Elba

Arriviamo al cimitero poco prima mezzogiorno, con noi anche il fido Apollo, nonostante il gran caldo…Portiamo tutto cio’ che l’amica di Teresa ci ha detto di prendere…nove rose bianche, un foglio, sul quale ho scritto l’addio a Simona e qualcos’altro che preferisco non menzionare, x non svelare del tutto il rito….che sia vero, non lo sia, non vorrei combinare ulteriori casini, meglio non dire tutto…Mettiamo le rose nel vaso, dopodichè leggo lo scritto mentre una leggera fiamma divora lentamente la carta…”…Buon viaggio Simona…che vuoi che ti dica…l’avessi saputo prima…ma come cazzo si fà a sapere certe cose…pensavo di aver fatto tutto il possibile, invece non facevo altro che recarti danno…non bastavano i casini che ho combinato quà…ci mancava pure, l’aldilà…non ci sto’ capendo più un cazzo…riti, discorsi, abbandoni, preghiere…vai dove devi andare, che la tua anima si congiunga con quella di tua madre…spero solo un giorno di poterti regalare questa benedetta galleria, ho anche incontrato tuo padre che ovviamente non vede l’ora di poter fare qualcosa del genere…se solo quei bastardi dei proprietari dei fondi, abbassassero le loro pretese…in giro ci sono prezzi da capogiro e non me la sento di andare incontro ad un altro fallimento…e chi si ripiglia più…ho ancora debiti accumolati durante la malattia…via…vai…e…addio…lo dico anche se non lo penso…dicono di staccare del tutto x il tuo ed il mio bene…ma chi se frega, del mio bene…lo faccio esclusivamente x te…ma non posso cancellare tutto…buon viaggio….vai con Dues..e che sia con te…”….