Figline Valdarno

Ho rivisto il Sorcio….rivisto x modo di dire, xchè effettivamente non ci siamo incontrati….ero seduto in un bar, seminascosto da un quotidiano che ogni mattina sfoglio senza troppo entusiasmo mentre sorseggio un caffè macchiato…Nella confusione mi è sembrato di sentire una voce familiare, un timbro, un accento che difficilmente si confonde…Lui, nato e cresciuto a Milano, ma da anni, 30 quasi, in Toscana, da un carcere all’altro ed ora, forse libero del tutto od ancora in semilibertà come al tempo in cui lavoravo in un bar di Firenze…Quando mi sono alzato x vedere meglio se era davvero lui, stava uscendo, mi è sfuggito il suo vero nome, Fabrizio e non ho voluto urlare Sorcio in un posto che appena conosco, senza x altro aver saputo nuove da e di lui…Gli affibbiai io il soprannome….Ci siamo conosciuti nell’estate del 2004….Arrivava al bar sempre molto sudato, indossando una tuta scura, che usava x lavorare come facchino, molto rassomigliante a quella usata dai ” topi d’appartamento “…e siccome era Agosto, quando cioe’ la maggior parte delle case sono lasciate vuote, x le vacanza estive….da qui nacque….il Sorcio….Non sapevo niente del suo passato e del suo vero lavoro, così ci scherzavo su ma mi incuriosiva pero’ il fatto, che tutte le sere alle 21,50….spariva….andava via sempre di fretta…Si giustificava con il fatto di alzarsi presto la mattina…..ma…” …A Sorcio…una volta rimani…al limite vengo io a casa tua x un drink….” …gli dicevo spesso, dopo magari un protratto aperitivo…..” …A casa mia….a casa mia…e’…meglio che non vieni….” …rispondeva….Poi con il tempo, mi ha spiegato tutto..o quasi…La lunga militanza, negli anni ’70 in un gruppo di estrema destra….i furti….le rapine x sovvenzionare il tutto…….il carcere…..le fughe….Conosce tutti i tipi di arma da fuoco….calibro…..modello….lunghezza….potenza….la piu facile da trovare…la piu’ costosa……Un altro ’68ino convinto, come mia sorella Giuliana, ed ora deluso…da tutti…non si riconosce piu’ in nessuno….” …Questi qua’…diceva…..non sono dei politici….solo fantocci….che 30 anni fa’….nei Nostri cortei…come quelli di Sinistra….non stavano nelle prime file….ma dietro…ben nascosti…x non prenderle…” Nonostante tutto…dalle sue parole si capisce come abbia avuto grande rispetto degli avversari…..” …Al tempo…erano calci…pugni…manganellate e pistolate….ora si accusano a vicenda….non sanno fare altro…”….

Siviglia -Huelva

Nel 1987 invece fù la volta del Marocco…ci imbarcammo a Gibilterra dopo diversi giorni in Spagna nei quali partirono gran parte dei soldi, tanto che ad Agadir, cittadina a sud di Marrakesch, rimanemmo senza, chiusi in un hotel dove una diecina di Marocchini ogni mattina ci circondavano la macchina vietandoci di non poterla caricare di valigie finchè non si era saldato il conto…avevamo pianificato una fuga, ma l’avevano capito pure loro…ci salvarono x modo di dire, due hostess Inglesi che facevano scalo là con la British Airways x una settimana, rifornendoci di sigarette e pagando x noi tutto quanto necessitava, al di fuori dell’hotel, dato che là, nel nostro conto aperto, facevamo partecipare pure loro, segnando cene e consumazioni del bar a go go…e nessuno di noi 3 la mattina aveva voglia di alzarsi x andare in posta a controllare se erano arrivati i soldi spediti dall’Italia, da mio padre, x saldare il conto e tornare velocemente e senza soste a casa…manco i soldi x l’autostrada rimasero, solo x la benzina e qualche panino…troppi cannoni…ti toglievano ogni buon progetto…Arrivo a Cordova, ma nella notte faccio una strada sbagliata, tagliando x un monte che la mattina scopro come parco nazionale…la sola preoccupazione era x un eventuale danno alla macchina, se succede qualcosa ora, dicevo al vecchio Apollo, fino a domani mattina son cazzi nostri…continuo su l’autovia x Siviglia e proseguo x l’ultima città della Spagna, Huelva, divisa dal Portogallo da uno stretto ponte…ci siamo, Portimao si avvicina….