Elba

Terzo giorno di calore di Blue….la si vede passare x casa e lasciare qualche goccia di sangue sul suo cammino, mentre subito dopo cerca di pulirsi e ripulire pure dove ha sporcato. Fa tenerezza, sembra una timida ragazzina alle prese con le prime mestruazioni….Questa intanto e al momento, è l’unica novità di recente….riguardo il lavoro, ancora colloqui e CV lasciati a cani e porci, i quali però almeno, avrebbero risposto…

Elba

Al seggio, il Presidente e gli altri scrutatori sono stati sempre molto gentili con me, anche se il posto è una roccaforte del Pd, anzi sarebbe meglio dire della sinistra più sinistra, dell’ex Partito Comunista….Inevitabile qualche battuta su Grillo, sul Movimento, alle quali ho risposto sorridendo e con un pizzico di iromia…il paese ha vissuto sul lavoro degli operai delle vecchie miniere, ora chiuse, di contadini, di artigiani, dove il tempo non ha scalfito le loro sempre vive e incorruttibili idee….hanno diritto al voto 1001 elettori, xtanto non c’è stata una gran rissa…mi sono anche divertito nel vedere le vecchie signore che ancora masticano il dialetto di una volta, che arrivano prima o dopo la Messa, ben vestite, curate e forse anche contente di esprimere la loro preferenza…Qualcuna ovviamente, causa età, ha confuso le idee ed uscendo dalla cabina con il foglio in mano, ha chiesto se doveva mettere la croce su tutti i simboli…Un’altra invece si è comodamente seduta fuori al nostro banco e voleva x forza votare seduta…Un signore invece sulla settantina, mentre ero fuori nel corridoio, si è avvicinato e mi ha mostrato una bella e fresca fetta di salame, sussurrandomi nell’orecchio sinistro…Ora ci metto questa dentro e ci scrivo…mangiatevi anche questa…ladri….Intanto vado fuori a prendere Blue, non mi lascia un attimo e non potevo non portarla…

Chianti

Blue, il cane che il nostro coinquilino ci avrebbe dovuto lasciare in prestito che con il passare del tempo si è tramutato in adottamento volontario da parte nostra, si è oramai integrato in famiglia alla perfezione…Un’ombra che ci segue dovunque…la mattina è lei a darci la sveglia, passando il suo dolce muso fra le nostre mani, in cerca di quell’affetto mancato, dimenticato da chi, l’ha usata solo x far divertire le bambine, x regalarle il pupazzo, quello vero, che si muove senza pile…scordandosi forse che il loro amore, non è quello di una bambola di pezza…Dopo la perdita di Apollo, ho pensato solo ad un periodo senza animali, xchè nonostante tutto il cane rimane un grosso impegno giornaliero…Ma Blue è invece, il contrario di tutto, la porti fuori senza collare, senza guinzaglio, è un animale talmente docile, pacifico, che quando vede un proprio simile si accuccia e scodinzola…e come si fa a non prendersene cura, a darle quella semplice compagnia che cerca, a coccolarla, curarla, amarla…lei, con noi, lo ha fatto subito, fin dai primi giorni…incodizionatamente…

Chianti

Siamo giunti quasi alla fine…il lavoro è praticamente un’utopia…sono rimasti in pochi, pochi e saltuari i clienti che siedono a tavola…diventa anche difficile svolgere le normali mansioni, quando non sai se il locale rimarrà vuoto tutto il giorno o se magari qualcuno riuscirà a farci compagnia…xchè ora si tratta solo di quella, pura e semplice compagnia…xchè le giornate scorciano ma paradossalmente si allungano quando non hai niente da fare…lo stipendio tarda ad arrivare e ciò non fa che demoralizzarti, specialmente quando ancora devi pagare l’ultimo assegno a quella baldracca della ex padrona di casa…quella vecchia troia mi ha prosciugato, dissanguato, tolto in pochi mesi tutto ciò che avevo risparmiato…ma non avevo scelta…ha messo di mezzo il solito avvocato, un rotto in culo di legale che non ha ascoltato x niente i miei diritti che altro non erano che uno sconto su ciò che la vecchia avanzava x un pezzo di terra, sconto che meritavo o che forse pensavo solo di meritare, dopo anni ed anni di manutenzione e spese x la mia, ma soprattutto anche x la casa adiacente, della quale era ancora propietaria fino al luglio del 2010, la vecchia baldracca…continuo a ripetere queste cose da mesi, senza che ovviamente servano a qualcosa, forse solo x sfogare la mia rabbia contro chi, con l’aiuto dei soldi riesce sempre ad avere la meglio…ed un altro assegno da saldare, si avvicina…affanculo vecchia troia…

Chianti

C’è una signora che vive vicino al ristorante, vagamente ricorda mia nonna, la quale mi diceva sempre….Non avere fretta…il tempo ti darà ragione…..E’ un bel pò che aspetto questo…benedetto tempo…ma di ragioni….anche se nella vita, ad essere sincero, ho sempre avuto molta fretta…troppa, forse…Ho ancora nelle narici del naso l’odore dei suoi vestiti, della sua pelle, quell’odore tipico di chi al tempo non passava di certo troppo spesso sotto la doccia e si spalmava di creme diverse….ma non era un odore sgradevole, tutt’altro….era l’odore dei nonni, si diceva da bambini….lei e mio nonno non avevano una doccia in casa e non possedevano neanche la vasca…si sono lavati fino all’ultimo nella tinozza, a pezzi, una volta alla settimana con l’acqua calda che proveniva dai fornelli della cucina…I capelli con la cenere della stufa ed il corpo con un pezzo di sapone che durava mesi…il famoso Marsiglia…Sono passati quasi 40 anni ma da come sono cambiate le cose, sembrano secoli….E tutti i santi pomeriggi a casa nostra ad aiutarci nei compiti di scuola…non ne perdevano uno, pioggia o vento che tirasse…e nonna arrivava sempre sorridendo, quel sorriso che lasciava trasparire qualche dente dorato e qualche altro mancante…la dentiera diceva, la lascio a tuo nonno, a me va bene così, mastico meno…sono cresciuto sotto la sua ala, mi sentivo al riparo con lei, protetto…I nonni lasciano un’impronta indelebile nella nostra vita, x i loro insegnamenti, x il tempo trascorso in loro compagnia, forse quel tempo a noi più importante xchè quello che i nostri genitori causa lavoro o quant’altro non riescono a dedicarci, a condividerci e tutte le nostre scoperte, i nostri dubbi, le nostre domande finiscono allora sulle loro spalle che sanno ascoltarci e sopportarci con una pazienza illimitata….

Elba 2006

Ultimo giorno di cortisone. Faccio colazione con mia mamma, aspetto che venga l’ambulanza x portarla all’ospedale, dove si sottopone a quotidiani cicli di fsioterapia. Mi lavo, prendo la scatolina dove tengo le rimanenze delle pasticche tagliate, ora sono a 2 milligrammi. La guardo, bianca come senpre, che aspetta di sciogliersi dentro di me, la butto giù sperando che mi lasci una volta x tutte…non ti voglio più vedere…bastarda…con Apollo, decido x una passeggiata senza usare la macchina, c’è il sole, si sta bene, il cane tira avanti veloce, si ferma ai primi alberi, annusa il terreno, come usa fare, prima dei suoi bisogni…dalla destra sbuca un enorme cane nero. Si guardano, fissi negli occhi, orecchie alzate, tutti e due maschi, tiro Apollo con il guinzaglio x allontanarlo, l’altro invece attacca…si alzano e si prendono, testa contro testa, tiro, urlo, allungo la gamba sinistra x allontanare l’altro e nella colluttazione Apollo mi addenta la coscia come fosse un panino con il prosciutto… sento i suoi denti infilarsi dentro la mia carne e velocemente tornare fuori alla ricerca dell’ avversario…Ancora qualche urlo e il cane nero si allontana. La gamba mi fa male, tiro giù i pantaloni e vedo scorrere del sangue. Vado al pronto soccorso…mi curano la ferita con un’antitetanica e antibiotici da prendere x una settimana. Non so se ridere, piangere, urlare, guardo Apollo…proprio te gli dico…mi guarda e corre verso casa…ha fame…

Firenze 2006

Sembrava tutto fosse pronto x l’operazione del Bob, invece i medici hanno rinviato il tutto a data da destinarsi…la sera, fino a tarda notte, con Riccardo, il fratello e Teresa a fare il punto della situazione, riguardo il mancato intervento….Abbiamo prima cenato insieme, senza troppo entusiasmo, e’ stato più un riempirsi lo stomaco, x incamerare nuove energie che sembrano non bastare mai…”….Suona troppo strano…dice Riccardo, infermiere da 17 anni…Non si rimanda un’operazione all’ultimo minuto…o non sono sicuri di dove mettere le mani…o c’e’ dell’altro…che non vogliono andare a toccare….”…Lo vedo piangere….”…Scusate..dice..ma sono suo fratello e…”….”…A chi lo dici…Siamo cresciuti insieme…rispondo..sono entrato a casa vostra a 14 anni e tu ne avevi 8….ne sonopassati 29…è più di un fratello…anche x me…”….”… Uno dei problemi maggiori….dice…e’ che al Bob, non avendo milza, se venisse asportata la colecisti,  si troverebbe con il fegato a sopportare un gran lavoro, andando incontro ad altre patologie, difficili da evitare e da prevedere…potrebbe essere un semplice diabete, come un’epatite, una cirrosi epatica…tutte cose che potrebbero risultare fatali…C’e’ poi da vedere se il pancreas non ha subito ulteriori dannegiamenti e cosa c’e’ dietro, ma tutto questo solo a occhio nudo, cioè ad operazione in corso….”…Non ci resta che aspettare…e grazie a Dio…avere qualcosa di definitivo….fuori è una bella serata, esco con il cane. E’ un momento particolare che sembra non finire mai….prima la mia oericardite, della quale sono ancora in convalescenza e poi il vecchio Bob…oggi, tanto x non farsi mancare nulla, x puro caso mi era scappato Apollo, impaurito dai colpi di fucile di qualche stronzo cacciatore. Un paio d’ore di puro panico a cercarlo, prima con la macchina, sperando che ne riconoscesse il rumore e dopo a piedi, pregando che non si fosse dileguato fra i boschi, dove soggiornano felicemente parecchi lupi. Sarebbe stata la fine, non ne sarebbe uscito vivo. Finalmente, dopo lunghi fischi e ad urlare a sguarciagola ripetutamente il suo nome…Apollo….Apollo…Apollo…l’ho trovato sotto un cespuglio, dove stava cercando riparo. Una gioia indescrivibile…l’ho abbracciato e mandato centinania di volte affanculo quel bastardo di cacciatore, si sparasse sulle palle…sinceramente con il passare dei minuti e l’avvicinarsi di un temporale, stavo perdendo le speranze. Sono sfinito….Metto su un cd di puro jazz anni ’50 x rilassarmi…

Firenze 2006

Dizzy Gillespie, ci ha accompagnato con la sua tromba ed orchestra, fino al Careggi. Da oggi ale 15,00 il Bob e’ ricoverato. Mentre stavamo pranzando in una piccola locanda sulla strada, suona il telefono e gli comunicano che domani mattina, sara’ il terzo ad entrare in sala operatoria…”..Speriamo, mi dice…mentre mette in bocca un bel tortellone di patate al pesto…che agli altri due vada tutto bene…altrimenti non c’e’ due senza….tre…”….”….Non ti preoccupare….rispondo…anzi…meglio dopo….almeno sono gia’ caldi e i coltelli belli affilati….”…Accende una sigaretta, fa’ una smorfia con le labbra…sembra voler dire qualcosa ma ci ripensa….Apollo scatta in piedi quando sente l’odore della carne…”…E’ solo una bistecca in due…anzi in tre…x non lasciarti fuori dai festeggiamenti…gli dico…”….Butto 3/4 piccolo pezzetti in aria che Apollo prende con una velocita’ micidiale….”…Vigliacco…gli dice il Bob…”….Il cane si lecca i baffi e ringrazia…paghiamo…non c’e’ fretta, e’ una bella giornata di sole, siamo in mezzo al verde, alla natura….Bob vede un bel prato…”….Vedi…dice…un bel palco e io che canto Vasco Rossi…”…Apollo lo ascolta, ma neanche lui sembra aver voglia di seguirlo…”….Andiamo…preparati…c’è un bel posto al caldo che ti aspetta Bob…”….Sorride, sono sicuro che si sta cacando addosso…ma sorride…