Elba

Arrivo poco prima delle 11, l’agitazione è tanta meglio prenderla con calma….Calma che poi viene totalmente confermata da una coppia di cacciatori che portano “….a cucire….”… i lori cani dopo una battuta di caccia al cinghiale….Il primo ha un taglio che parte da sotto la pancia fino a quasi metà schiena….lo prendono e lo sbattano senza troppe precauzioni sopra il tavolo….il cane urla di dolore e soprattutto di paura, ha gli occhi che sembrano implorare pietà, l’esatto contrario dei due uomini che sembrano quasi scocciati dal tanto tempo perso…Occorrerà quasi un’ora x cucirlo del tutto solo dopo un’anestesia locale che dai movimenti e dai gemiti dell’animale non sembra aver avuto un grande effetto…Il secondo ha una ferita più piccola e uno di loro dice che Domenica scorsa ha provato a dargli dei punti da solo a casa, ma che non hanno retto dopo la battuta di oggi….Il Dottore lo guarda senza troppo stupore e nessuna sorpresa, io vorrei chiedere qualcosa ma non mi sembra il caso….Blue è su un altro tavolo mezza sedata, ma nonostante questo ha già tentato la fuga un paio di volte, saltando giù e correndo fuori….Finita la…cucitura….i due cacciatori salutano e se vanno con i due animali traballanti ma in piedi, legati con una corda e rimessi rispettivamente nelle loro gabbie, dove ci passeranno i giorni a venire in attesa della nuova battuta….Più tardi dopo aver sistemato Blue x l’intervento, il Dottore mi dice che non ha ancora capito che razza di animali sono i cacciatori, certamente più animali delle loro bestie che comunque arrivano a pagare fino a 10/12000 euro, x accaparrarsi i migliori ma che poi in caso di malattia incurabile o arrivati a fine corsa, giustiziano con una fucilata….”….Una cartuccia, dice, costa 50 cents, un’iniezione del veterinario 100 volte di più….”….Intanto inizia anche con Blue….”….Apriamo e guardiamo cosa troviamo mi dice…un pò come affari al buoi….se ti da fastidio puoi uscire….”….”….Beh, rispondo, non sono molto avvezzo a queste tipo di giornate, ma la curiosità sovrasta la paura e poi non riesco ad allontanarmi dal cane che sdraiato pancia in su e legato ai quattro lati del tavolo sembra un maialino in attesa della squartatura…..Il Dottore inizia ad incidere mettendo una mano nel ventre della bestia cominciando ad ispezionare e a darsi risposte da solo….”…Ecco il xchè di tanto sangue….delle perdite….ora ci penso io…”….Io invece vorrei non pensarci, anzi vorrei capirci qualcosa di più anche se la vista di quanto sta accadendo ogni tanto la sposto verso il muro alla mia destra….Dopo qualche altra smorfia di soddisfazione il Dottore estrae l’utero che ripone sopra la pancia del cane….”….Guarda come è ingrossato, mi dice, è strapieno di sangue….”….Mi volto e vedo un’enorme massa circolare che assomiglia ad una grossissima salcicccia, arrotolata intorno a qualcosa di altro che non riesco a decifrare….guardo e mi volto…riguardo e mi rivolto….accarezzo il cane….riguardo…mi giro ancora….Non ho ancora capito quale sia l’utero, lui intanto fra forbici e bisturi inizia a tagliare, separare, il cane si muove, sembra svegliarsi…”….Non ti preoccupare è normale che lo faccia…nonostante l’anestesia…”….Faccia cosa vorrei chiedere, ogni volta che taglia il cane si muove…ma allora sente il dolore o….non ci capisco più un cazzo….dei 3 sono io quello che sta peggio….lui continua a lavorare su quell’enorme massa mentre il sangue esce a destra e manca….lavora con una tranquiliità agghiacciante, disarmante….sembra stia preparando un semplice panino con il salame….non si scompone…si muove e gira intorno al cane parlando e spiegando la situazione come se fossimo a scuola e facessimo un esperimento su qualcosa di non vero….gli vorrei dire….dai….dai….taglia…taglia questo cazzo di utero….non ne posso più….non ne posso più di vedere tutta questa roba che si muove fuori la pancia della bestia….Ancora un pò e finalmente arriva il taglio finale…”….Bella roba dice soddisfatto….saranno un paio di kili forse 3….poverina…deve avere anche sofferto molto….”…..A chi lo dici…sono un fascio di nervi da quasi una settimana che non trovano sfogo…Dopodichè inizia a cucire con molta precisione…..la situazione mi ricorda mia mamma quando x Natale preparava il pollo ripieno…..Finito con i punti fa una flebo al cane…quella roba, dice, si è portata via anche un bel litro si sangue, più le perdite e quello perso x l’intervento…il cane è sfinito, ha la lingua e le zampre freddissime, ho paura che non si svegli più tanto è freddo….Il Veterinario invece sempre tranquillissimo, gli tocca gli occhi x vedere le reazioni….”….Aspettiamo ancora un pò poi lo puoi portare a casa….”…..

Elba

Le due ragazze che sono in sala con me sono completamente diverse….una magra e bionda, l’altra mora e cicciottella….la seconda, calma, precisa e razionale….la prima l’esatto contrario, in più non ne vuol sapere di ascoltarmi, qualsiasi cosa le dico è come parlare al vento, non la smuovi e se alzo la voce sui suoi ripetuti errori, corre a piagnucolare dal Direttore…..che se ne vada affanculo e che finchè continuerà a leccare dovrò far finta di niente e far scorrere tutto come viene, viene….in fondo con quei babbei dei principali c’è ben poco da sperare….incocludenti, inesperti, molto falsi….c’è voluto ben poco x capire di che gente si tratta….

Elba

Jessika è precisa, tenace e paziente…anche Teresa lo era, forse ancora di più…conservava sempre una grande calma interiore, nonostante la sua fragilità di carattere ed era una donna che non mollava mai…aveva una pazienza (specialmente con me) infinita, specialmente nell’accudire le cose, richiudeva sempre tutto quanto aperto con millimetrica precisione…Jessika invece ogni tanto mostra con fierezza tutta la sua metà Inglese che si contrappone nei modi e nella gesta all’altra metà Italiana, Veneta x l’appunto…la prima, talvolta sbadata e confusionaria but with the Bithish calm, la seconda fatta di duro lavoro, pulizia e precisione…una sorta di Dottor Jekill and Mr. Hyde…

Firenze 2006

Arrivo in ospedale in anticipo, la porta della camera del Bob è chiusa….aspetto fuori, 10 minuti, 15, niente, non apre, penso che sia in corso una visita del dottore, appena ieri mi aveva detto che aveva la pancia leggermente gonfia. Mi incuriosisco e nello stesso mi preoccupa l’aver trovato tutto chiuso…passo dal fondo del terrazzo fino alla vetrata della camera…le tapparelle sono leggermente abbassate..mi affaccio e vedo il Bob sdraiato sul letto, la mano sinistra sulla ferita e l’altra aggrappata al letto…fa dei strani movimenti con la bocca…guardo più in basso…si nota molto bene la testa di una infermiera che glielo sta succhiando…e con gusto…mi viene da ridere…altro che visita…torno indietro…vado a prendere un caffè, mi rilasso e con calma torno su….quando arrivo la porta è nuovamente aperta, lui mi vede e sorride, lei sta muovendo una sedia, subito dopo mette in ordine il tavolo vicino al letto e saluta…”…Se hai bisogno…chiama…non ti fare problemi, sono di turno fino alle due del pomeriggio…”….”…Se…se hai bisogno chiama…hai capito…chiama…ti trattano bene gli dico…”…”…Benissimo…risponde…sono molto gentili…non mi fanno mancare nulla….”….”….Ci mancherebbe…rispondo…”….Non dice niente e non sa che ho visto tutto dalla finestra….ma faccio finta di non sapere….”…Allora…domando…la pancia come va…mi sembri molto più rilassato rispetto a ieri….?…”….”….Infatti…oggi, oggi…meglio…risponde…molto meglio…è sgonfiata…”….E ci credo…rispondo, e poi le cure stanno dando il loro effetto…meglio così…”….Tiro giù la valigia dall’armadio…festeggiamo…