Elba

Oramai è appurata….la stagione in corso non sarà una stagione da ricordare, un pò x il tempo, un pò x il basso profilo dei villeggianti, non spendono un cazzo, un pò x i tanti problemi irrisolti dell’isola, che puntualmente vengono rimandati a settembre, come i ragazzi a scuola….e così bisogna già pensare a salvare il possibile, cercare almeno di non rimetterci più di tanto e soprattutto cercare la soluzione migliore x il prossimo inverno….Mi ha detto male, non era il momento di fare qualcosa in proprio….Intanto alla faccia dei migranti, dei porti aperti o chiusi che siano, le prime pagine dei giornali sono tutte x CR7 alla Juventus e x l’incidente in moto di George Clooney….siamo proprio messi bene….

Elba

Ultimi giorni abbastanza movimentati….di certo non si andrà a cena assieme e di certo nessuno cercherà più l’altro….tutto finirà nel dimenticatoio come succede poi in gran parte delle stagioni….sono sempre pochi e sempre meno, quelli con i quali poi si cercherà di rimanere in contatto….Gli stanieri poi, cercano solo la via del ritorno a casa più velocemente possibile, stanchi come dicono, del lavoro, dell’Italia e degli Italiani….Sputano molto facilmente sul piatto dove fino a poco tempo fa hanno mangiato, quel piatto che ha dato loro anche belle somme di denaro…..denaro che difficilmente verrà speso in Italia e spedito ai lro Paesi d’origine……”…..Italia Paese di merda sono soliti dire…..”…..e se rispondi passi pure x razzista….Orami ho fatto scudo di tante dicerie, meglio il silenzio, me ne sbatto altamente di cosa dicono o cosa pensano…mi butto tutto alle spalle….si finisce e si ricomincia….dove, come e quando, le tre solite carte….sempre diverse….

Tiziano Terzani

Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c’è più.

Elba

Jessika mi chiede se ho avuto notizie…nuove….con la faccia di chi, nella domanda esprime pura la risposta….”…..Niente, rispondo….niente…nessuna risposta agli ultimi messaggi….dalle stelle alle stalle…..e senza sapere il xchè….oramai non è più una novità neanche quello…..ho fatto il possibile nell’impossibile, al buio completo, poi come sempre sono subentrati gli avvoltoi…ognuno ha detto il suo e tutto sembra compromesso….Augustin non mi risponde più…..vorrei sapere almeno cosa ha detto o cosa sapeva….xchè sicuramente sapeva più di me…..Nessuno, compreso me, penso, sia immune da colpe in tutta questa triste vicenda….ma almeno parliamone tranquillamente, recuperiamo e mettiamo insieme i pezzi….invece sembra uno stillicidio di richieste…..Forse non si ricorda però che a Siviglia, all’ospedale, c’eravamo io e il Bob mentre Giulana stava quasi x morire, mentre lui se ne stava comodamente a casa sua ad Herrera….o dei due mesi passati a casa nostra dopo la morte di mia sorella, senza fargli spendere un centesimo, pure le sigarette gli compravo….lo portavo sempre con me fino a quando non ho iniziato a lavorare con maggior intensità…..e lo abbiamo aiutato anche dopo, visto che aveva problemi con il lavoro, bensì la nostra situazione economica non fosse delle migliori….e la non ci si può sbagliare, xchè rimasi a casa fino ad inizio novembre del’96, prima della ripartenza x L’Australia che poi finì x divenire Londra….ed ero io che mettevo i soldi nelle lettere a lui spedite….E i pacchi che gli spediva mia mamma?….affanculo…..”…..Jessika mi da la buonanotte sospirando e bisbigliando qualcosa….il mio umore non è dei migliori ed anche lei inevitabilmente ne subisce gli effetti negativi……Blue dorme, sul divano, con lei non occorrono domande e risposte, la sua fedeltà è incondizionata, al di là del tuo umore….

Fernando Pessoa

Non c’è niente nel mio passato che mi faccia ricordare una cosa con il desiderio inutile di avere di nuovo quella cosa. Non sono mai stato altro che un residuo e un simulacro di me stesso. Il mio passato è ciò che non sono riuscito ad essere.

Elba

Di certo non sarà una stagione da ricordare, anzi forse sarebbe meglio cancellarla del tutto….continuo a predicare nel deserto, nessuno mi ascolta e chi invece c’ha un pò di pelo fra le gambe riesce sempre a farla franca….uno schifo….così come il lavoro…c’hanno riempito l’hotel di gruppi insignificanti che vengono solo x mangiare spendendo pochissimo…Cazzi loro, tanto non ho nessuna intenzione di tornarci, xtanto a fine mese, arrivederci e grazie….grazie di avermi spaccato il culo, di avermi fatto contare zero e forse meno, di aver dato voce a puri incompetenti, di avermi tolto la soddisfazione del lavoro e la voglia perfino di arrivare…avessi i soldi vi andrei sinceramente nel culo….L’unico sorriso me lo regalano i clienti, con qualche semplice battuta e qualche sporadico complimento, non ho neanche il tempo di parlarci e poche settimane fa un ragazzo Cinese in vacanza con la mamma ed i fratelli che alla mia domanda in Inglese su come comportarsi con il menù di mezza pensione mi risponde con tutta franchezza….”….Ma x magnà…che se deve fà….”….

Elba

Saranno le medicine, sarà l’età, ma mia mamma sta rincoglionendo giorno dopo giorno….è un continuo chiedere e ripetere le stesse cose, non si ricorda neanche cosa ha mangiato la sera precedente…e poi ti chiede chi è questo e chi è quell’altro….xchè così, xchè cosà…era difficile da interpretare da giovane, figuriamoci ora alla soglia degli 81 e con tutti gli acciacchi del caso….telefonarle poi è utopia, non sente x niente e parla solo lei, di continuo, senza sosta, raccontandoti quel che le passa fra la testa senza curarsi del xchè della chiamata…..infine, tanto x cambiare, non si cura come dovrebbe e si lamenta come invece non dovrebbe….Il babbo di Jessika invece è ricoverato in ospedale e dagli sms che mi manda sembra che stiano provando di tutto x allungargli una vita che forse non interessa più neanche a lui….Lunedì prossimo, dopo aver portato  in ospedale mia mamma x l’ennesima visita alle gambe, cercherò di fare un salto a trovarlo….fra mia mamma e le troppe spese sostenute, sono rimasto inchiodato senza possibilità di muovermi….una condanna….che poi rimane difficile anche da spiegare….

Gennaio 2010 – Elba

Nonostante sia nato e cresciuto al mare, la piscina e’ stata fin da piccolo una forte attrazione…non so’ il xche’…forse xche’ al mare, prima di scendere in acqua c’è sempre da controllare il tempo… sei soggetto ai continui cambiamenti delle correnti, alle onde, al rischio recente delle troppe meduse…l’acqua della piscina invece, nella sua monotonia, noiosita’, come tanti dicono, e’ sempre lì, ferma immobile, pronta a riceverti, a farti nuotare in assoluta tranquillita’ ogni volta che vai…Da piccolino sognavo una casa con piscina come si vedeva nei film americani, dove i proprietari facevano il bagno ogni volta che volevano, la mattina, il pomeriggio, la sera, la notte…Quando facemmo il nostro primo trasloco, mi immaginavo di andare in una casa simile, gia’ mi vedevo correre ai bordi,  magari su di un pratino all’Inglese…invece ci spostammo di pochissimo, nel palazzo accanto, proprio adiacente al nostro…più bello, più nuovo, con l’ascensore, il riscaldamento centralizzato, ma l’unico spazio disponibile esterno, era solo un piccolo terrazzo…E se mia madre era gia’ una maniaca dell’ordine e della pulizia, nel nuovo appartamento finì x degenerare del tutto…Non si poteva entrare con le scarpe, le famose pattine, ad ognuno di noi era stato affidato il proprio colore, erano all’entrata ad aspettare di essere indossate dai nostri piedi…la sala con i mobili nuovi era quasi off limit…non ricordo tranne la comunione e la cresima, di averci mangiato altre volte…il divano poi…un cimelio…guai a saltarci o giocarci…si poteva stare solo seduti e composti…non si poteva muovere o strusciare le sedie in casa, x non correre il rischio di fare rumore e di disturbare i nuovi vicini di casa…e poi le camere…avevano il parquet…che meraviglia…abituato al precedente, sempre freddo, xche’ la stufa non arrivava a scaldare le camere e si andava a letto con la borsa dell’acqua calda…veniva voglia di sdraiarcisi sopra…a me piacevano tutte queste nuove cose, correvo su e giù x la casa con mia madre che non faceva altro che riprendermi…e talvolta, ma raramente xche’ le sfuggivo sempre, costretta ad alzare le mani…”…Attento quì, non toccare la’, Gluca fermati…togliti le scarpe, attento al muro, al mobile, a quel vaso, al divano…non correre in camera…non saltare che sotto abbiamo gente…”…erano le parole più ricorrenti ogni volta che ero in casa…Io sognavo di rientrare e sentire mia madre cantare o magari dipingere o vederla fare qualcosa di creativo…invece….