Giuliana Giocasta

Le bugie alla lunga frantumano i rapporti. Lo sentì quando qualcuno sta ti sta mentendo, ma resti in silenzio, non serve a nulla farglielo notare. Chi mente pensa di trovarti sempre lì pronto a sentire una nuova menzogna. Non capisce subito che hai capito . Se ne accorge quando non ti trova più.

Ancora Pasqua

Il lavapiatti non parla una sola parola di Italiano, meglio, così evitiamo inutili discorsi….gli do pure un passaggio con la macchina a fine lavoro….silenzio totale fino a destinazione….ancora meglio….dopo il servizio sono abituato ormai a sorbirmi tante di quelle cazzate che non posso non benedire questo silenzio….Lo chef invece è dello Sri Lanka, su di lui ancora non mi pronuncio, in Italia da molti anni, una ventina forse, così dice, è molto preciso ed abbastanza preparato…l’ho soprannominato Sandokan tanto x riderci su, se poi è bravo come racconta sarà un bene x tutti, al contrario saranno cazzi amari….Il suo aiuto è x ora, è una signora del Marocco, semplice e disponibile, peccato non sappia leggere….andiamo bene….speriamo almeno abbia buona memoria….Intanto il week end pasquale è stato , come spesso succede, molto massacrante, tre giorni con medie giornaliere di almeno 12 ore….ogni anno si fa sempre più dura, l’età non perdona, 35 anni di questi lavoro mi hanno segnato e segato….le esigenze dei clienti poi, sono decuplicate, non si sa più se vengono x mangaire, o solo x parlare, x farsi notare o x imbroccare, o  x rompere semplicemente al minchia….Stasera una coppia continuava ad uscire x fumare appena dopo aver consumato una portata….lo strano stava nel fatto che lei, ogni volta portava con se un libro, che non ha mai aperto, lo appoggiava sul tavolo esterno, si metteva in posa x la sigaretta, fino a quando non dovevi andar fuori a chiamarla xchè stavano uscendo altri piatti da loro ordinati in precedenza….ed ogni volta trovare lo spazio necessario sul tavolo interno, xchè lei tornava ed ovviamente doveva avere il suo libro accanto al piatto….ma se non hai tempo x leggere, cazzo, tienilo in borsa…

Tiziano Terzani

I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla.

Elba

I risultati non sono buoni come ci dice la dottoressa, la quale parla con la cartella clinica davanti senza però mai metterci occhio….muovendo le mani e girando fra esse una penna…..”….Sono ancora parole…non c’è nulla di scritto….anche se i problemi non mancano…il fegato, dovuto ad una epatite cronica è in cirrosi, media, non alta ma c’è…poi un blocco all’intestino che potrebbe essere il tumore che in questi mesi le ha succhiato il sangue ed in ultimo una ciste sulle ovaie ancora da definire…”…io e mia sorella assistiamo in silenzio, anzi ascoltiamo in silenzio…sapevamo che non se la stava passando bene ma non ci eravamo spinti così oltre, anche nelle più negative aspettative…non si sa neanche cosa chiedere…che cazzo si chiede poi in queste situazioni….si ascolta…si spera…si prega che qualcosa vada x il meglio…bisogna anche riuscire a trovare le parole alle mille domande di mia mamma, girare attorno alla verità senza arrivare al fondo….

Elba

Situazione stabile, anzi forse peggio con mia mamma che si muove sempre meno, si lamenta sempre di più e non si capisce la sua reale sofferenza, che poi è la mia che non sono certo un dottore e non so, oltre che comprare medicine, supportarla, seguirla….cosa fare….è ripetitiva, continua a fare domande alle quale è difficle rispondere….Il dolore è sordo, il dolore è muto. Il dolore è sordomuto. Sordo perché ascolta solo se stesso, muto perché non ci sono parole che possano parlarne….diceva Pinketts…nell’Assenza del assenzio…

Fernando Pessoa

Come una bolla di sapone, senza rumore, il mio animo si frantumò.
Rimasi sospeso in un vuoto interiore, senza ragione, senza parola, senza gesti.
Se il dottor Quaresma avesse detto qualcosa, avrei risposto qualcosa; avrei avuto un riferimento al quale adattare la mia ragione e la mia voce.
Al suo silenzio non potei rispondere niente.

Fernando Pessoa

La libertà è la possibilità dell’isolamento. Sei libero se puoi allontanarti dagli uomini senza che ti obblighi a cercarli il bisogno di denaro, o il bisogno gregario, o l’amore, o la gloria, o la curiosità che non si addicono al silenzio e alla solitudine. Se è impossibile x te vivere da solo, sei nato schiavo. Puoi avere ogni grandezza, ogni nobiltà d’animo, sei uno schiavo nobile, o un servo intelligente: non sei libero.

Chianti

E Chissà, se forse un giorno oltre al caro Agustin non riesca a trovare anche le indimenticabili nipotine…delle quali una, la seconda, mai vista…In effetti, la prima, di nome Krisnha, nata dall’unione di Giuliana con Patrick, un Inglese meraviglioso, del quale ho pochi ma indelebili ricordi, ma a sentire mia sorella, l’unico vero amore della sua vita, l’abbiamo vista, abbracciata, coccolata, amata, solo per pochissimo tempo, prima che i servizi sociali le togliessero l’affidamento dopo la morte di Patrick e i suoi continui problemi x droga…la seconda invece, nata a Verona dall’unione di Giuliana con un certo Leonardo, mai visto e conosciuto e della quale purtoppo non ne abbiamo mai avuto notizie…neanche una foto, solo qualche timida telefonata che ci metteva al corrente di una situazione a noi sconosciuta e dove non potevamo neanche intervenire, non avevamo nessun recapito, sia telefonico che stradale…un inferno, specialmente x i miei genitori, già anziani che si trovavano in una situazione paradossale, con le mani legate ed accerchiati da servizi sociali, avvocati, giudici, polizia e quant’altro anche xchè su giuliana spiccava e lo è stato fino alla sua morte, un mandato di arresto x spaccio internazionale…Mi immagino la mamma, nata, cresciuta e vissuta nelle campagne di un piccolo paese…queste cose forse, le aveva viste solo in un film…Mio babbo invece, che sembrava capire meglio il problema, soffriva in silenzio, le uniche urla le sentivi x telefono, quello fisso, c’era solo quello, e noi tutti intorno, vicino alla cornetta, nell’attesa di notizie, come se x magia se ne potesse captare la conversazione…urla rivolte alla persona che di turno non riusciva mai a dargli una spiegazione plausibile ed dalla quale mio babbo ne usciva sempre pacato, sorridendo dolcemente, cercando di tirare fuori le parole migliori, quelle che escano direttamente dal cuore, mascherando la cruda verità, il dolore che lo angustiava…