Elba

Come canta un ragazzo su You Tube….non so questo come finirà e neanche se è iniziato davvero….è in pratica la sintesi di ciò che farò, forse, la stagione appena iniziata….Ancora non c’è niente di ufficiale, xtanto meglio fare un passo alla volta….nel frattempo ho rinunciato ad almeno 3 offerte e non a malincuore….I soliti lavori, dove ti promettono tutto e di più, dove cercano chi sa le lingue, chi si assume le responsabilità della sala e poi parti con almeno 10/12 ore giornaliere, nei mesi iniziali, poi a Giugno quando sei già cotto a puntino, ti affiancano quattro raccattati, così oltre al culo devi pure seguire ciò che loro fanno ed il più delle volte lo fanno pure male…Mi sono veramente rotto i coglioni di queste situazioni….meglio rischiare anche senza certezza….se va male, affanculo e forse affanculo all’Italia una volta x tutte…..l’unica cosa che mi preoccupa è la salute di mia mamma e la sua funzione motoria, sperando che la malattia non la obblighi a letto….La testa è già un pò che va x conto suo, ci vuole una pazienza interminabile….ripete le stesse cose all’infinito….pure il cane ne è esausto….sbrigatela da solo sembra dirmi quando mi fissa con gli occhi…..Anche lui oramai vicino agli 11 anni va seguito come un bambino….siamo a posto…

Elba

Tutto pronto x l’intervento….mia sorella che sfascia e lava le gambe di mia mamma, le ulcere sono chiuse, mette pure un pò di crema….preparo la borsa, l’ansia di mia madre si taglia con il coltello, scuote ad ogni minimo movimento….chiama l’ospedale…che vorranno, domani mattina dovremo essere là x le 7….magari ci avvertono di arrivare qualche ora dopo….”…..Signora…..si….la chiamo xchè bisogna rimandare l’intervento, ci sono delle urgenze….mi dispiace….le faremo sapere….”…..Mi dispiace….meno male, x lei, che al telefono c’era mia sorella….mi dispiace cosa?…è da settembre che lottiamo mattina e sera x questa cazzo di operazione….e chi c’è più urgente di una vecchia di 83 anni che non riesce più a fare un passo decentemente, a muoversi, a piegarsi, che soffre a stare seduta, soffre a letto, soffre sempre, 24 su 24….vattene affanculo…di urgente ci sarà di sicuro qualcuna che conosce il dottore che conta….o qualcuno che conta….tanto in questo cazzo di Paese funziona tutto così….tutto a conoscenza….tutto con la spinta….dal lavoro alla sanità, dalla sanità al budello di su mà, direbbe un mio caro amico Livornese…..non c’è verso….

Elba

….”…..Accorcia, urla Roberto e recupera….respira con il naso e butta fuori con la bocca….passo corto e costante…..forza….”…..Accorcia….accorcia….queste salite mi spaccano le gambe….lui è uno scalatore e soffre meno, io non sono ne uno scalatore ne un corridore, mi mancano pure delle scarpe adeguate…..ho promesso di comprarle alla prossima vincita, ma non faccio altro che perdere…..Marcello mi diceva sempre quando ero un bambino….”….Ricorda gli ultimi saranno i primi, non ti preoccupare delle sconfitte…..la vita è fatta di sconfitte….e di perdite….”…..Ne ho subite di sconfitte e pure di perdite….e aspetto ancora di lasciare le ultime posizioni…..”…..Recupera…..recupera urla roberto….non forzare in discesa…..”…..C’è un bel sole, chiudo gli occhi, sogno che da qui alla fine sia tutta una discesa, che goduria…. invece ci sono ancora tre belle salite da scalare e da soffire….Però Roberto mi ha insegnato molto, trucchetti che migliorano seppur di poco le prestazioni…..Chissà cosa direbbe in questo momento Jessika, che quando sono disteso sul divano mi apostrofa sempre con un…..”….luka….you got smelly feet….”…..hai i piedi che puzzano……in questo momento altro che puzzare….mi…mi bruciano……queste scarpe fanno cacare, ma x un bel paio ci vogliono almeno 100 euro…..appena vinco…..Andrea dopo una giornata di lavoro al bar, si buttava dietro la macchina del caffè e sospirava….”…..Vorrei avere le gambe di truciolato….ci pensi…..vai a casa, le cambi e domani mattina sei bello che a posto….”…..Avevo 17 anni, lavoravo senza neanche dormire la notte, non sentivo niente, a quell’età sei invincibile, indistruttibile, figurarsi se sentivo le gambe….Portavi la ragazza a casa e da buono stupido facevi mattina con gli amici….a fare cazzate e a sparare cazzate….avresti dato la vita x loro, oggi la parola amicizia suona quasi come un eufemismo…..Con il tempo li perderai tutti diceva mio babbo….e anche se non li perdi te, saranno in pochi a ricordarsi…..Non ci credevo…..

Peru’ – Dicembre 2001

Lasciammo Puno in direzione nord, prima costeggiando ancora parte del lago e poi salendo e scendendo attraverso strade tortuose e gole prive di ogni sicurezza stradale. Il paesaggio cambiava molto spesso, in basso quasi privo di vegetazione, talvolta lunare, in alto il verde si infittiva fino a formare enormi foreste quasi sempre avvolte dalle basse nuvole. La temperatura subiva grossi sbalzi, dai 30 gradi e piu’ si scendeva rapidamente ai 10 e l’altalena durava x tutto il viaggio, dato che era un continuo sali e scendi. Quando facevamo sosta nei piccoli paesi, gruppi di ragazzini accerchiavano il bus, offrendoci x pochi pesos, squisite pannocchie di mais appena tostate. Le donne invece salivano a bordo con vassoi di carne e di queso, formaggio caldo, infilato a tocchi in bastoncini di legno a mo’ di spiedino. Max mangiava di tutto io mi limitavo al mais e talvolta al formaggio, era troppa la paura di tornare a cacare 15 volte al giorno. ogni 2/3 ore, il bus sostava in qualche improvvisata area di servizio, dove tutti scendevano a pisciare, le donne davanti alla corriera e gli uomini dietro. Era il momento migliore x socializzare e chiedere informazioni, su’ cosa fare e su’ cosa, molto importante, non fare. In genere ci mettevano in guardia dall’esporsi troppo con riprese e fotografie, specialmente se avevamo davanti qualcuno in divisa. Un altro pericolo costante era l’altura e 2 ragazzi argentini ci avvisarono che una volta arrivati a Cuzco, sarebbe stato meglio x noi, sostare in qualche hotel vicino alla piazza principale, evitando cosi’ le piccole stradine che salivano alle sue spalle, dove era facile imbattersi nei balordi del posto…”…Sono la’ diceva uno di loro, alto, biondo, capelli lunghi e tatuaggi che coprivano gran parte delle braccia…che aspettano i turisti…approfittano del fatto che possono correre piu’ a lungo di voi, specialmente in salita…x quanto allenato tu sia, la’, dopo 100 metri rimani senza fiato, ti manca proprio l’ossigeno…e se ti strappano una borsa, non li riprendi piu’…”…Ayaviri, Marangan, Sicuani, San Pablo, Combapata…i paesi continuavano a sussegurisi, cosi’ come qualche autobus che era facile trovare rovesciato in qualche scarpata, in attesa dei soccorsi…