Elba

Il tempo…quel tempo che dopo i 50 ti vedi sfuggire di mano, quel tempo che non torna più, che scorre troppo veloce, gli anni si susseguono e allora cambi direzione….basta dedicare tutto te stesso a datori di lavoro che neanche ti ringraziano, che se ne sbattano dei tuoi sacrifici, che in nome della crisi ti sfruttano con paghe simili a chi raccoglie pomodori…..con l’età poi che non è più dalla tua parte, talvolta devi pure abbassare la testa x portare a casa uno straccio di stipendio…..Il cambio di direzione, lo sai, non ti regalerà meno ore lavorative, xchè in proprio c’è anche più da fare, ma ti riprendi il tuo tempo….ti puoi fermare senza che nessuno ti scassi i coglioni ad ascoltare il rumore del mare, del vento, puoi tornare a cenare a casa la sera con la tua donna,  dopo anni nei quali talvolta ci vedevamo solo a letto x la buonanotte….altro che buonanotte….niente di trascendentale, solo la ricerca di una vita un po più normale….Ed invece ora la lotta con il tempo cambia….si sposta con quello meteorologico….xchè il brutto tempo ti toglie guadagno e serenità….Purtoppo nelle stagioni, i giorni persi non tornano più, ti ritrovi a tirar fuori tutto in meno di due mesi….e quest’anno sembra non esserci tregua…..invece che x la siccità come è successo in passato, questa stagione sarà ricordata x le pioggie….vaffanculo….ogni anno questi cazzo di giornalisti hanno tirato fuori scenari apocalittici…..sembrava la fine del mondo….pioverà sempre meno, mancherà acqua ovunque e tante altre cazzate x riempire i loro tg da quattro soldi…..ho aspettato tanto x fare qualcosa e mi ero basato anche sul fatto di questo maledetto tempo….e proprio il tempo mi ha fregato….a volte non basta l’impegno, nella vita ci vuole anche culo….e tanto….tanto culo…..

Elba

Questi cazzo di voucher ad inizio stagione venivano erogati x servizio fatto…uno x colazione, uno x pranzo ed uno x la cena…..facevano comodo eccome e più lavoravi più guadagnavi…ora che siamo alla fine te ne fanno uno x ma tutta la giornata…tanto se non accetti ci sono centinaia pronti a subentrare al tuo posto ed ovviamente loro giocano su questo…sono solo gruppi, dicono, i privati sempre meno…solo gruppi…un gruppo a colazione, due a pranzo e tre o 4 a cena…qualcuno fa colazione alle 6 del mattino, così devi alzarti alle 5, qualcuno mangia prima xchè deve partire…qualcuno dopo xchè deve ancora arrivare…e non ne esci più…oggi sono andato alle 5 e 20 e ho finito alle 15…stasera poi si replica con un minimo 18/23…sperando di non fare la mezzanotte…se calcoli le ore guadgni meno di uno che raccoglie i pomodori…e poi i gruppi…mangiano…mangiano…mangiano…sembra che vengono apposta….mangiare…mangiare…mangiare…

Melbourne 1995

…”…Fai subito la saletta, dice Davide, cosi’ sara’ gia’ pronta x il cenone, non dovrebbe esserci molto movimento in queste sere..”…E’ un bravo ragazzo e nei modi mi ricorda George, il boss del locale x il quale lavoravo a Melbourne. Sempre sorridente, ma quando si incazza lascia partire uno sguardo fulminante, duro come un calcio sferrato alla schiena con una scarpa dalla punta d’acciaio…Italo/Australiano, parlava solo un incomprensibile dialetto calabrese che usava raramente, mischiato all’inglese…”…Se voui rimanere, mi diceva, devi prima iniziare a lavare tanti bicchieri, dopodiche’, quando riuscirai a capire le diverse sfumature tra l’inglese di Inghilterra e l’inglese d’Australia, ti spostero’ ai tavoli…e’ gia’ tanto che mi resti simpatico…”…Passai cosi’ diverse settimane affiancando un pazzo Australiano che lavorava alla macchina da caffe’…bloccato, legato giornate intere dietro un banco sul quale venivano posati decine e decine di vassoi, contenenti tutte le tazze e i bicchieri sporchi provenienti dalla sala…Non c’era un attimo di break, una vera e propria catena di montaggio, se mi fermavo, non ci sarebbe piu’ stato lo spazio necessario x la roba sporca di ritorno…Era Aprile e le foglie stavano cambiando colore…l’autunno era alle porte, le giornate si stavano scorciando…un evento anormale x noi che da quel mese iniziamo a goderci i primi giorni primaverili…Una mattina chiesi di essere spostato ai tavoli…”…George, non ce la faccio piu’ qua’ dietro, la sera ho le mani che prendono fuoco, rosse come due pomodori maturi…vedrai che riusciro’ a farmi capire..fammi provare…”…”…Ok..ok..ma con calma…”…il locale era sempre pieno, una buona cucina ed un’ottima pizza a prezzi decisamente…italiani…attiravano centinaia di clienti e a mio favore avevo il fatto che ero uno dei pochi a riconoscere la differenza fra un raviolo ed un tortellino, fra un maccherone ed uno spaghetto, fra una lasagna di mare ed una alla bolognese..x gli altri camerieri era solo pasta e non era difficile che servissero piatti diversi da quelli ordinati…Un ragazzo Italiano che aveva vissuto fra Melbourne e Sydney, si offri’ di darmi una mano nel prendere le comande e durante un w/end che si preannunciava da paura, gli dissi che avevo studiato una soluzione x lavorare di meno, lasciando agli altri buona parte del lavoro di sala…