Lo chef si vende meglio di quanto poi in realtà produce…come tanti del resto….Cucina usando pochissimo vino e con il pesce è come fare un pompino con la bocca chiusa….Ai proprietari però sembra andar bene….e contenti loro…contenti tutti…..Io meno, xchè ci devo mettere la faccia quando vado ai tavoli….e di fregarmene di ciò che porto non è mai stato il mio massimo….vedremo come andrà a finire, cantava Vasco Rossi…Ho notato poi, che non è molto recline ai mie consigli….cazzi suoi….ormai di super eroi dei fornelli ne ho conosciuti a bizzeffe…uno più, uno meno mi cambia poco….tanto fra i due è lui ad avere il coltello dalla parte del manico, il cameriere perde sempre in partenza….è una sfida impari…
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Elba
Il sabato all’ospedale ha un pò il sapore del sabato del villaggio…non propriamente un giorno di festa, ma un giorno nel quale si respira un’aria diversa, perfino i dottori sembrano più disponibili ed in corsia sembra tutto più tranquillo senza lo stress degli altri giorni della settimana….Due anziani signori si scambiano due battute a voce alta, forse causa udito calante, proprio in fronte a me….”….Se mia moglie non ce la fa, dice quello più alto, leggermente stempiato ma con due mani grosse come pale….questa volta mi prendo una Russa….”….”….Ma risponde l’altro, più piccolo, tarchiato ed i capelli completamente bianchi…”…..E costano una cifra…con la mi pensione non so se ce la farei….”…..”….Beh, risponde l’altro….tanto costano tutte uguali le donne…chiedono e chiedono….sempre….”….”…..Ma sarà….ma poi queste dell’est…bevono un mucchio….”….”….Lo so…ma c’hanno dei culi sodi….ormai sono anni che lo uso solo x pisciare…queste te lo risvegliano che è una bellezza…sai che pompini che fanno….”….L’altro lo guarda con una faccia sorpresa….”…Oh Bruno, dice…ma che t’ha dato di volta il cervello…c’hai quasi 75 anni….”….”…Ma che cervello e cervello….finchè mia moglie è viva…rispetto….e in bianco….ma se….sai….se proprio non ce la dovesse fare…me li voglio godere questi ultimi anni….”….Un dottore esce dalla camera e li chiama entrambi….mia mamma sembra sia prossima ad uscire x continuare la cura a casa…in finale bisogna aspettare e pregare, se basta, che la cirrosi non viaggi a velocità elevata….
Firenze 2006
Arrivo in ospedale in anticipo, la porta della camera del Bob è chiusa….aspetto fuori, 10 minuti, 15, niente, non apre, penso che sia in corso una visita del dottore, appena ieri mi aveva detto che aveva la pancia leggermente gonfia. Mi incuriosisco e nello stesso mi preoccupa l’aver trovato tutto chiuso…passo dal fondo del terrazzo fino alla vetrata della camera…le tapparelle sono leggermente abbassate..mi affaccio e vedo il Bob sdraiato sul letto, la mano sinistra sulla ferita e l’altra aggrappata al letto…fa dei strani movimenti con la bocca…guardo più in basso…si nota molto bene la testa di una infermiera che glielo sta succhiando…e con gusto…mi viene da ridere…altro che visita…torno indietro…vado a prendere un caffè, mi rilasso e con calma torno su….quando arrivo la porta è nuovamente aperta, lui mi vede e sorride, lei sta muovendo una sedia, subito dopo mette in ordine il tavolo vicino al letto e saluta…”…Se hai bisogno…chiama…non ti fare problemi, sono di turno fino alle due del pomeriggio…”….”…Se…se hai bisogno chiama…hai capito…chiama…ti trattano bene gli dico…”…”…Benissimo…risponde…sono molto gentili…non mi fanno mancare nulla….”….”….Ci mancherebbe…rispondo…”….Non dice niente e non sa che ho visto tutto dalla finestra….ma faccio finta di non sapere….”…Allora…domando…la pancia come va…mi sembri molto più rilassato rispetto a ieri….?…”….”….Infatti…oggi, oggi…meglio…risponde…molto meglio…è sgonfiata…”….E ci credo…rispondo, e poi le cure stanno dando il loro effetto…meglio così…”….Tiro giù la valigia dall’armadio…festeggiamo…