Elba

Luisella la fioraia, così è chiamata una buffa signora sopra la cinquantina, strabica e alla quale manca anche qualche venerdì, ma che conserva nonostante tutte le sue problematiche, un aspetto giovanile, ogni tanto si ferma a giocare a quelle cazzo di macchine del video poker, spendendo in poco tempo le poche mance che raccatta consegnando fiori ovunque…uffici, case, negozi…”…Dai Luisella, le dico…cerca di vincere qualcosa oggi…”…lei sorride ed anzi, talvolta vuole pure che mi allontani…”…Non mi guardare dice…”….Ieri però involontariamente ho premuto un tasto a sorpresa ed è uscita una combinazione che le ha fatto vincere 70 euro…era visibilmente felice, rideva, mi guardava sembrava le avessi fatto chissà cosa…ha raccolto le monete nei palmi delle sue piccole mani e mi ha detto…”….Prendine la meà….mi hai aiutato a vincere…”…”…Ma vai, ho risposto…figurati se sono stato io…non ci capisco un cazzo…ho solo premuto un tasto…a caso…ti ringrazio…ma tieni tutto te…la vincita è solo tua…”….E’ da quando sono bambino che la vedo consegnare fiori, sicuramente dietro una paga non eccezionale…non essendo normale del tutto è sempre stata bersaglio di scherzi da parte dei ragazzi del paese, me compreso…ma mi avrebbe donato la sua metà di soldi volentieri, al contrario di giocatori incalliti che talvolta ti chiedono di provare insieme e se come spesso capita di allontanarti nel momento della vincita, ti dicono che in quella giocata i soldi erano solo i loro…i nostri erano finiti…affanculo…merde…stappo una birra…e vai luisella…vai….

Elba

Vado in psichiatria, a trovare Isabella…l’hanno rinchiusa dopo che ha assaltato la madre con tanto di coltello…Negli ultimi mesi aveva già dato segni di preoccupanti squilibri, ma si fermavano solo a semplici esternazioni verbali…se la prendeva con tutti, come del resto chi ha seri problemi con l’alcol…qualche vaffanculo di troppo….Ma violenza mai, anzi era la prima a dire di volerne essere fuori….”….Isa…ma che cazzo combini?…”….la trovo gonfia, trascurata, nervosa…”…Mi ha rotto i coglioni…se la prende sempre con me…ed allora…zac…ti taglio la gola, così non parli più….”….”….Ma vai affanculo…vai….è tua mamma…ricordalo…che minchia ti metti a fare…ora c’hai tutti al culo…”….Mi guarda senza rispondere….accanto noi passa una bionda che emana un cattivo odore…un mix di sudore ed orina….ha le dita delle mani ingiallite dalle sigarette…”….La vedi lei, dice Isabella sottovoce…la vedi….è matta….ahhhh…..è matta….ahhhhh….stai attento….”…..In fondo al corridoio un signore magrissimo fà capolino da una porta…Dietro un paio di vecchi occhiali da vista, nasconde due occhi tristissimi…ma appena incrocia il mio sguardo si riifugia nuovamente in camera…Isabella si avvicina di nuovo…”….La vedi quella lì….è matta….ahhh….è matta…non lo sapevi…è proprio di fuori….ahhhh….ahhhh…”…”….Quando ti fanno uscire da quì, le chiedo…”….”….Presto, che credi, risponde….mica sono matta io…ahhhh….ahhhh….e poi, al limite mi scopo qualche infermiere…vedrai come ti apre le porte dopo…oh…avvicinati dice…dai che non posso urlare…la vedi la bionda…”…”….E’ matta rispondo…”….”…Chi te lo ha detto, risponde lei…”….”….Lo sapevo, dico….lo sapevo…è matta…”…Continua a ridere…”…Dammi una sigaretta dice…”…”…Ti ho portato un pacchetto meno di un’ora fà….”…”…L’ho nasacosto, ne prendo 3 alla volta…qui sono tutti matti…te lo finiscono subito…vedi la bionda?…”….”….E’ matta…è matta rispondo…”….”….Si si lo so’…dice…quante volte me lo devi dire…è sempre in giro a chiedere sigarette…se ti vede fumare ti si appiccica come una zecca…”….Tiro fuori una camel gialla, gliela passo…”…Isa dico…devo andare, il lavoro aspetta…mi raccomando…cerca di uscire da questo posto il prima possibile…fai cio’ che ti dicono i dottori…”….Mi fà l’occhiolino, l’abbraccio, mentre lei mi sussurra nell’orecchio…”….Occhio alla bionda….è matta….”…..