alle tante domande, ho capito quanto valgo ed era forse cio’ che da giovane stavo cercando, si pensa sempre di valere più di quello che in fondo siamo….