Elba

Ci ho messo 32 anni x conoscere e vedere di persona mia nipote e lo scorso Gennaio ci siamo trovati, finalmente, a casa sua, con sua figlia e suo marito ed ora pochi mesi dopo, proprio suo marito, appena trentenne, ha perso la vita in un maledetto incidente sradale…e proprio nel giorno di apertura del locale dove dovrei lavorare nei prossimi mesi e il giorno di nascita, il 20, dell’altra mia nipote, Ginevra….che inculata la vita, ci toglie sempre il meglio, senza avviso….continuo a perdere, senza appello….a perdere….

To Giada o chi x lei

Oggi compi gli anni….31….ed io non so neanche cosa dirti….non ti ho mai visto….non ho mai visto e conosciuto perfino tuo babbo….non so la tua fisionomia e frose neanche il tuo vero nome…..forse Giada o forse è stato cambiato pure quello p forse mi hanno mentito pure su quello….Abbiamo però qualcosa in comune….quel qualcosa che ti ha donato mia sorella Giuliana, al di là di come andata la sua vita….abbiamo in parte lo stesso sangue, tu in percentuale minore, ma qualcosa c’hai….e chissà da chi hai preso di più….che carattere hai…..a chi assomigli…..sarei pronto ad addossarmi colpe anche non mie, pur di vederti un giorno….Quando una mamma decide di dare in adozione sua figlia, tutti gli altri possono rimanere solo in silenzio, perchè sarebbero troppe le cose da dire e da far capire, che è meglio stare zitti….specialmente poi, nel mio caso, quando le cose non si sanno neppure in tempo reale e non si hanno neanche sottomano….si viene a sapere tutto solo dopo anni…..ti affidi ai discorsi e alle risposte degli altri….risposte confuse, diverse, che assomigliano più a semplici giustificazioni….solo x tenere a bada le tue domande….quelle domande che ti assalgono la notte, da anni e che nessuno vuole svelare…..quei  maledetti incubi con cui convivi da anni….anyway….happy birthday Chiara….lo zio con tutto il cuore o quello che c’è rimasto….

Elba

….”….A quel tempo dice mia madre, non c’erano, internet, telefoni azzurri, bianchi, celesti, programmi televisivi, dove poter chiedere anche una semplice spiegazione o trovare qualcuno che ti aiutasse a capire…era la fine degli anni ’70 e ritrovarsi a casa una figlia tossica con accanto una persona che fa di tutto x toglierle la nostra nipotina…x noi era tutta una novità, chi ha mai passato cose del genere…rimaneva anche difficile parlarne, specialmente in un posto piccolo come il nostro…quanto ci abbiamo sofferto…tuo padre ha fatto di tutto, siamo arrivati a chiedere xfino una specie di compromesso, nel quale si chiedeva di avere con noi la bambina almeno x qualche mese all’anno, eravamo disposti a qualsiasi soluzione pur di non perderne il contatto…fino a che non ci è giunta una lettera dall’usl, ovviamente falsa, con la quale Giuliana dava in adozione Krishna a quella zoccola della Silvia…”…mentre apre un casseto, si asciuga una lacrima e si passa la mano sulle narici del naso…apre una busta e mi porge una lettera a me finora sconosciuta…chissà xchè i genitori, x troppo amore, x proteggerci, x non farci soffrire, x non dividere il loro grande dolore che si portano dentro, ci lasciano talvolta all’oscuro di tutto o meglio di tanto…di quel tanto che poi comunque nella vita veniamo a sapere, che torna a galla e finisce x opprimerci come un macigno che si schianta sulle nostre teste, che ci fa mordere le mani, che vorrebbe farci gridare vendetta a tutti i costi e costi quel che costi e che invece ci lascia senza le energie necessarie, senza parole…

Chianti

E Chissà, se forse un giorno oltre al caro Agustin non riesca a trovare anche le indimenticabili nipotine…delle quali una, la seconda, mai vista…In effetti, la prima, di nome Krisnha, nata dall’unione di Giuliana con Patrick, un Inglese meraviglioso, del quale ho pochi ma indelebili ricordi, ma a sentire mia sorella, l’unico vero amore della sua vita, l’abbiamo vista, abbracciata, coccolata, amata, solo per pochissimo tempo, prima che i servizi sociali le togliessero l’affidamento dopo la morte di Patrick e i suoi continui problemi x droga…la seconda invece, nata a Verona dall’unione di Giuliana con un certo Leonardo, mai visto e conosciuto e della quale purtoppo non ne abbiamo mai avuto notizie…neanche una foto, solo qualche timida telefonata che ci metteva al corrente di una situazione a noi sconosciuta e dove non potevamo neanche intervenire, non avevamo nessun recapito, sia telefonico che stradale…un inferno, specialmente x i miei genitori, già anziani che si trovavano in una situazione paradossale, con le mani legate ed accerchiati da servizi sociali, avvocati, giudici, polizia e quant’altro anche xchè su giuliana spiccava e lo è stato fino alla sua morte, un mandato di arresto x spaccio internazionale…Mi immagino la mamma, nata, cresciuta e vissuta nelle campagne di un piccolo paese…queste cose forse, le aveva viste solo in un film…Mio babbo invece, che sembrava capire meglio il problema, soffriva in silenzio, le uniche urla le sentivi x telefono, quello fisso, c’era solo quello, e noi tutti intorno, vicino alla cornetta, nell’attesa di notizie, come se x magia se ne potesse captare la conversazione…urla rivolte alla persona che di turno non riusciva mai a dargli una spiegazione plausibile ed dalla quale mio babbo ne usciva sempre pacato, sorridendo dolcemente, cercando di tirare fuori le parole migliori, quelle che escano direttamente dal cuore, mascherando la cruda verità, il dolore che lo angustiava…

Maggio 2009 – Elba

Quando capita l’occasione di vedere mia nipote Ginevra, seguo sempre con curiosita’ e con qualche battuta, il suo continuo mandare e ricevere sms…”…E’ tutto uno squillo…dico…ma che c’avrete da dirvi?…”….”…Che ne sai tu zio…risponde…vivi solo in cima a un monte…chi vuoi che ti chiami…”…”….Vaffanculo rispondo…dovresti pagare x avere uno zio cosi’…ne devi essere fiera…”…Mi guarda sorridendo, con un’espressione che indica chiaramente di darmi del matto…Ripenso a quando io, alla sua eta’, facevo le prime telefonate a casa delle prime ragazze…telefono fisso ovviamente, e chiamata ad ora di cena, x essere sicuro di trovarla…Speravi sempre fosse lei ad alzare quella fottuta cornetta, ma talvolta arrivava prima il padre o la madre…”…Pronto…diceva una chiara voce maschile…con chi parlo…”…”…Sono Gluca…un…amico della Eleonora…posso parlare con lei x favore..?….”…”…Gluca chi…rispondeva…dove vi siete conosciuti…”…Ma che cazzo gliene frega dove ci siamo conosciuti…passamela e basta…”….A scuola…dove se no?…mi scusi non ho molto tempo…potrebbe…passarmela…”…”…Ma siete nella stessa classe?…chiedeva…e da quanto vi frequentate…”…Ancora…”…No…non siamo insieme…rispondevo nervosamente…siamo in due classi diverse…ci siamo conosciuti ad una festa…”….”…la festa di chi…?…”…Affanculo ma quante domande…passami tua figlia…avrei voluto rispondere….”…”…Non ricordo bene a quale festa…”….Eleonora…si sentiva chiamare dall’orco…vieni al telefono…c’e’ un certo Gluca…”…Se invece rispondeva la madre, calava la tensione ma era tutta una domanda…”…Ciao Gluca…come va’..non fate tardi stasera…e…dove andate…”….Non si preoccupi signora dicevo…non faremo tardi…”…”…Mi raccomando…non bevete…e non frequentate brutte compagnie…”…Che coglioni…ogni telefonata ti dovevi assorbire, le giuste preoccupazioni dei suoi genitori e cosi’ ogni volta che alzavi la cornetta era come prendere in mano tre buste, sperando sempre di aprire quella giusta…