Londra 1989 parte settima

E’ una bella giornata di sole, limpida, freddina,                un’ eccezione per la Capitale Inglese dove il grigio è come la birra all’Oktoberfest….Carlo mi sta aspettando ad Hyde Park, oggi facciamo il turno pomeridiano, spero di trovarlo subito perché se mi perdo è finita. Scendo giù Paddington, Bayswater, Queensway, è ancora presto ma vengo investito da un misto di profumi di spezie da un vicino ristorante Indiano….alla fine della strada attraverso e vado verso sinistra come lui mi ha detto. Lo trovo sbracato su una panchina, birra in mano e testa rivolta verso il sole. Hey amigo mi dice, vuoi una birra, Minchia Carlo sono appese dieci. Oggi lavoriamo fino a tardi, meglio approfittarne ora, risponde. Sai volevo ringraziarti. A me rispondo, perché sono il solo che tiro fuori dal mondezzaio gli hamburger? Ma no, sai dopo quello che mi è successo sono stato in silenzio quasi due mesi, ho scelto il Mac per incontrare meno Italiani possibili, a casa divido con un Canadese, un Brasiliano e una ragazza Polacca, un cesso ma è simpatica. Almeno l’odore lo senti, da me le seghe oramai hanno preso il sopravvento. Poi ti porto dalla Cinese risponde sorridendo. Mi fai ridere sai, hai una faccia buffa, poi l’accento, non si capisce mai quando metti la c o la levi, e soprattutto sai ascoltare, in silenzio, altri dopo quello che ti ho raccontato mi avrebbero detto…mi dispiace a mo di consolazione, poi invece non gliene fotte un cazzo. Magari gli fai pure pena…tu invece niente non hai battuto ciglio poi tiri fuori la tua ironia, perché  mi sembri molto ironico e su questo ti dico, devi migliorare perché la gente non vuole mai scherzare e se poi non sei credibile sarà un’arma a doppio taglio. Non me ne fotte un cazzo Carlo di cosa pensa la gente io sono così come mi vedi. È questo lo sbaglio, tu come sei in vetrina sei in bottega, vedi come sono tutti gli altri? Indossano maschere a seconda della situazione, sul lavoro, nei rapporti sociali, perfino in amore. Cioè uno come te dico mentre sorseggio la birra, mi viene a raccontare queste cose, Maestro, meditazione e poi mi dici di non essere me stesso, ma vattene affanculo….Non hai capito, il mio è solo un consiglio, a volte ti devi adattare alla situazione prima che sia lei ad adattarsi a te. Carlo mi mandi fuori, vado a prendere altre birre stasera al lavoro si festeggia mando in culo anche il Cinese. Comunque risponde, grazie mi hai fatto tornare il sorriso, mi mette un braccio intorno al collo e inizia a cantare. Andiamo verso il lago dice, ci sono sempre tante ragazze che passano facendo jogging, tanto lo sai noi si guarda e basta.

Londra 1989 parte settimaultima modifica: 2021-04-01T13:12:50+02:00da apoloo1
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