Elba

Mattinata alquanto interessante….una bella visita all’ospedale, dove a mia mamma veniva curata la gamba, nella speranza che questa benedetta ulcera si chiuda definitivamente e possa intraprendere la via delle analisi e prove varie, x essere pronta all’intervento dell’anca…..nonostante le corsie super affollate, il dottore è stato gentile e disponibile, rimandandola al prossimo 18 ottobre….subito dopo un’altra visita al cimitero da mio babbo, con saluto finale a chi, come dice mia mamma, non vedeva da tempo e che invece ha ritrovato qui fra i tanti marmi esposti al sole….”…..Ecco xchè, dice, non lo si vedeva più in giro…”….Questa nuova investitura da badante, mi toglie il tempo x cercare qualcosa da fare, anche se al momento di lavoro ce n’è sempre meno, in più mi toglie pure x quel poco che avrei potuto trascorrere con Jessika, specialmente la sera, x cena, dove ovviamente devo essere presente x cucinare e servire mia mamma….Mi ha colpito però la frase di un mio coetaneo, trovato x caso stamani al bar dell’ospedale mentre sorseggiavo un tremendo caffè macchiato….”….Non faremo mai abbastanza, x tutto ciò che hanno fatto x noi….”….

Elba

Arriviamo al cimitero poco prima mezzogiorno, con noi anche il fido Apollo, nonostante il gran caldo…Portiamo tutto cio’ che l’amica di Teresa ci ha detto di prendere…nove rose bianche, un foglio, sul quale ho scritto l’addio a Simona e qualcos’altro che preferisco non menzionare, x non svelare del tutto il rito….che sia vero, non lo sia, non vorrei combinare ulteriori casini, meglio non dire tutto…Mettiamo le rose nel vaso, dopodichè leggo lo scritto mentre una leggera fiamma divora lentamente la carta…”…Buon viaggio Simona…che vuoi che ti dica…l’avessi saputo prima…ma come cazzo si fà a sapere certe cose…pensavo di aver fatto tutto il possibile, invece non facevo altro che recarti danno…non bastavano i casini che ho combinato quà…ci mancava pure, l’aldilà…non ci sto’ capendo più un cazzo…riti, discorsi, abbandoni, preghiere…vai dove devi andare, che la tua anima si congiunga con quella di tua madre…spero solo un giorno di poterti regalare questa benedetta galleria, ho anche incontrato tuo padre che ovviamente non vede l’ora di poter fare qualcosa del genere…se solo quei bastardi dei proprietari dei fondi, abbassassero le loro pretese…in giro ci sono prezzi da capogiro e non me la sento di andare incontro ad un altro fallimento…e chi si ripiglia più…ho ancora debiti accumolati durante la malattia…via…vai…e…addio…lo dico anche se non lo penso…dicono di staccare del tutto x il tuo ed il mio bene…ma chi se frega, del mio bene…lo faccio esclusivamente x te…ma non posso cancellare tutto…buon viaggio….vai con Dues..e che sia con te…”….

Gennaio 2010 – Elba

Quando vado al cimitero da Simona, essendo il suo posto in alto, mi devo servire di una scala, che meno male si appoggia su due ruote e si sposta facilmente…dall’alto riesco ad avvicinarmi al marmo ed a sistemarne i fiori, metterne nuovi e togliere i vecchi…una carezza alla foto, una preghiera, una passatina sul marmo che servirebbe solo a togliere la polvere ma che a me pare come rimboccarle il letto…come prepararla x un’altra notte…”….A volte non ti capisco le dico…guardando la foto…mi dai i numeri da giocare al lotto, ma non mi suggerisci mai l’abbinamento giusto…”….”….Sei tu che non capisci un cazzo, risponde….cambi sempre le giocate…non sei costante…sei un pessimo giocatore…”…In effetti ho giocato x mesi la sua data di nascita….9.2.72…solo nelle ultime settimane ho cambiato il 2 con il 12…e zac…ieri sera è uscito a bari…9.2.72…perdendo così 5.000 euro…e pensare che Teresa mi aveva chiamato, chiedendomi la sua data di nascita, xche’ che l’aveva sognata due notti di fila…così i 5.000 l’ha vinti lei…meno male…ne aveva bisogno…anche più di me…è impazzita dalla gioia, non aveva mai vinto una somma simile…e quando escono i numeri di Simona, sebbene non riesco a vincere, sono contento uguale…è un semplice modo x sentirla ancora più vicina…Se beccassi poi l’abbinamento giusto…sarebbe meglio…Apollo abbaia, quando sono da Simona, se salgo sulla scala, lo devo legare…cosa che non faccio quando siamo in giro x le altre tombe…venire qua’ oramai è una consietudine…come andare al bar…preferisco pero’ quelle in terra…sono più creative, artistiche…chi ha la foto scavata nel granito…chi ha sopra una piccola barca, un libro, una scritta, una dedica…il marmo al muro invece, oltre alla foto ed alla data di nascita e di morte, lascia poco spazio ad altro…Ma il vecchio cimitero è il mio preferito…peccati sia poco curato, xchè nonostante il posto che noi consideriamo lugubre, ha un incredibile fascino…Un’enorme cancellata nera con tanto di piccoli teschi, da’ il benvenuto dopo pochi gradini…Sulla destra un marmo con una scritta che dice pressappoco…Terra ispiratrice che hai donato gioia e dolori all’umanita’ e che hai in seguito dato riposo eterno…Dentro si snoda in piccole stradine con la maggior parte delle tombe in terra, dove ormai il vecchio ottone ed il rame delle scritte e delle foto, hanno cambiato colore…Nei secoli scorsi poi, non si scrivevano solamente le date…ma qualcosa del tipo…qua’ riposa dopo una vita da condottiero…il comandante…quì si è addormentata dopo lunga malattia la signora….alcune sono delle vere e proprie poesie…peccato pero’, che il tutto non sia curato come dovrebbe, ma dimenticato, come invece sappiamo fare meglio…

Maggio 2009 – Elba

Il cimitero stamani e’ inusualmente deserto, forse xche’ in paese e’ giorno di mercato o forse il caldo comincia a farsi sentire, sulle gambe e le caviglie delle anziane donnine che giornalmente vengono a pregare, a riporre fiori, a pulire con cura, dedizione, attenzione quasi maniacale, le tombe dei loro cari, del loro marito o x la peggiore delle ipotesi del loro figlio…Anch’io ci passo spesso oramai da anni, con il fido Apollo,  dall’esterno quando lo trovo chiuso, lasciando un veloce saluto dal cancello e all’interno quando ho piu’ tempo da dedicare al silenzio…Penso a quel lontano 2001, quando lasciai Londra x tornare all’Elba ad aprire un locale…Simona la prese male, quasi offesa x aver scelto l’isola invece di Milano…”…Che cazzo diceva…aprire un posto che e’ chiuso da vent’anni…le tue solite sfide del cazzo…chi ti garantisce che lavorerai?…”…”…Nessuno risposi…ma ci credo…”…Infatti ando’ piu’ che bene ed oggi ad 8 anni di distanza e’ il locale che lavora di piu’ in tutta l’Elba…Ando’ a finire che ci lasciammo…non ho mai capito, saputo il vero motivo, accentando con sofferenza e dolore la nostra separazione…ne seguirono mesi difficili, lavoravo e soffrivo in silenzio, preferendo staccare del tutto senza piu’ rispondere ad ogni sua telefonata od sms…Credevo che soffrire x amore fosse cosi’ tanto difficile da superare, invece il peggio doveva ancora arrivare…Lasciai anche il locale a fine stagione…affanculo tutto…e partii x il Sud America…ci vedemmo qualche settimana prima della partenza, a causa della morte della mamma di simona…passammo una settimana insieme, a parlare dei suoi progetti, dei miei…improbabili…”…ti aspetto a Milano mi disse…vedrai, nonostante tutto ti daro’ una mano x il lavoro e x le foto, ho fatto delle buone conoscenze…”…Ero felicissimo, anche se fra noi era finita del tutto…preferii pero’, una volta partito, di non chiamare finche’ non fossi tornato dal viaggio, non volevo creare problemi…soffrivo ancora e viaggiavo, viaggiavo e soffrivo, soffrivo e viaggiavo… le scrivevo lettere durante i lunghi spostamenti con gli autobus, che poi gettavo appena arrivato a destinazione…Aveva comunque mie notizie, tramite mia madre, ma io, orgoglioso non chiamavo…piu’ volte sono rimasto con la cornetta in mano, componendo i primi sei, sette numeri x poi riallacciare…

                                                                                                                  continua