Come canta un ragazzo su You Tube….non so questo come finirà e neanche se è iniziato davvero….è in pratica la sintesi di ciò che farò, forse, la stagione appena iniziata….Ancora non c’è niente di ufficiale, xtanto meglio fare un passo alla volta….nel frattempo ho rinunciato ad almeno 3 offerte e non a malincuore….I soliti lavori, dove ti promettono tutto e di più, dove cercano chi sa le lingue, chi si assume le responsabilità della sala e poi parti con almeno 10/12 ore giornaliere, nei mesi iniziali, poi a Giugno quando sei già cotto a puntino, ti affiancano quattro raccattati, così oltre al culo devi pure seguire ciò che loro fanno ed il più delle volte lo fanno pure male…Mi sono veramente rotto i coglioni di queste situazioni….meglio rischiare anche senza certezza….se va male, affanculo e forse affanculo all’Italia una volta x tutte…..l’unica cosa che mi preoccupa è la salute di mia mamma e la sua funzione motoria, sperando che la malattia non la obblighi a letto….La testa è già un pò che va x conto suo, ci vuole una pazienza interminabile….ripete le stesse cose all’infinito….pure il cane ne è esausto….sbrigatela da solo sembra dirmi quando mi fissa con gli occhi…..Anche lui oramai vicino agli 11 anni va seguito come un bambino….siamo a posto…
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Drying
Roma
Melbourne 1995
…”…Fai subito la saletta, dice Davide, cosi’ sara’ gia’ pronta x il cenone, non dovrebbe esserci molto movimento in queste sere..”…E’ un bravo ragazzo e nei modi mi ricorda George, il boss del locale x il quale lavoravo a Melbourne. Sempre sorridente, ma quando si incazza lascia partire uno sguardo fulminante, duro come un calcio sferrato alla schiena con una scarpa dalla punta d’acciaio…Italo/Australiano, parlava solo un incomprensibile dialetto calabrese che usava raramente, mischiato all’inglese…”…Se voui rimanere, mi diceva, devi prima iniziare a lavare tanti bicchieri, dopodiche’, quando riuscirai a capire le diverse sfumature tra l’inglese di Inghilterra e l’inglese d’Australia, ti spostero’ ai tavoli…e’ gia’ tanto che mi resti simpatico…”…Passai cosi’ diverse settimane affiancando un pazzo Australiano che lavorava alla macchina da caffe’…bloccato, legato giornate intere dietro un banco sul quale venivano posati decine e decine di vassoi, contenenti tutte le tazze e i bicchieri sporchi provenienti dalla sala…Non c’era un attimo di break, una vera e propria catena di montaggio, se mi fermavo, non ci sarebbe piu’ stato lo spazio necessario x la roba sporca di ritorno…Era Aprile e le foglie stavano cambiando colore…l’autunno era alle porte, le giornate si stavano scorciando…un evento anormale x noi che da quel mese iniziamo a goderci i primi giorni primaverili…Una mattina chiesi di essere spostato ai tavoli…”…George, non ce la faccio piu’ qua’ dietro, la sera ho le mani che prendono fuoco, rosse come due pomodori maturi…vedrai che riusciro’ a farmi capire..fammi provare…”…”…Ok..ok..ma con calma…”…il locale era sempre pieno, una buona cucina ed un’ottima pizza a prezzi decisamente…italiani…attiravano centinaia di clienti e a mio favore avevo il fatto che ero uno dei pochi a riconoscere la differenza fra un raviolo ed un tortellino, fra un maccherone ed uno spaghetto, fra una lasagna di mare ed una alla bolognese..x gli altri camerieri era solo pasta e non era difficile che servissero piatti diversi da quelli ordinati…Un ragazzo Italiano che aveva vissuto fra Melbourne e Sydney, si offri’ di darmi una mano nel prendere le comande e durante un w/end che si preannunciava da paura, gli dissi che avevo studiato una soluzione x lavorare di meno, lasciando agli altri buona parte del lavoro di sala…