Londra 1989 parte dodicesima

Arrivo al lavoro sfatto. Mi guardo la faccia allo specchio, mi faccio così schifo che neanche una pettinata la farebbe tornare a lucido. Carlo dico, ieri io bevuto un casino, ho la testa che ci vorrebbe un aspirina grossa come un pancake. Bene Toscano, ogni tanto ci vuole un diversivo, ti avrà fatto bene, ultimamente eri abbastanza teso. Ieri mi ha fatto bene ma  oggi sono a pezzi. Fammi un favore passa te la carta allo scimmione, che l’ultima volta mi ha detto I’m looking at you. Cioè dimmi è frocio pure lui. Perché non lo sapevi. E cazzo li trovo tutti io, possibile, non sto cercando donne ma neanche buchi. George continua a guardarmi con quella dentatura che riflette pure sull’acciaio della friggitrice. Ok ok paper paper e gli passo sto cazzo di carta. Good boy good boy risponde. Maiala ladra quando mi dice così mi fa tremare le mani e mordere la lingua. Sei stato al pub qui dietro in Edgware road? Chiede Carlo. Si mi hanno messo nel mezzo prima due vecchiette che cantavano karaoke poi un misto di Inglesi e Irlandesi. Non ho capito una parola ma avrò bevuto 9/10 pinte. Loro cazzo però con un sorso ne bevono metà e con l’altro l’altra metà. Io non ho questi ritmi. Ti abituerai non hai fretta risponde. Si Carlo mi calerò nella situazione prima che sia lei a farlo. Ieri l’hai fatto, non volendo ma hai accettato la sfida. Mi avranno ripetuto cento volte Italiano Pizza Mafia e spaghetti ogni volta che aprivo bocca. In qualcosa dice Carlo siamo famosi nel mondo. Ascolta mi dice sottovoce Ho gli esercizi sotto la maglietta. Te li passo li metti sotto la tua, vai in cella prendi un cartone di hamburger di pesce e quando esci li metti sotto, subito però. Me li passa, vado in cella ed esco con gli hamburger e una tanica da 5 litri di succo di arancia congelato che butto nel sacco di Carlo. Cazzo fai dice…Cazzo non si può sempre portare via questi schifo di hamburger, prendiamo qualcosa di più salutare. Si ma una tanica da 5 litri la si può notare meglio, sei un cretino ora sono cazzi tuoi. Dai rispondo, buttaci qualcosa sopra e dopo vado e lo porto giù. Lo vedo scuotere la testa, chiamo il Manager e gli mostro gli esercizi. Li sfoglia come se George stesse sfogliando una rivista di Playboy, soddisfazione zero e mi sono costati pure un deca. Good boy risponde il manager Luka keep studying keep studying. Tu sapessi gli vorrei dire. Torno indietro, prendo il sacco lo metto nel rail e mi dirigo verso l’ascensore. Appena arrivo al piano terra mi trovo davanti la manager. Morning Luca I help you. No, no rispondo it’s ok it’s ok. Le accelerazioni del cuore aumentano il dolore alla testa, me la sento scoppiare la manager agguanta il rail proprio dalla parte dove c’è il sacco con il succo. Faccio una giravolta e mi catapulto davanti. Le dico Don’t worry it’s my job ok ok Porca troia non so più che fare. Prendo i sacchi e comincio a buttarmi in una specie di container, lei mi guarda e poi saluta e va. Vaffanculo per 5 litri di succo che allungati diverranno venti, una ventina di colazioni assicurate che di questi tempi non fanno male. Sopra il tetto c’è una fessura dove infilo la tanica, mi fumo una sigaretta seduto su altri sacchi, mi ungo il dietro dei pantaloni ma non mi interessa, riprendo l ascensore e sono di nuovo in cucina, l’odore del fritto mi avvolge oramai come un odore di casa, mi ci calo dentro come tutte le altre mattine, il Cinese mi guarda e sorride, George pure, Carlo non mi rivolge parola è incazzato lo so, non gli piace che prenda iniziative, ma a me piace il rischio, mi da adrenalina, mi mette di buon umore anche se oggi abbiamo rischiato il posto.

Londra 1989 parte undicesima

Finisco al Mac alle dieci esco e giro per Edgware Road la c’è un pub dove fanno karaoke. Più che un karaoke mi sembra un Afterhours, cantano e ballano tutti, l’odore della birra è predominante anche sui profumi che usano le donne Inglesi, che a differenza delle donne Italiane non vanno a casa dopo il lavoro per cambiarsi, qui si spruzzano kili di deodoranti e profumi per coprire il sudore della giornata lavorativa appena conclusa, qui dopo lavoro si va dritti al pub. Carlo mi dice sempre…Mai leccare la fica ad una Inglese la prima sera, ti ritrovi in bocca un misto di piscio, sudore e deodorante. Lui va sempre dritto alla questione senza mezze misure e con gli anni poi ho accertato che non si sbagliava affatto. Si alza una nonnina di almeno 80 anni e mi chiede di sedere. È la fine, questa inizierà a parlare in slang Londinese mentre io capisco appena quello Italiano. Alla terza pinta mi trovo a parlare con tutti e non capisco un cazzo, ma il pub, la musica e la birra uniscono, puoi essere un manovale, un ingegnere, un broker della City, un cameriere o un avvocato, poca importa basta che butti giù litri di birra e anche se finisci i soldi c’è sempre qualcuno che ti sostiene. Torno a casa storto. Prendo la metro, spero non ci siano allarmi bomba perché con tutta la birra che ho bevuto piscio in continuazione. Esco e mi fermo a pisciare dietro un ristorante Chinese, qualcuno passa e impreca qualcosa, quando scoppi scoppi. Inizio a fischiettare come un uccellino, tanto non capisco un cazzo da normale figuriamoci da ubriaco. È l’ultima notte nella topaia con gli altri due. Piscio ancora sulla strada prima di fare le scale. Entro e li osservo per un poco, ascolto come russano in coro a fasi alterne, a volte unendosi in un poderoso ruggito quasi perfettamente a tempo, per poi separarsi in una serie di ansiti e ronfi. Mi fanno tenerezza, il Tedesco ha lo zaino pronto appoggiato all’armadio, ci ha messo pure due rotoli di carta igienica. Che ci farà durante il viaggio fino ad Heathrow. Forse ha diarrea. Mi butto sul letto vestito, tanto dovrò uscire più tardi per eliminare qualche litro di luppolo. Finestra, lavandino o visto che è l’ultima sera gli piscio per le scale.  Penso al frocio che domani mattina ci riceverà per la stanza, vaffanculo ho passato di peggio passerà anche questa. Mi affaccio alla finestra, tutto tace. Meno di un mese e mezzo fa eravamo a Parigi, io e altri due ragazzi con i quali avevo lavorato al Club Med di Donoratico. Sei mesi in una capanna con i bagni esterni in comune, mi incomincia a mancare una tazza tutta mia, ma almeno la’ faceva caldo e a 100 metri c’era la spiaggia. Qui fa freddo e a 100 metri il massimo che posso trovare è un albero e pisciare come un cane. Dopo un mese nella capitale Francese dove ti chiedevano se avevi casa quando cercavi lavoro e viceversa, alle ultime 500000 lire, loro decisero di tornare in Italia, io invece presi un aereo per Londra senza nemmeno sapere dove scendere, andare poi, l’ho deciso dopo. Ma sapere dove andare è come sapere cosa dire, cantava Ivano Fossati, è come sapere dove mettere le mani.

Londra Parte decima

Allora Carlo cosa mi dici oggi ? Mi sembri abbastanza in quiete…Dai,risponde, la carta a quello lì, lo vedi che ti stava aspettando. Cioè fammi capire, questo cazzo di scimmia aspetta me tutti i giorni per la carta? Si te l’ho già spiegato come funziona, dagli questi cazzo 30 metri di carta con il sorriso e non come fai te, Tieni marda, ammameta, lui non capisce ma sa che lo stai offendendo. Io a quello non l’ offendo, gli infilo semplicemente un palo nel culo, cioè ha la carta appena dietro di lui e io mi devo muovere per servirlo? Per cosa,? Per tre stelle sulla maglietta. Fai come vuoi io ti ho avvertito. Passo la carta all Angolono e gli sorrido, un sorriso così ampio che sorprende anche me.Good boy risponde, good boy. Mi volto e sussurro Good boy una bella sega. Che c’è chiede Carlo? Niente recitavo un po di Rosario per Nostro Signore Gesù Cristo visto che siamo in prossimità del Natale, Mi sorprendi sempre con le tue battute Toscano. Anche tu non sei male Milanese. E il frocio francese che dice. Stai zitto domani andiamo, già mi tremano le mani, si lo so dillo ti devi calare nella situazione prima che sia lei a farlo. Giusto? Giusto risponde, tu non devi fare altro quando entri,  che salutarlo e se lui, come ovviamente farà, ti chiama, tu fermati e fumati una sigaretta . Una sigaretta, poi mi faccio mettere una mano sul ginocchio, gli tiro fuori lava e via…scala 40 pounds dall’affitto. Dai Carlo mi meraviglio di te….Domenica facciamo un party a casa mia, sai dove è Finsbury Park? Si sulla linea azzurra. La c’è un bel parco. E vedrai, se si chiama così cosa vuoi che ci sia un castello medievale? Dai Toscano che il Canadese porta delle ragazze. Se son come lui dico, hai detto che assomiglia all’ omino della Michelin? Fa il boscaiolo, mangiano e bevono tutto il giorno. Anche le amiche rispondo. Insomma via continua Carlo saranno sulla 65/75 kili abbastanza in carne. Sti cazzi non arrivo io a 70 si mi butti sopra una del genere mi schianta. Dai che dalla prossima settimana caliamo di un paio di kili. Cioè dico per un peso decente il party di Marzo? LAngolano mi guarda, gli sorrido e lui risponde con una apertura dentale che sembra quella di un pescecane. Paper chiedo? No no I’m looking at you. Bene dico, qui faccio successo con gli uomini…Carlo mi serve un consiglio.

Londra 1989 parte nona

Arrivo di corsa con dieci minuti di ritardo, faccio le scale da dove facciamo break al piano superiore in un nano secondo…Che è successo chiede Carlo? Mezz’ora fermo in metro per un allarme bomba. Cazzo chiusi in galleria al buio che se davvero saltava qualcosa si faceva la fine del topo. Allora risponde Carlo, meglio quella del frocio. Si vocifera che L’ lRA si stia risvegliando. Anche io ieri sera un oretta fermo, meno male eravamo a pochi metri dalla piattaforma. Novità? Sono stato a portare il deposito al francese, cazzo si è presentato con un vestitino corto e pantofole rosa. Buojour mon ami. Buongiorno un cazzo, anche lui non ami, quest’altro my friend….non ne posso più…Relax risponde, ti devi calare nella situazione. Vedi lAngolano come ti guarda? È solo perché tu ora qui sei come una recluta. Io ho due stelle sulla maglietta, lui tre, il prossimo mese ne avrai una te, tre io e quattro lui. È come una carriera militare, qui per andare avanti basta rimanerci, poi dopo ti faranno assistant manager, terzo manager, secondo e così via. Ti toglieranno questa divisa di merda e ti daranno camicia e cravatta e non dovrai neanche più mettere il cappello. Poi fra 20 anni di questa merda minimo tre infarti. Noi risponde Carlo non ci staremo neanche 20 mesi, ma finché stai rispetta i superiori. Chiama George passagli 25 metri di carta quando arrivi e vedrai non ti caca più il cazzo. Lo vedi il Cinese? Se gli chiedi di camminare a quattro zampe lui parte e abbaia pure, te invece te la prendi sempre con tutti. Ok ok, mi giro verso lAngolano sorrido e gli passo la carta. Tieni merda gli dico, non capisce ma è contento uguale per il gesto. Si accontentano di poco però dico. Lo sai come funziona è come quando facevi il militare, una sorta di nonnismo. Fra poco trasloco. Traslochi? Avrai si e no uno zaino che vuoi una macchina, un furgone? Non è per quello dai, è solo il fatto che….Ti dispiace lasciare una topaia per un’altra? Ma vaffanculo Carlo lo sai quando torno ora mi fa schifo tutto, la notte devo pisciare nel lavandino di cucina perché fuori ci saranno dieci centimetri di piscio nel bagno, una volta ho pisciato dalla finestra ma con la sfiga che mi porto dietro ho beccato uno che passava, ha incominciato a sbraitare  fucking bastard contro tutto il palazzo, però poi mi metto a letto e sono tranquillo. La tua copia del Corriere della sera poi mi fa compagnia. Vedi risponde quante cose non si apprezzano? In Italia vai al bar e leggi i titoli più importanti dei giornali, qui che costano un botto leggi tutto anche i necrologi di Milano. Non so cosa darei per vedere un film in Italiano anche in bianco e nero. Perché poi continuo, quel bastardo ha la stanza appena entri e te lo trovi sempre davanti, cazzo. Va be dai lo saluti e ti fermi a fumare una sigaretta. E poi mi faccio fare un pompino. Così scali dall’affitto, 4 pompini al mese e 140 pounds risparmiati. Si poi vado anche ad Hyde Park tanto è vicino li dicono che pagano 20, altri due a settimana e fanno altri 160. Con dieci pompini dice Carlo tiri su 300 al mese mica male. Vacci te e facciamo a metà. Dai cazzo ok sono messo male ma un uomo no non ce la faccio, non ce la farei neanche a guardarmi allo specchio, già mi faccio schifo ora, con tutti questi hamburger, ho il fegato che piange. Move move move bloody Italians, ancora lui cosa non darei per dargli un bel cestello di olio bollente nella faccia.

Londra 1989 parte ottava

Allora mi chiede Carlo, come è andata fuori? Vaffanculo bastardo lo sapevi com’è? Cazzo tutto il giorno con quel mocio e questi bastardi che non si curavano di me. Ogni tanto lo passavo un po’ più bagnato per vedere qualcuno che facesse una capriola e subito la manager,….Luca Luca keep it dry keep it dry. Dry una sega. Carlo ride gli butto 5  hamburger congelati nell’olio bollente e la reazione è una nuvola di fumo con l’olio che trabocca dalla friggitrice. Friggi merda…continua a ridere….Cazzo hai da ridere…Arriva il manager what’s wrong with you what’s wrong with you bloody Italians? Che dice questo chiedo a Carlo? Lui niente non spiccica parola. And you Luca are you going to school? Yes yes why? Tomorrow you bring me some results or you out. Ok ok…Che minchia vuole Bg Jim chiedo a Carlo. Vuole che gli porti gli esercizi che fai a casa. E che cazzo gli porto…esercizi di ginnastica….Ci penso io , vicino casa c’è un takeaway Chinese dove dietro stampano di tutto anche documenti falsi, ti servono? Per ora no, spero…Lui fa questionari, sai noi siamo Europei e non ne abbiamo bisogno ma quelli dell’est che devono dimostrare di essere iscritti a qualche college per ottenere il visto ne chiedono a centinaia. Te li da con la data di ieri, con la scritta Westminster College e pure con le risposte scritte. Che vuoi di più. Tanto qui basta che vedono che frequenti mica si mettono a leggere. Una sterlina a foglio con una diecina di pounds te la cavi. Hey my friend dice quello accanto di me Pass me the paper the paper…Carlo cazzo che vuole L Angolano? La carta la carta risponde. Ok ok gli passo la carta e gli dico Me and you no friends you move e questo cazzo di carta te la prendi da solo. Lui borbotta qualcosa e torna a friggere. Sei nervosetto oggi, dice Carlo che è successo. Niente però a casa cazzo abbiano il bagno in comune saremo una ventina a usarlo. Uomini e donne ma mi sa che qui anche le donne pisciano in piedi, sono sempre zozzi, mi sono rotto di andare a cacare in giro per Mac Donald’s, in più il Tedesco domani parte e con il Francese siamo andati a vedere una doppia vicino casa. Il prezzo è buono 35 a testa, 70 di deposito così per due settimane sono a secco, e fuori abbiamo bagno e doccia solo per noi. Uno stanzone al primo piano, due letti, un tavolo, due sedie, il piano cottura e due poltrone di 160 anni, sfondate. Tutto due dice Carlo, ormai siete una coppia fissa. Ma vafanculo.,.andrebbe bene ma il padrone un Francese sulla sessantina brutto e grasso è pure frocio, ma frocio frocio frocio, quando siamo andati per parlare di soldi ha acceso la tv è ha messo un porno con due che se lo spingevano alla morte. Si può cazzo. Beh dice Carlo, i gusti sono gusti, quando arrivi La sera chiuditi bene dentro anche se dubito che non venga a bussarti. Insieme ai fogli rispondo porta anche un documento falso non si sa mai, basta che non mi tocchi, col suo di culo faccia ciò che vuole ma….Da te vuole altro risponde Carlo, magari ti piace. Ci manca anche dì prenderlo nel culo. Vedremo. LAngolano si gira e priova a chiedermi qualcosa. No my friend lo stoppo noi no friends ok?

Londra 1989 parte settima

E’ una bella giornata di sole, limpida, freddina,                un’ eccezione per la Capitale Inglese dove il grigio è come la birra all’Oktoberfest….Carlo mi sta aspettando ad Hyde Park, oggi facciamo il turno pomeridiano, spero di trovarlo subito perché se mi perdo è finita. Scendo giù Paddington, Bayswater, Queensway, è ancora presto ma vengo investito da un misto di profumi di spezie da un vicino ristorante Indiano….alla fine della strada attraverso e vado verso sinistra come lui mi ha detto. Lo trovo sbracato su una panchina, birra in mano e testa rivolta verso il sole. Hey amigo mi dice, vuoi una birra, Minchia Carlo sono appese dieci. Oggi lavoriamo fino a tardi, meglio approfittarne ora, risponde. Sai volevo ringraziarti. A me rispondo, perché sono il solo che tiro fuori dal mondezzaio gli hamburger? Ma no, sai dopo quello che mi è successo sono stato in silenzio quasi due mesi, ho scelto il Mac per incontrare meno Italiani possibili, a casa divido con un Canadese, un Brasiliano e una ragazza Polacca, un cesso ma è simpatica. Almeno l’odore lo senti, da me le seghe oramai hanno preso il sopravvento. Poi ti porto dalla Cinese risponde sorridendo. Mi fai ridere sai, hai una faccia buffa, poi l’accento, non si capisce mai quando metti la c o la levi, e soprattutto sai ascoltare, in silenzio, altri dopo quello che ti ho raccontato mi avrebbero detto…mi dispiace a mo di consolazione, poi invece non gliene fotte un cazzo. Magari gli fai pure pena…tu invece niente non hai battuto ciglio poi tiri fuori la tua ironia, perché  mi sembri molto ironico e su questo ti dico, devi migliorare perché la gente non vuole mai scherzare e se poi non sei credibile sarà un’arma a doppio taglio. Non me ne fotte un cazzo Carlo di cosa pensa la gente io sono così come mi vedi. È questo lo sbaglio, tu come sei in vetrina sei in bottega, vedi come sono tutti gli altri? Indossano maschere a seconda della situazione, sul lavoro, nei rapporti sociali, perfino in amore. Cioè uno come te dico mentre sorseggio la birra, mi viene a raccontare queste cose, Maestro, meditazione e poi mi dici di non essere me stesso, ma vattene affanculo….Non hai capito, il mio è solo un consiglio, a volte ti devi adattare alla situazione prima che sia lei ad adattarsi a te. Carlo mi mandi fuori, vado a prendere altre birre stasera al lavoro si festeggia mando in culo anche il Cinese. Comunque risponde, grazie mi hai fatto tornare il sorriso, mi mette un braccio intorno al collo e inizia a cantare. Andiamo verso il lago dice, ci sono sempre tante ragazze che passano facendo jogging, tanto lo sai noi si guarda e basta.