Elba

Jessika mi chiede se ho avuto notizie…nuove….con la faccia di chi, nella domanda esprime pura la risposta….”…..Niente, rispondo….niente…nessuna risposta agli ultimi messaggi….dalle stelle alle stalle…..e senza sapere il xchè….oramai non è più una novità neanche quello…..ho fatto il possibile nell’impossibile, al buio completo, poi come sempre sono subentrati gli avvoltoi…ognuno ha detto il suo e tutto sembra compromesso….Augustin non mi risponde più…..vorrei sapere almeno cosa ha detto o cosa sapeva….xchè sicuramente sapeva più di me…..Nessuno, compreso me, penso, sia immune da colpe in tutta questa triste vicenda….ma almeno parliamone tranquillamente, recuperiamo e mettiamo insieme i pezzi….invece sembra uno stillicidio di richieste…..Forse non si ricorda però che a Siviglia, all’ospedale, c’eravamo io e il Bob mentre Giulana stava quasi x morire, mentre lui se ne stava comodamente a casa sua ad Herrera….o dei due mesi passati a casa nostra dopo la morte di mia sorella, senza fargli spendere un centesimo, pure le sigarette gli compravo….lo portavo sempre con me fino a quando non ho iniziato a lavorare con maggior intensità…..e lo abbiamo aiutato anche dopo, visto che aveva problemi con il lavoro, bensì la nostra situazione economica non fosse delle migliori….e la non ci si può sbagliare, xchè rimasi a casa fino ad inizio novembre del’96, prima della ripartenza x L’Australia che poi finì x divenire Londra….ed ero io che mettevo i soldi nelle lettere a lui spedite….E i pacchi che gli spediva mia mamma?….affanculo…..”…..Jessika mi da la buonanotte sospirando e bisbigliando qualcosa….il mio umore non è dei migliori ed anche lei inevitabilmente ne subisce gli effetti negativi……Blue dorme, sul divano, con lei non occorrono domande e risposte, la sua fedeltà è incondizionata, al di là del tuo umore….

Dicembre 2009 – Elba

In effetti mi manca molto non poter nuotare…dopo tanto tempo trascorso a cercare di ripartire, ero riuscito a trovare negli ultimi mesi la costanza necessaria x aumentare il  numero delle vasche…Da quel Giugno del 2006, sono rimasto settimane, mesi, anni, a guardare il mare, dalla strada, dalla riva, dalla spiaggia….a guardare l’acqua, la gente nuotare…ed io immobile…a stringere i pugni sulla sabbia, sulle ghiaie…ma in fondo quando sei stato vicino a lasciarci la pelle, il pensiero principale va’ solo alla possibile ripresa…Pero’ volevo tornare a cavalcare l’acqua, a spezzarla con le bracciate, a sentirla scivolare sul viso, sentirla nel naso, in bocca…l’odore che ti rimane appiccicato sulla pelle, sotto le unghie delle mani, nelle narici…che sia di mare o di cloro non fa’ differenza…Ci sono voluti più di 3 anni…la prima volta fù in una piccola spiaggia nell’estate del 2007, sfruttando lo scirocco x evitare il rischio meduse, mancava di prenderne subito una, così era finita in partenza…nuotai una quindicina di minuti, senza mai forzare, era troppa la paura….La paura…che dopo la malattia diventa la tua compagna di viaggio, la compagna di tutti i giorni, che cerchi di mettere da parte ma che compare, inevitabilmente al primo sintomo…Affanculo….e comunque quella fù una stagione di intenso lavoro, anzi di un culo mostruoso…avevo il tempo x andare velocemente al mare ma non quello necessario x una bella nuotata…ripresi a fine stagione, diviso fra mare e piscina, ma la solita, vecchia infezione all’orecchio sinistro torno’ a fare capolino….merda….antibiotici e stop…furono le uniche cure….Non c’era verso di tornare a nuotare decentemente…ti senti finito…scordati il nuoto, una volte x tutte…mi dicevo….ma riprovai comunque l’estate successiva, da Aprile, Maggio fino a Settembre…il tempo pero’ era poco…fra vento e meduse, i risultati furono scarsi e poco incoraggianti…passavo più tempo in canoa, la quale mi divertiva, con la quale ero sempre a stretto contatto con l’acqua…ovviamente non potevo lamentarmi, sarebbe stato stupido…ma il nuoto era un’altra cosa…..