Belgrado

Glielo avevo detto al tedesco….vieni a prendere una tazza di caffè caldo, tutto il giorno qui è dura ti si ghiaccia anche il cervello, questi con tutto il rispetto, sono imbalzamati, hanno una resistenza fisica fuori dal normale….No, no risponde, voglio rimanere a fare foto non ti preoccupare…vengo da Germania sono abituato….Ok rispondo,  sei più duro della Merkel, ci vediamo dopo…torno un paio d’ore più tardi e lo trovo in un angolo che si sta soffiando sulle mani che oramai sembrano due pezzi di ghiaccio…te lo avevo detto gli dico…troppo freddo qua, sppena togli i guanti per fotografare sei finito ed oggi sembra pure meglio la temperatura, qualche giormo fa si sfioravano i meno 15, ancora non capisco come cazzo facciano loro….Il crucco mi saluta e torna in hotel, camminava con le mani in tasca e il culo strinto come se fosse passato Rocco Siffredi qualche istante prima….A parte Ralf il polacco ai tempi di Londra, non ho mai trovato fotografi disponibili, sempre sulle loro, sempre gelosi dei loro scatti, dei loro lavori, perfino qui li vedo contrattare x qualche scatto, x qualche posa, se ti avvicini lo si legge negli occhi che non sei gradito, io prima scatto e dopo ringrazio e regalo non compro…non avevo molto dietro ma ci ho lasciato un paio di guanti, quattro maglioni, altrettante calze, e qualche tshirts, se regalo ancora torno a casa nudo, ho nello zaino solo roba sporca….Dentro l’odore si fa sempre più forte, non ci stai dopo una mezz’ora devi uscire. Qualcuno mi chiede se so qualcosa sulle frontiere e x quale TV sto lavorando. …rispondo che sono x un giornale di Firenze e che presto la situazione si sblocchera`….Speriamo My Friend, risponde toglieteci da questo lager…mi vergogno pure di avergli detto una cazzata, molti di loro sono giovanissimi,  non arrivano a 18 anni,  il tempo x riprendersi ce l’hanno, anche dalle tante bugie che li vengono raccontate, nei loro occhi si legge la speranza,  l’esatto contrario di ciò che si vede invece nelle persone più anziane….

Elba

Enrico è in piedi vicino al frigorifero dei vini, le mani appoggiate sui fianchi….punta come un avvoltoio l’entrata del ristorante, sussurando con ironia….entrate….entrate….bastardi tedeschi…..venite….venite…..In effetti, settembre è il loro mese, sono in maggioranza rispetto a tutti gli altri turisti e come sempre sono i primi ad arrivare…..”…..Eccoli….guarda…..continua a dire Enrico….hanno già fame….entrate….entrate…..e subito dopo….non ce la faccio più…eccolo, guarda dice sorridendo….ecco barbetta….vieni, vieni……barbetta non è altro che un uomo sulla 60 sessantina con la barba incolta……saluta e si siede….”….subito dopo, Enrico si butta fra i tavoli, distribuendo menù a destra e manca….Se non fosse invece, x gli Italiani che si prolungano a tavola, fino a quasi la mezzanotte, con i soli tedeschi, potresti aver finito ben prima delle 23,00, anche se molto spesso alle 18,00 già girano intorno al locale in attesa di entrare, mettendoci a disagio proprio mentre stiamo cenando….intanto, da voci di corridoio, sembra che il boss e la ex, siano tornati insieme, anche se la felicità loro, sembra ancora un lontano parente….Felicità mancata o non ancora trovata, felicità assente che alla fine però, influisce sul loro umore, che cambia come il vento che soffia in mezzo al mare….e gli scatti di nervoso, si ripercuotono sempre ed esclusivamente sulla sala, reparto che deve essere pronto a fare scudo a tutto ciò che non torna loro, nel bene e nel male….in finale, ce ne è sempre una nuova ogni giorno….c’è chi dice che dureranno ben poco….a me non interessa granchè della loro vita, ma ho capito che puoi lavorare bene quanto vuoi, ma se in alto gli girano i coglioni….amen….punto e a capo….

Elba

Il sabato all’ospedale ha un pò il sapore del sabato del villaggio…non propriamente un giorno di festa, ma un giorno nel quale si respira un’aria diversa, perfino i dottori sembrano più disponibili ed in corsia sembra tutto più tranquillo senza lo stress degli altri giorni della settimana….Due anziani signori si scambiano due battute a voce alta, forse causa udito calante, proprio in fronte a me….”….Se mia moglie non ce la fa, dice quello più alto, leggermente stempiato ma con due mani grosse come pale….questa volta mi prendo una Russa….”….”….Ma risponde l’altro, più piccolo, tarchiato ed i capelli completamente bianchi…”…..E costano una cifra…con la mi pensione non so se ce la farei….”…..”….Beh, risponde l’altro….tanto costano tutte uguali le donne…chiedono e chiedono….sempre….”….”…..Ma sarà….ma poi queste dell’est…bevono un mucchio….”….”….Lo so…ma c’hanno dei culi sodi….ormai sono anni che lo uso solo x pisciare…queste te lo risvegliano che è una bellezza…sai che pompini che fanno….”….L’altro lo guarda con una faccia sorpresa….”…Oh Bruno, dice…ma che t’ha dato di volta il cervello…c’hai quasi 75 anni….”….”…Ma che cervello e cervello….finchè mia moglie è viva…rispetto….e in bianco….ma se….sai….se proprio non ce la dovesse fare…me li voglio godere questi ultimi anni….”….Un dottore esce dalla camera e li chiama entrambi….mia mamma sembra sia prossima ad uscire x continuare la cura a casa…in finale bisogna aspettare e pregare, se basta, che la cirrosi non viaggi a velocità elevata….

Elba

E dopo essersi divorata una bowl di chips, si pulisce le mani passandosi le dita sui pantaloni.

Chianti

Blue, il cane che il nostro coinquilino ci avrebbe dovuto lasciare in prestito che con il passare del tempo si è tramutato in adottamento volontario da parte nostra, si è oramai integrato in famiglia alla perfezione…Un’ombra che ci segue dovunque…la mattina è lei a darci la sveglia, passando il suo dolce muso fra le nostre mani, in cerca di quell’affetto mancato, dimenticato da chi, l’ha usata solo x far divertire le bambine, x regalarle il pupazzo, quello vero, che si muove senza pile…scordandosi forse che il loro amore, non è quello di una bambola di pezza…Dopo la perdita di Apollo, ho pensato solo ad un periodo senza animali, xchè nonostante tutto il cane rimane un grosso impegno giornaliero…Ma Blue è invece, il contrario di tutto, la porti fuori senza collare, senza guinzaglio, è un animale talmente docile, pacifico, che quando vede un proprio simile si accuccia e scodinzola…e come si fa a non prendersene cura, a darle quella semplice compagnia che cerca, a coccolarla, curarla, amarla…lei, con noi, lo ha fatto subito, fin dai primi giorni…incodizionatamente…

OSHO

……Come chi, non avendo ferite alle mani, puo’ maneggiare il veleno, l’innocente non è raggiunto dal male…..

Negramaro



Via,via le mani dagli occhi,che senso ha se poi ti tocchi i pensieri ancora lontani e vai via,via le mani dagli occhi che senso ha se poi mi blocchi le mani e rimandi a domani,domani,domani,domani….

Melbourne 1995

…”…Fai subito la saletta, dice Davide, cosi’ sara’ gia’ pronta x il cenone, non dovrebbe esserci molto movimento in queste sere..”…E’ un bravo ragazzo e nei modi mi ricorda George, il boss del locale x il quale lavoravo a Melbourne. Sempre sorridente, ma quando si incazza lascia partire uno sguardo fulminante, duro come un calcio sferrato alla schiena con una scarpa dalla punta d’acciaio…Italo/Australiano, parlava solo un incomprensibile dialetto calabrese che usava raramente, mischiato all’inglese…”…Se voui rimanere, mi diceva, devi prima iniziare a lavare tanti bicchieri, dopodiche’, quando riuscirai a capire le diverse sfumature tra l’inglese di Inghilterra e l’inglese d’Australia, ti spostero’ ai tavoli…e’ gia’ tanto che mi resti simpatico…”…Passai cosi’ diverse settimane affiancando un pazzo Australiano che lavorava alla macchina da caffe’…bloccato, legato giornate intere dietro un banco sul quale venivano posati decine e decine di vassoi, contenenti tutte le tazze e i bicchieri sporchi provenienti dalla sala…Non c’era un attimo di break, una vera e propria catena di montaggio, se mi fermavo, non ci sarebbe piu’ stato lo spazio necessario x la roba sporca di ritorno…Era Aprile e le foglie stavano cambiando colore…l’autunno era alle porte, le giornate si stavano scorciando…un evento anormale x noi che da quel mese iniziamo a goderci i primi giorni primaverili…Una mattina chiesi di essere spostato ai tavoli…”…George, non ce la faccio piu’ qua’ dietro, la sera ho le mani che prendono fuoco, rosse come due pomodori maturi…vedrai che riusciro’ a farmi capire..fammi provare…”…”…Ok..ok..ma con calma…”…il locale era sempre pieno, una buona cucina ed un’ottima pizza a prezzi decisamente…italiani…attiravano centinaia di clienti e a mio favore avevo il fatto che ero uno dei pochi a riconoscere la differenza fra un raviolo ed un tortellino, fra un maccherone ed uno spaghetto, fra una lasagna di mare ed una alla bolognese..x gli altri camerieri era solo pasta e non era difficile che servissero piatti diversi da quelli ordinati…Un ragazzo Italiano che aveva vissuto fra Melbourne e Sydney, si offri’ di darmi una mano nel prendere le comande e durante un w/end che si preannunciava da paura, gli dissi che avevo studiato una soluzione x lavorare di meno, lasciando agli altri buona parte del lavoro di sala…

Dicembre 2008 – Elba

…E si’ caro Apollo, si e’ fermata anche la macchina…era nell’aria, e’ arrivata alla fine…”…Ma…chiedo al meccanico…non e’ che avreste…una macchina di cortesia?…”…”…La cortesia, risponde, te la faccio io a mettere le mani in questo ferro vecchio…con qualche centinaia di euro, 300/400, forse, riusciremo a rimetterla in strada, ma non sara’ x molto…e’ meglio che tu ti organizzi…”…”…In effetti, rispondo, ci avevo pensato…sto’….decidendo sul modello…sono…confuso…sai…comprare una macchina nuova…”….”…Ma via, dice, ora te le tirano dietro con la crisi che c’e’…hai voglia a macchine…con 200 euro al mese ti compri sai che cosa…”…Non mi va’ di espormi troppo, altro che 200 al mese…ancora aspetto i soldi della stagione…..do una mano a mia sorella al bar, ma anche lei non naviga in ottime acque…anzi….ho tirato su il lavoro, ma lei invece che seguirmi preferisce seguire il suo compagno, che ogni sera la porta a cena fuori…..non ho ancora capito chi tira fuori i soldi però….se lui…o lei….Teresa continua a farmi girare le palle…non so piu’ che fare, con le sue bizze, le sue richieste, le goccioline, gli psicofarmaci, gli psichiatri…….le dico…”…Vengo a trovarti x stare un po’ tranquillo, x lasciarmi alle spalle i miei di problemi e tu invece mi scarichi addosso anche i tuoi…”….le bollette di casa incombono…il frigorifero piange…girera’ come dice il Bob…forse…girera’…..la vedo lunga…e buia….