To Simona

Un altro anno se ne è andato….questo l’ho iniziato a piedi, grazie all’amico poliziotto che l’ultimo dell’anno non aveva altro da fare che togliermi la patente dopo una nottata di lavoro…la mia… della sua non me ne frega un cazzo, poteva avere un briciolo in più di comprensione, ero poco più di 1 alle 5 del mattino…..una stronzata….e così gli auguri te li faccio a piedi e pure inxcazzato, xchè stamani grazie anche alla immensa disponibilità di Jessika, sono andato x fare gli esami del sangue richiesti x riavere la patente….ebbene mi mancava il documento e chi lo sapeva che x fare le analisi occorreva il documento?….”….Se non ha la carta di identità, risponde la signorina, dopo circa un’ora di attesa, va bene anche la patente…”….”….Ma se sono qui a fare le analisi x riavere la patente, porca di quella impestata maiala ladra, lei me la chiede come documento di identità….cretina….”….”….Stia calmo, risponde….”…..Lasciamo perdere….lasciamo perdere….auguri….

To Simona

E sono 44….cara Simona…chissà se invecchiano e come invecchiano gli Angeli….A me tanto toccherà l’inferno e forse anche più consone alla mia dannata personalità…..Mi viene in mente una canzone di Lucio Dalla che si chiama proprio così….Angeli….ironica e un pò veritiera, come molti dei suoi testi….meglio prenderla a ridere….

Lasciare l’Italia per andare a Lugano

E toccarsi sempre con la stessa mano

Come essere una truffa, questo lago fa paura

Ci sono tante banche, serve un samba, una strega , una fattura.

Le 3 di notte non so dove sputare

È così pulito che non si può sporcare

Dal locale esce uno sbronzo che si annoia

Non è solo, guarda un po’

Anche a Lugano, anche a Lugano hanno una troia

Lo spogliarello in quel locale di Lugano lo fa una donna col suo barboncino nano,

vanno in albergo per studiare nuove mosse,

la ragazza è libanese il barboncino è di Torino e ha un po’ di tosse.

Una guardia o un generale, non si capisce bene

Mi guarda male butto via la cicca e quello sviene

Sta per farmi la morale ma mi faccio perdonare

Perché raccolgo la cicca appena accesa

La metto in tasca e comincio a fischiare

Fischio piano perché è quasi mattina

Da una pizzeria esce uno di Messina

Hai tacchi alti e un grembiule ancora in mano

Sembra stanco e molto triste, te lo credo te lo credo

Fa la pizza qui a Lugano

Da poco tempo è venuto a lavorare

Dice che è dura ma si può anche abituare

Ed è contento a non far niente la mattina

E con la moto va a vedere, va a vedere, a vedere dove abita la Mina

 

Angeli, angeli, siamo angeli

To Simona

Un altro nove febbraio è arrivato, un altro compleanno che da ormai 13 anni, qui, non riuscirai a festeggiare…..Chissà, magari lassù fa anche più caldo e si sta anche meglio e magari in questi anni ti sei fatta un pò di amicizie nuove, così potete festeggiare tra le nuvole….in santa pace….Qui non ci sono state grosse novità…anzi….di lavoro meglio non parlarne….oramai la crisi ci ha massacrato….i datori di lavoro ci marciano sopra e noi si marcisce sotto di loro….e poi nella ristorazione gli stranieri stanno prendendo il sopravvento, noi Italiani siamo sempre più in minoranza e sei tu che ti devi adeguare a loro e non viceversa….fra poco ci chiederanno pure il permesso di soggiorno….Pertanto x lavorare, devi calare sempre più i pantaloni e dare possibilmente anche il culo…..zitto e abbassare la testa….si si badrone….infatti io sono disoccupato….il problema è che sto raschiando il fondo….devo ringraziare Jessika che continua a preoccuparsi, a sostenermi, soprattutto moralmente e tu che mi conosci, sai che non lo meriterei neanche, xchè nei momenti bui anche io spengo la luce, mi faccio da parte e  finchè non mi rimetto in moto divento un animale….Perfino le donnine alle quali portavo la spesa a domicilio sembrano sparite….che siano morte tutte?….boh…intanto ho accumolato un bel pacco di debiti,meglio non rimanere senza, almeno so già come spendere le prossime buste paga……troppi mesi senza lavoro mi hanno spezzato le gambe…come diceva Giulio Cesare….”…..Meglio vivere osando che vivere una vita senza vittorie ne sconfitte…..”…..ma non dispero….stranieri permettendo…

Elba

Arriviamo al cimitero poco prima mezzogiorno, con noi anche il fido Apollo, nonostante il gran caldo…Portiamo tutto cio’ che l’amica di Teresa ci ha detto di prendere…nove rose bianche, un foglio, sul quale ho scritto l’addio a Simona e qualcos’altro che preferisco non menzionare, x non svelare del tutto il rito….che sia vero, non lo sia, non vorrei combinare ulteriori casini, meglio non dire tutto…Mettiamo le rose nel vaso, dopodichè leggo lo scritto mentre una leggera fiamma divora lentamente la carta…”…Buon viaggio Simona…che vuoi che ti dica…l’avessi saputo prima…ma come cazzo si fà a sapere certe cose…pensavo di aver fatto tutto il possibile, invece non facevo altro che recarti danno…non bastavano i casini che ho combinato quà…ci mancava pure, l’aldilà…non ci sto’ capendo più un cazzo…riti, discorsi, abbandoni, preghiere…vai dove devi andare, che la tua anima si congiunga con quella di tua madre…spero solo un giorno di poterti regalare questa benedetta galleria, ho anche incontrato tuo padre che ovviamente non vede l’ora di poter fare qualcosa del genere…se solo quei bastardi dei proprietari dei fondi, abbassassero le loro pretese…in giro ci sono prezzi da capogiro e non me la sento di andare incontro ad un altro fallimento…e chi si ripiglia più…ho ancora debiti accumolati durante la malattia…via…vai…e…addio…lo dico anche se non lo penso…dicono di staccare del tutto x il tuo ed il mio bene…ma chi se frega, del mio bene…lo faccio esclusivamente x te…ma non posso cancellare tutto…buon viaggio….vai con Dues..e che sia con te…”….

Maggio 2009 – Elba

Mentre torno via dal mare, in bicicletta, mi sento chiamare…”…Gluca…gluca…vieni qui…”…E’ il babbo di Simona, mi sta’ chiamando con una decisione che solitamente si usa nel richiamare il cane che cerca di allontanarsi….”…Vai, penso…e’ successo qualcosa…sei sempre in mezzo a qualche casino…ma che cazzo ho combinato?…magari ha saputo del quadro…o…di qualche mia iniziativa…boh…l’ultima volta mi voleva denunciare alla procura della repubblica….lo sapevo…ma ce cazzo vorra’…”….torno indietro lemme lemme…fossi un cane, lo farei con la coda in mezzo alle gambe…”…Ciao mi dice…sai…stavo pensando a scrivere un libro da dedicare a Simona…e…avrei bisogno del tuo aiuto…ci sono molte cose che tu sai meglio di me, dei suoi inizi Londinesi, del college, dei primi lavori…”…Rimango senza parole…fucking hell…sono piu’ di 7 anni che aspettavo queste parole…che quasi quasi non ci credo…mi guardo attorno x verificare che sia tutto vero…siamo sotto casa di Simona, dove la vidi x l’ultima volta prima di partire x il SudAmerica…”…”…ma che fai…mi dice…non rispondi?…ci pensi…se non vuoi…sai mi dispiace che dopo la sua scomparsa ci siano stati attriti fra di noi…che non abbia avuto un comportamento corretto verso di te…ma capisci…e’ stata molto dura…accettare…capire…solo dopo un laborioso processo riflessivo-interiore ho sentito di nuovo accendersi nell’anima, quella passione, quella voglia di ripartire e di cercare di costruire qualcosa da dedicare a simona e di lasciare in buone mani, tutti i suoi lavori…prima, prima… che me ne vada anch’io…”….”…E’ stato e continua ad essere il mio grande sogno…aprire una galleri d’arte da dedicare a sua figlia, rispondo, dove poter esporre in permanente i suoi lavori e magari dare una possibilita’ di spazio e di vista ache ai giovani artisti elbani e non…ma purtroppo i costi sono eccessivi e nonostante continuo giornalmente a girare x il centro storico e dintorni non sono riuscito a trovare un fondo che abbia un affitto ragionevole…”…”….Devo andare mi dice…quando puoi passa da casa, beviamo una birra insieme e proviamo a tirar giu’ qualcosa…ti mostro anche tutto il materiale che ho…a presto…”…Sette anni…fucking…7 anni…che aspetto una chiamata x andare a casa…in fondo sono un tipo molto riservato e non non me la sono mai sentita di reclamare qualcosa, ho accettato con immenso dolore, tristezza, delusione, tutte le loro decisoni di famiglia…e’ stato uno schock essere stato allontanato, messo da parte, schiacciato come un verme, dopo tutto cio’ che c’e’ stato fra me e Simona…

Novembre 2007

Il Bob e’ tornato alla carica con una storia nuova…il Fotovoltaico…che sembra riguardare l’installazione dei pannelli solari…”…Ci devi credere, mi dice…e’ una strada, un nuovo business…”…”…Come no…tutti i nostri business, rispondo, sono andati a farsi fottere…intanto mi hai seccato 100 euro, x venire ad un incontro la prossima settimana…poi, se va’ bene, me ne scucirai il doppio…oramai ti conosco, mi prendi sempre a fine stagione, quando sai che fra liquidazione e staordinari, mi gira piu’ contante…”…”…Lo sai, lo faccio x te, x il tuo futuro, anzi x il nostro…”…”…Il nostro?…ma che bravo…quando c’e’ da chiedere soldi, siamo sempre in due, quando c’e’ da averli, li prendi solo tu…”….Comunque vada, e’ il mio migliore amico e non posso non appoggiarli, nuove idee… Sono giorni particolari, questi, i giorni dove si celebrano le ricorrenze dei morti e tutti in dovere di fargli visita…Purtroppo, fra mio padre, Simona, mia sorella ed un mio amico, Alessandro, ne ho anche troppi…Al cimitero c’e’ un via vai enorme di persone, che portano, fiori, piante, lumini, preghiere, guardando l’orologio e tirando a se’ i bambini che urlano…tutta roba che poi, rimarra’ la’, x molti, abbandonata x il resto dell’anno…Andandoci spesso, si nota questa grossa differenza, dall’abbandono quasi totale, ad una falsa resuscitazione delle tombe, ora pulite, lustre, ricoperte di fiori, di scritte, di dediche…Generalmente, io, ci vado a mani vuote, magari cogliendo dalla strada qualche piccolo fiorellino, che lascio all’amata Simona…o da mio babbo…Ora a novembre saranno 70 mesi che mi ha lasciato un enorme dolore, incolmabile, sempre piu’ profondo, incancellabile, dopo avere vissuto ben 5 anni insieme, 3 dei quali a Londra…Non riesco a capire ancora il xche’, xche’ proprio a Lei, xche’ fosse in quella maledetta macchina, a quella maledetta ora, a Milano, in una fredda notte di Gennaio..Si dice che sia il destino, ma non mi basta a farmene una ragione…aver perso la persona piu’ importante della tua vita, dopo una sorella, sulla quali contavi ed avevi riposto tutto te stesso, tutte gioie, i dolori, le emozioni, i progetti, il lavoro, il nostro percorso artistico, iniziato insieme nel solito college londinese…Tutto perso…x il destino…almeno cosi’..ti dicono…