Elba

Lui che fino a tempo fa mi ha allontanato, contestato, disprezzato, escluso…lui che aveva cancellato 5 anni della mia vita come se niente fosse…lui che ha voluto prendere da solo ogni qualsiasi decisione…lui che mi ha fatto sentire sconfitto senza conoscerne la verità…lui che mi ha chiuso in faccia quella porta che ho sempre atteso che si aprisse, lasciandomene aperta una, davanti una parete…lui che ha fatto di me ciò che non ho saputo…e ciò che avrei potuto fare non l’ho fatto…lui, solo lui che ho continuato a rispettare e salutare ed al quale non mai rivolto un solo pensiero cattivo…lui, in macchina, seduto accanto a me, con le lacrime agli occhi mi chiede se posso prestarli dei soldi…non ne ho ed ho delle spese da sostenere, dei debiti da saldare,sto passando un momento difficile, mi dice…non posso dirgli di no e forse lo sa anche lui, nonostante tutto, anche se al momento prestare dei soldi x me è come donare un rene..”…Non ne ho neanche io, rispondo, ho ancora da restituire una bella cifra a Jessika, mia sorella è senza lavoro ed indietro con gli affitti, mia mamma fa i salti mortali, ho pure battuto la macchina, ma cercherò di fare il possibile x tirarti fuori dalla merda….”….”….Non lo dire a nessuno mi dice, anzi mi chiede mentre stringe le mani con forza sul volante, qualsiasi cosa tu possa fare te ne sarò grato, ma mi raccomando che rimanga fra noi due, lascia intatta la mia dignità, l’unica cosa che mi è rimasta…”…

Elba

Ero tornato in Italia con la speranza che qualcosa fosse cambiato, dopo tanti anni Inglesi, speravo che l’esperienza maturata mi aprisse qualche nuova porta, mia mamma che chiede aiuto xchè l’età avanza e da sola non riesce più a fare tutto, il richiamo del clima, del cibo, degli amici, del famoso detto…there is no place like home…la speranza di aprire una galleria x Simona, tanti piccoli progetti senza troppe pretese….Elba, Roma, Firenze, ancora Elba sempre pronto a ripartire e dare il massimo al nuovo, ai nuovi datori di lavoro ed invece non trovi mai persone corrette, solo gente che sfrutta le tue qualità al massimo, che chiede solo e sempre di più… il solito Paese di merda, dove regna il nepotismo, la corruzione, l’ignoranza, lo sfruttamento, il buttarlo nel culo al prossimo senza farsi troppi problemi…infatti basta accendere quel cazzo di tv e vedere le porcate che fanno i nostri politici di merda…non gliene fotte un cazzo di noi…se mi capita di poter ripartire x lavoro e soprattutto lontano, questa volta non ci torno più…

Chianti

Quando discuto accesamente con Jessika, mi ripropongo sempre di rimanere solo….basta, basta, basta, basta donne…basta domande, risposte, spiegazioni, insinuazioni, parole grosse, giudizi a prescindere e minchiate varie…basta nervosismo, incazzature, euforie e depressioni…basta urlare, spaccare la prima cosa che ti passa fra le mani, prendere a calci una porta o una sedia…basta…basta…insulti, lacrime, valigie che vanno e valigie e vengono…colpa mia, colpa tua….sei uno stronzo…basta…basta….x poi finire a letto a scopare più di prima…Anima non buttarti via, vivi la tua poesia….(Renato Zero)…

Firenze 2006

Arrivo in ospedale in anticipo, la porta della camera del Bob è chiusa….aspetto fuori, 10 minuti, 15, niente, non apre, penso che sia in corso una visita del dottore, appena ieri mi aveva detto che aveva la pancia leggermente gonfia. Mi incuriosisco e nello stesso mi preoccupa l’aver trovato tutto chiuso…passo dal fondo del terrazzo fino alla vetrata della camera…le tapparelle sono leggermente abbassate..mi affaccio e vedo il Bob sdraiato sul letto, la mano sinistra sulla ferita e l’altra aggrappata al letto…fa dei strani movimenti con la bocca…guardo più in basso…si nota molto bene la testa di una infermiera che glielo sta succhiando…e con gusto…mi viene da ridere…altro che visita…torno indietro…vado a prendere un caffè, mi rilasso e con calma torno su….quando arrivo la porta è nuovamente aperta, lui mi vede e sorride, lei sta muovendo una sedia, subito dopo mette in ordine il tavolo vicino al letto e saluta…”…Se hai bisogno…chiama…non ti fare problemi, sono di turno fino alle due del pomeriggio…”….”…Se…se hai bisogno chiama…hai capito…chiama…ti trattano bene gli dico…”…”…Benissimo…risponde…sono molto gentili…non mi fanno mancare nulla….”….”….Ci mancherebbe…rispondo…”….Non dice niente e non sa che ho visto tutto dalla finestra….ma faccio finta di non sapere….”…Allora…domando…la pancia come va…mi sembri molto più rilassato rispetto a ieri….?…”….”….Infatti…oggi, oggi…meglio…risponde…molto meglio…è sgonfiata…”….E ci credo…rispondo, e poi le cure stanno dando il loro effetto…meglio così…”….Tiro giù la valigia dall’armadio…festeggiamo…

Tenerife

Se c’era una possibilta’ su un milione, che si potesse rimanere…abbiamo perso pure quella…hanno ricoverato d’urgenza il babbo di Jessika, il quale negli ultimi mesi non era stato troppo bene…un tumore operato, viste, controlli, una ricaduta…insomma la lunga strada da seguire, che in alcuni casi porta alla guarigione ed in altri, purtroppo a prendere un caffe’ con Bonolis e Laurenti…se va bene…a me tocchera’ di certo l’inferno…al momento non si conoscono le sue attuali condizioni di salute…e Jessika continua a dirmi di andare il prima possibile…”…O parto da sola…dice…”….Ok..Ok…rispondo…ma siamo in macchina e legati al primo traghetto che salpera’ x La Spagna o il Portogallo…non vorrei mai succedesse qualcosa e lei non e’ ancora arrivata a casa…mi ci mancherebbe anche questo di rimorso…non c’e’ che dire…non c’e’ verso di stare tranquilli…

Tenerife

E da dove cazzo inizio?….Provo…faccio il numero e mi risponde una signorina…”…Yo stoy cerrado in un ascensor…le dico…”…questa continua a ripetermi piu’ volte…come…come…o qualcosa del genere…ed io invece con…esto cerrado in un ascensor…poi mi passano qualcun altro che dice…”….Questa chiamata verra’ registrata e che posso andare incontro a problemi penali se si tratta di uno scherzo…”…”…Yo estoy cerrado…continuo..che minchia di scherzo…”…il tempo passa, continuo a chiamare Apollo….fatti sentire merda…niente…ricevo un’altra telefonata…Sono il commissario del comando di Tenerife Sur…non si preoccupe…dice…stanno arrivando i Bomberos…Bomberos…Bomberos…chi cazzo sono…i pompieri…dovrebbero essere i pompieri…ancora una telefonata…mi chiedono in che ascensore sono…xche’ ce ne sono diversi nel residence…che minchia ne so dove sono…prendo sempre il solito…vicino all’entrata principale dico….rispondono che ci sono piu’ entrate…mira en fronte dell’ hotel Paradise…continuano a parlare ma non capisco un cazzo…sento la sirena e della voci arrivare…batto forte sulla porta mi sentono…vaffanculo…fatemi uscire e’ quasi un’ora che sono dentro…uno dei Bomberos entra e mi butta fuori…ok…ok..dico…vado subito al piano superiore con il cuore in gola…invece il vecchio Apollo e’ sdraiato vicino alla porta che ronfa di gusto…

Elba

Vado in psichiatria, a trovare Isabella…l’hanno rinchiusa dopo che ha assaltato la madre con tanto di coltello…Negli ultimi mesi aveva già dato segni di preoccupanti squilibri, ma si fermavano solo a semplici esternazioni verbali…se la prendeva con tutti, come del resto chi ha seri problemi con l’alcol…qualche vaffanculo di troppo….Ma violenza mai, anzi era la prima a dire di volerne essere fuori….”….Isa…ma che cazzo combini?…”….la trovo gonfia, trascurata, nervosa…”…Mi ha rotto i coglioni…se la prende sempre con me…ed allora…zac…ti taglio la gola, così non parli più….”….”….Ma vai affanculo…vai….è tua mamma…ricordalo…che minchia ti metti a fare…ora c’hai tutti al culo…”….Mi guarda senza rispondere….accanto noi passa una bionda che emana un cattivo odore…un mix di sudore ed orina….ha le dita delle mani ingiallite dalle sigarette…”….La vedi lei, dice Isabella sottovoce…la vedi….è matta….ahhhh…..è matta….ahhhhh….stai attento….”…..In fondo al corridoio un signore magrissimo fà capolino da una porta…Dietro un paio di vecchi occhiali da vista, nasconde due occhi tristissimi…ma appena incrocia il mio sguardo si riifugia nuovamente in camera…Isabella si avvicina di nuovo…”….La vedi quella lì….è matta….ahhh….è matta…non lo sapevi…è proprio di fuori….ahhhh….ahhhh…”…”….Quando ti fanno uscire da quì, le chiedo…”….”….Presto, che credi, risponde….mica sono matta io…ahhhh….ahhhh….e poi, al limite mi scopo qualche infermiere…vedrai come ti apre le porte dopo…oh…avvicinati dice…dai che non posso urlare…la vedi la bionda…”…”….E’ matta rispondo…”….”…Chi te lo ha detto, risponde lei…”….”….Lo sapevo, dico….lo sapevo…è matta…”…Continua a ridere…”…Dammi una sigaretta dice…”…”…Ti ho portato un pacchetto meno di un’ora fà….”…”…L’ho nasacosto, ne prendo 3 alla volta…qui sono tutti matti…te lo finiscono subito…vedi la bionda?…”….”….E’ matta…è matta rispondo…”….”….Si si lo so’…dice…quante volte me lo devi dire…è sempre in giro a chiedere sigarette…se ti vede fumare ti si appiccica come una zecca…”….Tiro fuori una camel gialla, gliela passo…”…Isa dico…devo andare, il lavoro aspetta…mi raccomando…cerca di uscire da questo posto il prima possibile…fai cio’ che ti dicono i dottori…”….Mi fà l’occhiolino, l’abbraccio, mentre lei mi sussurra nell’orecchio…”….Occhio alla bionda….è matta….”…..

Novembre 2008 – Elba

…”…Gluca, dice mia sorella Barbara, se puoi, dal primo pomeriggio fino a dopo l’aperitivo, torna al bar, c’e’ una crisi che porta via, tu che hai molte conoscenze, magari riuscirai a darmi una mano a tirar su’ l’incasso…”….Accetto senza pensarci troppo, come potrei rifiutare una mano a mia sorella….”…A te andra’ bene dico, conosco tutta gente che beve…di sicuro ti alzeranno l’incasso ma so’ gia’ x me, come andra’ a finire…”…..Vent’anni…tanti sono passati dalla gestione di un mio vecchio bar ed oggi ritrovo qua’ da mia sorella, gran parte della clientela…che ringrazio x continuare a seguirmi…Era la fine degli anni ’80…e fra noi c’era sempre molta curiosita’ nel sapere come saremmo stati 20 anni dopo…”….Chissa’ come sarai…si diceva…chissa’ che fine hai fatto….mai peggio della tua…chissa’ in che stato sarai…”…tanti discorsi da bar e paradossalmente i discorsi oggi, sono gli stessi…paghi te, no paga te, te non offri mai…caccia i soldi……invece della ragazza c’e’ la moglie…che scassa di piu’ le palle…chi ne ha due, una vecchia ed una nuova…qualcuno i figli…qualcuno anche quelli non suoi….”…E quando c’hai i figlioli dice Graziano, uno dei piu’ in forma di tutti, forse xche’ gli hanno gia’ tolto la patente ed e’ piu’ soggetto a settimane di ramadam, x avere le analisi pulite…ti devi organizzare x uscire…”…”…Sono le mogli, che non vi fanno uscire, risponde Beppe, guardando Massimino…”…il quale ha sposato come noi diciamo, l’unica Tailandese che rompe le palle…ma che riesce anche a tenerlo a freno…Ha appena finito di fumare, abbozza un sorriso…ha oramai  i capelli tutti bianchi, qualche kilo di troppo, a dieta da diversi mesi dopo che trigliceridi, glicemia, colesterolo e robe varie, avevano quasi triplicato i loro valori…Marco invece si e’ tuffato a capofitto sulla bicicletta, pedalando su’ e giu’ x l’isola…”…Ed ora, dice, vado a fare anche qualche gara…”…Nessuno risponde, xche’ nessuno ci crede…Dimitri fa’ ancora il taxista e come ho gia’ detto, lo e’ anche nel fisico…lo sforzo piu’ grande e’ x cambiare marcia…Passa anche il Bob…”…Una birra e via…non mi garbate tanto, tutti insieme…”….Metto su’ un cd appena masterizzato, rigorosamente ’80…si vola nel passato, qualche rimpianto, qualche frase di nostalgia…Ricordo una frase di un mio vecchio datore di lavoro, vent’anni piu’ grande di me…”…La tua energia e la mia esperienza, una coppia fortissima…”…Solo ultimamente ne ho capito il senso, solo ora che l’energia non e’ piu’ quella di un tempo, che gli acciacchi si fanno sentire e non se ne vogliono piu’ andare…non che a 45 anni mi senta gia’ vecchio…ma qualcosa e’ davvero cambiato…a vent’anni ti senti invincibile, immortale e lo sbaglio e’ che pensi di sapere…che pensi di essere gia’ grande…maturo…Apollo e’ seduto sulla porta, passa una signora che dice alla nipotina…”…Guarda che bello, un lessie…”….”….No signora rispondo…non e’ un lessie e’ un pastore Australiano..tutte le sere cosi’, la stessa storia…”….”….Ma e’ della stella famiglia, vero?…risponde…”….”….No…di un’altra…e’ Austra..lia…no…una famigli lontana…..parlano, anzi abbaiano solo in Inglese…”….”…Ma sara’…ma si assomigliano, sono quasi uguali…e’ della razza lessie pero’…forse come dice lei….avranno accenti diversi…..”….”….Si signora, ha ragione….anzi non e’ neanche un collie…ma un vero e prorpio lessie…”….”…Vedi, dice alla nipotina…tua nonna….tua nonna lo sapeva….è il signore che stava scherzando…..burlone…..”….Domani tanto ripassa, alla solita ora…ed ancora…”….Che bello ma e’ un….”….