Chianti

Blue, il cane che il nostro coinquilino ci avrebbe dovuto lasciare in prestito che con il passare del tempo si è tramutato in adottamento volontario da parte nostra, si è oramai integrato in famiglia alla perfezione…Un’ombra che ci segue dovunque…la mattina è lei a darci la sveglia, passando il suo dolce muso fra le nostre mani, in cerca di quell’affetto mancato, dimenticato da chi, l’ha usata solo x far divertire le bambine, x regalarle il pupazzo, quello vero, che si muove senza pile…scordandosi forse che il loro amore, non è quello di una bambola di pezza…Dopo la perdita di Apollo, ho pensato solo ad un periodo senza animali, xchè nonostante tutto il cane rimane un grosso impegno giornaliero…Ma Blue è invece, il contrario di tutto, la porti fuori senza collare, senza guinzaglio, è un animale talmente docile, pacifico, che quando vede un proprio simile si accuccia e scodinzola…e come si fa a non prendersene cura, a darle quella semplice compagnia che cerca, a coccolarla, curarla, amarla…lei, con noi, lo ha fatto subito, fin dai primi giorni…incodizionatamente…

Novembre 2008 – Elba

Abbiamo appena finito di cenare, Teresa con la mollica del pane comincia a fare piccole palline, che con le dita, poi, spezza velocemente…”…Sto’ meglio sai, da qualche giorno ho ripreso a…vivere…esco piu’ spesso, mi trucco, mi do’ la crema sul corpo, mi sta’ tornando la positivita’…”….”….Meno male dico sorridendo…era ora….non mi era mai successo di vivere un’esperienza come questa…ancora però sei solo all’inizio…”…”..Te lo ripeto…sto’ meglio, non ho neanche piu’ paura di stare da sola…cerchero’ di organizzare qualche cena…e poi…non sono piu’ innamorata di te…davvero…ti adoro, ti voglio un gran bene, ma non sono piu’ innamorata…”….Fa’ sempre un certo effetto sentirsi dire cose del genere, in finale sono sempre stato io a dirle di porre fine alla nostra storia, che non l’amavo e che desideravo vivere da solo…anche quando e’ sopraggiunta la depressione, ho cercato in tutti i modi di essere schietto, sincero, pur non negandole aiuto, una mano…”…Oramai sei invecchiata, le dico, chi vuoi che ti prenda….”….”…Oh bellino, risponde…c’e’ gia’ la fila…anche se noi rimarremo sempre uniti, vicini…lo so’, lo sento…”…”…Piu’ vicino di cosi’…e’ dallo scorso giugno…che mi fai tribolare…son gia’ matto io, poi ti ci sei messa anche te a dar di fuori…ora ti ci vuole un bel fidanzato…”….Sorride…quando lo fa’, ha sempre un viso molto dolce, buono, sincero…ed ora anche piu’ tranquillo, rilassato…tutto il mio contrario…sono molto teso, nervoso…giorni e giorni a domandarsi il xche’ dei suoi tanti cambi d’umore, degli stati di panico, paura, delle goccioline, degli psicofarmaci…sembrava di essere entrati in un tunnel senza via d’uscita…alla fine x non arrivare alle solite e ripetitive discussioni, ho dovuto far finta di niente, assecondarla…mi chiedeva le cose piu’ volte nella stessa giornata…tirando fuori discorsi senza senso…ho creduto davvero di non farcela…e non sapere dove aggrapparsi…nessuno ha capito bene, eccetto i suoi genitori che pero’ vivono a Firenze…tanti inutili discorsi, ma servivono i fatti, serviva una mano…affanculo…Ora una ragazza che gia’ conoscevo, Sabrina, le sta’ molto vicino, il Buddhismo poi, le accomuna ed io posso tirare un po’ il fiato…