Firenze 2006

Dalla terrazza della cameretta del Bob, si gode un ottimo tramonto…”..Peccato…dico…che sotto di noi ci sia l’ingresso del Pronto soccorso, invece di una bella spiaggia di sabbia e qualche bel culo che si gode gli ultimi raggi del sole, magari sorseggiando un aperitivo….”….”…L’importante, risponde, è uscire da qua, poi sotto ci puoi mettere una spiaggia caraibica, Capocabana, Maldive, quello che preferisci…non fa nessuna differenza…”….Ha già perso più di 5 Kg. in questi ultimi giorni, fra Elba e Firenze, ha la faccia che è un misto fra sofferenza e preoccupazione, aspira un tiro di sigaretta, tossisce, si perde contro il sole che gli fa chiudere gli occhi ma che nello stesso tempo, gli dona un caldo colore, tipico del tramonto…”…Meno male mi fanno fumare..dice…ne acqua..ne cibo…da giorni…speriamo di finire presto questo digiuno….sogno da mangiare appena chiudo gli occhi…”…”..Ti hanno dato una bella ripulita…dico..prima è toccato a me…poi magari eri un pò geloso…”……”…Ma vaffanculo..ero che…bastavi te…malato…è 3 mesi che scassi le palle…alla fine…per par condicio…ti ho seguito…”…”..Se no…rispondo..che amico saresti…bisogna anche ammalarsi insieme…nel nome dell’amicizia…”…Ride…Vaffanculo…va…risponde..passa un’infermiera…lo guarda….e dice…”…Non si deve allontanare dal reparto…ok?…nessuno dei ricoverati puo’ uscire prima di essere dimesso…”…”..Ok..risponde…”….”…Ma che eri uscito?…domando…”…”…Stamani…ho preso l’ascensore sono andato al bar e mi sono sparato due schiacciatine col prosciutto e una fiesta…stavo morendo dalla fame…come dice anche la pubblicità…tanto se mi sento male…sono già qui….”…Lo saluto…”…Scusa ma devo andare, sono in ritardo…resisti ancora qualche giorno…vedrai andrà tutto bene…”…Sorride nascondendo un velo di tristezza, vedendomi correre via…dispiace anche me andare e lasciarlo solo…

Figline Valdarno

Ho rivisto il Sorcio….rivisto x modo di dire, xchè effettivamente non ci siamo incontrati….ero seduto in un bar, seminascosto da un quotidiano che ogni mattina sfoglio senza troppo entusiasmo mentre sorseggio un caffè macchiato…Nella confusione mi è sembrato di sentire una voce familiare, un timbro, un accento che difficilmente si confonde…Lui, nato e cresciuto a Milano, ma da anni, 30 quasi, in Toscana, da un carcere all’altro ed ora, forse libero del tutto od ancora in semilibertà come al tempo in cui lavoravo in un bar di Firenze…Quando mi sono alzato x vedere meglio se era davvero lui, stava uscendo, mi è sfuggito il suo vero nome, Fabrizio e non ho voluto urlare Sorcio in un posto che appena conosco, senza x altro aver saputo nuove da e di lui…Gli affibbiai io il soprannome….Ci siamo conosciuti nell’estate del 2004….Arrivava al bar sempre molto sudato, indossando una tuta scura, che usava x lavorare come facchino, molto rassomigliante a quella usata dai ” topi d’appartamento “…e siccome era Agosto, quando cioe’ la maggior parte delle case sono lasciate vuote, x le vacanza estive….da qui nacque….il Sorcio….Non sapevo niente del suo passato e del suo vero lavoro, così ci scherzavo su ma mi incuriosiva pero’ il fatto, che tutte le sere alle 21,50….spariva….andava via sempre di fretta…Si giustificava con il fatto di alzarsi presto la mattina…..ma…” …A Sorcio…una volta rimani…al limite vengo io a casa tua x un drink….” …gli dicevo spesso, dopo magari un protratto aperitivo…..” …A casa mia….a casa mia…e’…meglio che non vieni….” …rispondeva….Poi con il tempo, mi ha spiegato tutto..o quasi…La lunga militanza, negli anni ’70 in un gruppo di estrema destra….i furti….le rapine x sovvenzionare il tutto…….il carcere…..le fughe….Conosce tutti i tipi di arma da fuoco….calibro…..modello….lunghezza….potenza….la piu facile da trovare…la piu’ costosa……Un altro ’68ino convinto, come mia sorella Giuliana, ed ora deluso…da tutti…non si riconosce piu’ in nessuno….” …Questi qua’…diceva…..non sono dei politici….solo fantocci….che 30 anni fa’….nei Nostri cortei…come quelli di Sinistra….non stavano nelle prime file….ma dietro…ben nascosti…x non prenderle…” Nonostante tutto…dalle sue parole si capisce come abbia avuto grande rispetto degli avversari…..” …Al tempo…erano calci…pugni…manganellate e pistolate….ora si accusano a vicenda….non sanno fare altro…”….

Elba

Inizio con l’aspirapolvere x passare all’amata lucidatrice…così x tutti i pomeriggi…una veloce mais en plaice dei tavoli che mancano x la cena…cambiare i menù vecchi con quelli nuovi nella carta del ristorante…e talvolta la macedonia o le fragole…poi a preparare il bar x l’aperitivo…alle 19,30 a cena, una mezz’oretta, se va’ bene,  e di nuovo al bar ed in sala a dare una mano x il servizio…finito di servire, di corsa al ricevimento…inserire gli addebiti del bar e del ristorante sul conto delle camere, con relative chiusure e stampe…scrivere il menù del giorno dopo in orizzontale e verticale, stamparlo, qualche altra archiviazione e nell’attesa del ritorno dell’ultima camera, una mano a Gcarlo, il barman, a chiudere il bar…tornati tutti, spengere le luci e chiudere l’hotel…non ho un minuto di break…da quando entro a quando esco è tutto un rincorrere…sono gia’ stanco…e la stagione è appena agli inzi…qualsiasi reparto, prima e dopo il servizio ha il suo momento di tranquillita’…il ricevimento dopo gli arrivi e le partenze…il bar, prima e dopo gli aperitivi…la sala, prima e dopo il servizio…così come la cucina…questa mia polivalenza si è trasformata semplicemente…in condanna…ed è difficile pure fare riposo…proprio x il fatto che servi un po’ a tutti…lo prendi sempre nel culo…così gli altri, hanno il loro riposo settimanle…ed io…dal primo di Maggio ad oggi ho fatto due giorni di festa…quando cerchi lavoro, i datori continuano a chiedere curriculum sempre più lunghi…quali esperienze hai, le lingue parlate…sarebbe  meglio chiedere la tua resistenza psichica e fisica…quante scarpe hai…e soprattutto che siano comode e che non ti facciano male ai piedi…

Gennaio 2010 – Elba

Mentre stai preparando l’aperitivo, arriva sempre qualche stronzo che dopo aver stuzzicato qualcosa chiede…un caffé…e se poi e’ davvero un super stronzo, lo chiede decaffeinato…e allora sì che mi fa’ davvero incazzare…pure deca…affanculo…e poi dopo le 18 non ho proprio più voglia di fare caffé…se non bastasse, dopo averlo bevuto, molti di loro hanno anche il coraggio di mangiarci dietro un paio di noccioline o patatine…chissa’ che bel sapore li rimane in bocca…un piacere….a me ci vogliono almeno un paio di bicchieri di vino, dopo aver ingerito qualcosa di salato…In questi giorni poi, portare la mattina mia mamma all’ospedale a farle fare alcune medicazioni alle gambe, affette da ulcere che non le danno tregua, sta’ diventando più di un’impresa…cammina piano e male…vorrei spingerla, non xchè abbia fretta, ma x evitare quei inutili discorsi che nascono quando incontra qualcuno che conosce…sempre le solite domande…”….Che ci fai quì?…”….che cazzo ci fara’ mai una persona all’ospedale?….a fare shopping, vorrei rispondere….”….”…Da quanto tempo non ci vedevamo…e poi….come stai…come sta’ quello…quella….ma lo sai di….lui….lei….ma lo sapevi che….invece che all’ospedale sembra di stare in piazza…”….e mia mamma non è di quelle che si tira indietro…anzi…ci mette anche del suo…così arrivare all’ambulatorio e’ come fare una corsa ad ostacoli…Dopo la visita, c’è da rifare la fila x la prenotare la prossima…e via, ancora con i discorsi, chi è vivo, chi è morto…mentre qualcuno, come sempre, prova a fare il furbo x accaparrarsi un turno che non gli spetta…”…C’ero prima io…no..io…guardi ho lasciato la borsa qui e mi sono solo allontanato si un metro..guardi che si capisce che vuol fare il furbo…se vuol passare…vada…ma non siamo mica stupidi…mi fara’ perdere pure l’autobus…”…e via…così in ogni fila che si rispetti…in Italia….ricordo Londra…che sia stato l’ospedale, la banca, la posta…ti mettevi in fila e potevi tranquillamente immeggerti in un libro xchè chi stava dietro di te, toccandoti la spalla e sussurrando un…escuse me, it’s your turn…non avrebbe fatto altro che ricordarti che era il tuo, di turno…esattamente come succede nel nostro bel Paese…

Novembre 2008 – Elba

…”…Gluca, dice mia sorella Barbara, se puoi, dal primo pomeriggio fino a dopo l’aperitivo, torna al bar, c’e’ una crisi che porta via, tu che hai molte conoscenze, magari riuscirai a darmi una mano a tirar su’ l’incasso…”….Accetto senza pensarci troppo, come potrei rifiutare una mano a mia sorella….”…A te andra’ bene dico, conosco tutta gente che beve…di sicuro ti alzeranno l’incasso ma so’ gia’ x me, come andra’ a finire…”…..Vent’anni…tanti sono passati dalla gestione di un mio vecchio bar ed oggi ritrovo qua’ da mia sorella, gran parte della clientela…che ringrazio x continuare a seguirmi…Era la fine degli anni ’80…e fra noi c’era sempre molta curiosita’ nel sapere come saremmo stati 20 anni dopo…”….Chissa’ come sarai…si diceva…chissa’ che fine hai fatto….mai peggio della tua…chissa’ in che stato sarai…”…tanti discorsi da bar e paradossalmente i discorsi oggi, sono gli stessi…paghi te, no paga te, te non offri mai…caccia i soldi……invece della ragazza c’e’ la moglie…che scassa di piu’ le palle…chi ne ha due, una vecchia ed una nuova…qualcuno i figli…qualcuno anche quelli non suoi….”…E quando c’hai i figlioli dice Graziano, uno dei piu’ in forma di tutti, forse xche’ gli hanno gia’ tolto la patente ed e’ piu’ soggetto a settimane di ramadam, x avere le analisi pulite…ti devi organizzare x uscire…”…”…Sono le mogli, che non vi fanno uscire, risponde Beppe, guardando Massimino…”…il quale ha sposato come noi diciamo, l’unica Tailandese che rompe le palle…ma che riesce anche a tenerlo a freno…Ha appena finito di fumare, abbozza un sorriso…ha oramai  i capelli tutti bianchi, qualche kilo di troppo, a dieta da diversi mesi dopo che trigliceridi, glicemia, colesterolo e robe varie, avevano quasi triplicato i loro valori…Marco invece si e’ tuffato a capofitto sulla bicicletta, pedalando su’ e giu’ x l’isola…”…Ed ora, dice, vado a fare anche qualche gara…”…Nessuno risponde, xche’ nessuno ci crede…Dimitri fa’ ancora il taxista e come ho gia’ detto, lo e’ anche nel fisico…lo sforzo piu’ grande e’ x cambiare marcia…Passa anche il Bob…”…Una birra e via…non mi garbate tanto, tutti insieme…”….Metto su’ un cd appena masterizzato, rigorosamente ’80…si vola nel passato, qualche rimpianto, qualche frase di nostalgia…Ricordo una frase di un mio vecchio datore di lavoro, vent’anni piu’ grande di me…”…La tua energia e la mia esperienza, una coppia fortissima…”…Solo ultimamente ne ho capito il senso, solo ora che l’energia non e’ piu’ quella di un tempo, che gli acciacchi si fanno sentire e non se ne vogliono piu’ andare…non che a 45 anni mi senta gia’ vecchio…ma qualcosa e’ davvero cambiato…a vent’anni ti senti invincibile, immortale e lo sbaglio e’ che pensi di sapere…che pensi di essere gia’ grande…maturo…Apollo e’ seduto sulla porta, passa una signora che dice alla nipotina…”…Guarda che bello, un lessie…”….”….No signora rispondo…non e’ un lessie e’ un pastore Australiano..tutte le sere cosi’, la stessa storia…”….”….Ma e’ della stella famiglia, vero?…risponde…”….”….No…di un’altra…e’ Austra..lia…no…una famigli lontana…..parlano, anzi abbaiano solo in Inglese…”….”…Ma sara’…ma si assomigliano, sono quasi uguali…e’ della razza lessie pero’…forse come dice lei….avranno accenti diversi…..”….”….Si signora, ha ragione….anzi non e’ neanche un collie…ma un vero e prorpio lessie…”….”…Vedi, dice alla nipotina…tua nonna….tua nonna lo sapeva….è il signore che stava scherzando…..burlone…..”….Domani tanto ripassa, alla solita ora…ed ancora…”….Che bello ma e’ un….”….

ottobre 2007

Domenica, da quanto dicono, dovrebbe essere l’ultimo giorno di lavoro, dopodiche’ daro ‘ una mano la sera, alla mia sorella che gestisce un bar in paese…lavora bene alla mattina, fino al tardi pomeriggio e poco o nulla nel periodo che va’ dall’aperitivo al dopocena….Ho in mente qualche piccola correzione, senza stravolgere il locale…Un po’ di buona musica, abbassare le luci, tante candele e provero’ ad incrementarle il lavoro, non ho nulla da perdere e la cosa mi stuzzica e nello stesso tempo mi diverte…Sono anche alla ricerca di qualche artista, il locale si presta x mostre ed eventi…ho gia’ portato diverse foto, ma non voglio essere l’unico, mi piace la collaborazione, dividere nuove idee e progetti…Teresa invece e’sempre piu’ incazzata, ha reclamato anche il fido Apollo, il quale mi ha seguito giorno e notte negli ultimi 3 anni, siamo divenuti inseparabili, ma il cane e’ suo, e’ lei la padrona e non posso che ubbidire…pensavo in cuor mio di poterlo tenere anche saltuarialmente…invece…Alle donne, in molti casi piace di piu’ lasciare, quando succede l’inverso diventano cattive, minacciose…non ne capisco il senso…ma come sempre, dovro’ conviverci…altrimenti…sono cazzi amari…