To Simona

E sono 44….cara Simona…chissà se invecchiano e come invecchiano gli Angeli….A me tanto toccherà l’inferno e forse anche più consone alla mia dannata personalità…..Mi viene in mente una canzone di Lucio Dalla che si chiama proprio così….Angeli….ironica e un pò veritiera, come molti dei suoi testi….meglio prenderla a ridere….

Lasciare l’Italia per andare a Lugano

E toccarsi sempre con la stessa mano

Come essere una truffa, questo lago fa paura

Ci sono tante banche, serve un samba, una strega , una fattura.

Le 3 di notte non so dove sputare

È così pulito che non si può sporcare

Dal locale esce uno sbronzo che si annoia

Non è solo, guarda un po’

Anche a Lugano, anche a Lugano hanno una troia

Lo spogliarello in quel locale di Lugano lo fa una donna col suo barboncino nano,

vanno in albergo per studiare nuove mosse,

la ragazza è libanese il barboncino è di Torino e ha un po’ di tosse.

Una guardia o un generale, non si capisce bene

Mi guarda male butto via la cicca e quello sviene

Sta per farmi la morale ma mi faccio perdonare

Perché raccolgo la cicca appena accesa

La metto in tasca e comincio a fischiare

Fischio piano perché è quasi mattina

Da una pizzeria esce uno di Messina

Hai tacchi alti e un grembiule ancora in mano

Sembra stanco e molto triste, te lo credo te lo credo

Fa la pizza qui a Lugano

Da poco tempo è venuto a lavorare

Dice che è dura ma si può anche abituare

Ed è contento a non far niente la mattina

E con la moto va a vedere, va a vedere, a vedere dove abita la Mina

 

Angeli, angeli, siamo angeli

Peru’ – Dicembre 2001

Una splendida luna piena rifletteva sul lago, che dicono, sia, il piu’ alto del mondo. Ci fermammo a mangiare in un grazioso ristorante appena dietro una piccola spiaggia, gestito da una ragazza Inglese, pure carina…Max opto’ x il pesce, io invece mi lasciai andare ad un bel piatto vegetariano con riso…”…Preparati disse Max, guardando la cartina, ci aspettano almeno 3 giorni di viaggio x arrivare a Cuzco, da dove poi potremmo raggiungere Machu Picchu…e non ci conviene fare molte soste, oltre ovviamente quelle dell’autobus…”…”…Cazzo Max, risposi, 3 giorni e 3 notti di fila non ce la faccio…e’ gia’ la seconda volta che mi becco la dissenteria e queste cazzo di pasticche non fanno niente, continuo a cacare come un gabbiano…tanto tanto con gli autobus Brasiliani, ma questi talvolta sono anche sprovvisti del bagno…te lo ricordi la prima fermata dopo La Paz…gli uomini a pisciare davanti e le donne dietro….se mi prende un attacco quando sono a bordo, tocca cacarsi addosso…”…”…E’ l’acqua, risponde, bisogna stare piu’ attenti, lavare bene tutto quello che si mangia…in piu’ l’altura oltre il mal di testa, da’ questo tipo di sintomi…una bella ripulita ti fara’ bene…ti puoi sempre mettere, dice sorridendo, un bel pannolone…eppoi mica c’hai gli anticorpi che hanno loro…noi siamo molto piu’ delicati…guarda come tengono il cibo, la carne, il pesce, al mercato…tutto scoperto, all’aria, senza uso di rifrigerazione…”…”…Affanculo te e il pannolone, finche’ non mi passa non mi muovo da qui…comunque mi hanno detto in quella specie di farmacia che queste pasticche sono le piu’ potenti, dopo 3 di questi non cachi piu’…speriamo, sono svuotato…”….Dopo cena e dopo un the’ con le foglie di coca, che dicono, allieva il mal di testa, facciamo un bel cannone in riva al lago…Un anziano del posto ci chiede da fumare e ci offre x pochi dollari una gita con la sua piccola barca, x l’indomani mattiina…Accettiamo, rimandando la partenza e fissiamo x le 9,00, appena dopo colazione…”…Vi porto nei luoghi meno conosciuti, dice, lontani dal flusso turistico…no touristas diceva…solo del posto…”…A me sembrava gia’ poco conosciuto qui…figuriamoci dove dice lui…