Jean Leon Gerome

…La Menzogna disse alla Verità ‘Facciamo un bagno insieme, l’acqua del pozzo è molto bella’
La Verità, ancora sospettosa, provò l’acqua e scopri’ che era davvero bella. A quel punto si spogliarono e fecero il bagno.
Ma improvvisamente la Menzogna usci’ dall’acqua e fuggi’, indossando i vestiti della Verità.
La Verità, furiosa, usci’ dal pozzo per riprendersi i vestiti.
Ma il mondo, vedendo la Verità nuda, distolse lo sguardo, con rabbia e disprezzo.
La povera Verità tornò al pozzo e scomparve per sempre, nascondendo la sua vergogna.
Da allora, la Menzogna gira per il mondo, vestita come la Verità, soddisfacendo i bisogni della società…Poiché il mondo non nutre alcun desiderio di incontrare la Verità nuda.

Elba

Gli ultimi sms di Jessika sulla salute del babbo, fanno venire i brividi…..L’ho appena portato in bagno, dice, trema, non sta in piedi….è diventato giallo ogni giorno di più….la pipì è scura….e non mangia niente….guarda nel vuoto spesso….non ha voglia di nulla….Andato via il medico ora, sto prendendo accordi x alimentarlo endovena, ma non penso arriverà a farlo…Sto male xchè vedo mio papà impaurito come un bambino…..Mio cognato chiamava oncologia di Padova x trasmettere situazione….Sta diventando difficile x me e mia mamma. Stamani mi è cascato addosso portandolo in bagno…l’ho sorretto con le mie ginocchia….ho preso uno strappo alla schiena….Lui ha preso paura e si è fatto la pipì addosso….dallo sforzo è diventato giallo in una maniera impressionante….tremava come una foglia….L’ho tenuto e poi con mia mamma l’abbiamo messo su una sedia….Dopodichè l’ho trascinato fino in camera…ha perso l’orientamento x un pò…ora dorme….

Elba

….”…..Ma sei sicuro che questo pane è quello integrale?…..xchè mi sembra diverso…la prossima volta prova a prendere….”….”…..Mamma….è la forma diversa…ma la farina è sempre quella…ho fatto una fucking ora di fila x questo pane….”….E’ un martello….passami un pò di vino….il coltello…il telecomando…sai che mi piacerebbe….delle patatine fritte….ma quando le friggi, non lasciare la copercella sulla padella, meglio un foglio di giornale, così l’olio non riscalda troppo e non schizza via…la persiana…chiudi la persiana che si è alzato vento….ma l’hai preso il caffè….ne è rimasto poco…(….c’è più di mezzo barattolo….)….ahhh….le gambe…mi fanno sempre male….stasera però non cucinare ancora verdura…voglio….un pò di carpaccio…però che schifo la carne cruda….e magari se Jessika, che mi sta dando una grossa mano a fare e sopportare, magari, dille se passa lo straccio in terra, stamani mi trascinavo lo sporco dietro….”….Mamma…porca di quella cagna ladra….l’ha passato meno di due giorni fa….ti ha pulito tutto il bagno…fatto la lavatrice, steso la roba, pulita la cucina meglio di uno chef di hotel…stai tranquilla….”….”….Ah…se solo le mie gambe potessero essere quelle di prima….”….Blue russa sul tappeto….ha camminato nel bosco stamani, mangiato, bevuto….se solo potessi essere io…un cane….

Gennaio 2010 – Elba

Nonostante sia nato e cresciuto al mare, la piscina e’ stata fin da piccolo una forte attrazione…non so’ il xche’…forse xche’ al mare, prima di scendere in acqua c’è sempre da controllare il tempo… sei soggetto ai continui cambiamenti delle correnti, alle onde, al rischio recente delle troppe meduse…l’acqua della piscina invece, nella sua monotonia, noiosita’, come tanti dicono, e’ sempre lì, ferma immobile, pronta a riceverti, a farti nuotare in assoluta tranquillita’ ogni volta che vai…Da piccolino sognavo una casa con piscina come si vedeva nei film americani, dove i proprietari facevano il bagno ogni volta che volevano, la mattina, il pomeriggio, la sera, la notte…Quando facemmo il nostro primo trasloco, mi immaginavo di andare in una casa simile, gia’ mi vedevo correre ai bordi,  magari su di un pratino all’Inglese…invece ci spostammo di pochissimo, nel palazzo accanto, proprio adiacente al nostro…più bello, più nuovo, con l’ascensore, il riscaldamento centralizzato, ma l’unico spazio disponibile esterno, era solo un piccolo terrazzo…E se mia madre era gia’ una maniaca dell’ordine e della pulizia, nel nuovo appartamento finì x degenerare del tutto…Non si poteva entrare con le scarpe, le famose pattine, ad ognuno di noi era stato affidato il proprio colore, erano all’entrata ad aspettare di essere indossate dai nostri piedi…la sala con i mobili nuovi era quasi off limit…non ricordo tranne la comunione e la cresima, di averci mangiato altre volte…il divano poi…un cimelio…guai a saltarci o giocarci…si poteva stare solo seduti e composti…non si poteva muovere o strusciare le sedie in casa, x non correre il rischio di fare rumore e di disturbare i nuovi vicini di casa…e poi le camere…avevano il parquet…che meraviglia…abituato al precedente, sempre freddo, xche’ la stufa non arrivava a scaldare le camere e si andava a letto con la borsa dell’acqua calda…veniva voglia di sdraiarcisi sopra…a me piacevano tutte queste nuove cose, correvo su e giù x la casa con mia madre che non faceva altro che riprendermi…e talvolta, ma raramente xche’ le sfuggivo sempre, costretta ad alzare le mani…”…Attento quì, non toccare la’, Gluca fermati…togliti le scarpe, attento al muro, al mobile, a quel vaso, al divano…non correre in camera…non saltare che sotto abbiamo gente…”…erano le parole più ricorrenti ogni volta che ero in casa…Io sognavo di rientrare e sentire mia madre cantare o magari dipingere o vederla fare qualcosa di creativo…invece….

L’Aquila – Aprile 2009

Sono arrivati in tanti x dare una mano e molti ragazzi giovani, di associazioni di volontari, della croce rossa, di azioni cattoliche, della protezione civile…ragazzi e ragazze che hanno rinunciato alle loro vacanze scolastiche od alle loro ferie…che hanno rinunciato al w/end Pasquale, gia’ organizzato, al mare, in montagna o in qualche citta’ d’arte…che hanno preferito lavorare in una delle tante tendopoli invece che piangere della tragedia Abruzzese e poi saltare da una festa all’altra di una qualsiasi discoteca, mostrando l’ultimo vestito griffato…Carlo e’ di Roma, con la ragazza avevano gia’ prenotato x 4 giorni in sardegna…”…Niente di che…era solo un’occasione dice, x stare con lei lontani da tutti e da tutto…magari provando a fare il primo bagno in mare…ma poi abbiamo preferito venire qui a dare una mano…la spiaggia puo’ aspettare…”…Stamani ho preferito girovagare in macchina nei dintorni dell’Aquila, nei paesini dei quali si e’ parlato meno, dove e’ facile trovare ancora gente che non vuole lasciare la casa…li chiamano gli irriducibili…Trovo un signore che se sta’ con le mani conserte a fissare la parete di una casa, piena di grosse, lunghe e profonde crepe…”…Non vado via…dice…non la lascio da sola…e’ 40 anni che vivo qui, c’e’ tutta la mia vita, tutto il mio lavoro, il mio sudore, i miei di sacrifici e di mia moglie…c’e’ nata e cresciuta tutta la mia famiglia…noi dormiamo qui, in macchina, non ce ne andiamo…mica xche’ ho paura degli sciacalli…e’ solo che non la voglio lasciare, che me ne faccio di una nuova se ho tutto qui…tutti i miei ricordi passati, il mio piccolo giardino dove ci passavo le mie giornate di festa…e’ tutto qui, capisce…qui…qui…”…Si passa la mano fra i capelli, fermando le dita sulle tempie, forse a frenare un leggero cedimento che non vorrebbe lasciare intravedere…Rimane immobile a fissare ancora quelle maledette crepe, senza trovare nessuna risposta…Si sente il canto di un gallo…”…Venga dice, le offro un bell’uovo fresco da bere…ha la faccia molto stanca…”…”…Ok..dico…andiamo…”…ammetto la stanchezza, stasera o domani mattina al massimo faro’ ritorno a casa…se pero’ non avessi avuto problemi di soldi, sarei rimasto…e molto volentieri…