Londra

Ogni volta che uscivo dal Mc Donald’s, dopo 8 lunghissime ore di lavoro, mi portavo dietro l’odore del fritto che oltre negli indumenti, ti rimaneva impregnato fino a sotto le unghie, nelle narici, non te lo toglievi neanche quando entravi in uno dei numerosissimi pubs, dove invece spadroneggiava l’odore del tabacco, della birra e della moquette che invece emanava l’odore di entrambi…..Ma in uno in particolare, piccolo e poco affollato, trovavo sempre un anziano seduto da solo in un angolo di un divano color porpora, con la mezza pinta sul tavolo, che si esprimeva in un Inglese a me quasi sconosciuto….il mio era ancora di livello scolastico e dopo aver ordinato la mia di birra, mi sedevo accanto quasi x fargli compagnia e lui ogni tanto, forse x riconoscenza, dopo avermi sorriso, si avvicinava sussurrandomi velocemente qualcosa del quale non riuscivo a capire una singola parola….Mi esprimevo gestualmente, cosa poco British, mi aiutavo con gli occhi, non sapendo cosa fare x farmi capire, lui rideva e comprendeva il mio imbarazzo ma forse x la birra o forse x la solitudine, continuava a parlare, parlare….Furono le mie prime lezioni di Inglese, anche xchè preferivo il pub con il vecchietto alla noiosissima e lontana scuola….così iniziai a portare carta e penna e tra una birra e l’altra, lui scriveva e mi faceva fare dei semplici ma utilissimi compiti….Andammo avanti x settimane, mesi e ogni tanto mi portava qualcosa di scritto da tradurre a casa, finchè poi non lasciai definitivamente il Mc e dopo qualche saltuaria visita le nostre strade si divisero….Ricordo ancora però dopo oltre 24 anni alcuni dei suoi scritti….”….Le difficoltà diventano maggiori quando si cerca un modo x raggirarle….”….”….Se tutto fosse facile e nulla ci costasse un pò di sforzo, non apprezzeremmo il raggiungimento di un obbiettivo…”….”…Non otterrai mai nessun beneficio personale se prima non c’è stato un sacrificio….”….Ho sempre fatto tesoro di queste parole, ma pensavo che dopo tanto tempo, di dover fare qualche sforzo minore o forse, ho cambiato trroppo spesso i miei obbiettivi…

Chianti

….”….Lei ha perfettamente ragione, rispondo ad un anziano signore seduto con famiglia…purtoppo le cose non sono andate bene, la cucina è in ritardo…ma non posso far altro che scusarmi…lo sapete meglio di me…quando tutto funziona alla perfezione, tutti ad elogiare lo chef, ma in caso contrario ve la prendete sul primo cameriere che passa…sulla cucina noi non abbiamo voce in capitolo…siamo solo degli umili servitori…”…Ed invece di essere un pò più comprensivo e soprattutto paziente, xchè in fondo sei al ristorante, sei arrivato x ultimo, con altri 8 al seguito, ed una trentina di clienti arrivati prima, continua a lamentarsi e bacchettarmi…ma che tempi che avete…e la pasta…e il servizio…”…Ok…ok…le porgo le mie scuse…però gli dico…io sono quì al lavoro e non a farmi prendere x il culo da lei…se poi ha ancora voglia di discutere possiamo farlo fuori del ristorante…Il figlio subito si alza e prende le difese del babbo…”…Se vuoi alimentare la discussione fallo pure con me…dice…”….”….Ma….guarda…rispondo…faresti meglio a continuare a mangiare, dopo tanta attesa….altrimenti si fredda, pure…non cerco nessuna discussione…volevo solo farvi capire che non ha senso che vi scagliate a ripetazione contro di me…ho la sala piena e non fate altro che peggiorare le cose…mie e vostre…in fondo è passata poco più di mezz’ora…non mi sembra un tempo relativamente lungo…Servo loro l’ultima portata e li mando affanculo dal profondo del cuore…pezzi di merda…e pezzenti…mi avvicino ad un tavolo di Inglesi che mi chiedono….”….Why Italians are always in hurry and always complain?…”….”….Because we are only…fucking Italians…”….