Londra 1990 parte venticinquesima

La mattina seguente il Francese è già in piedi alle sette. Gluca le petit dejiuner . Che minchia vuoi rispondo son sept heur….Breakfast….Oui oui rispondo….mi alzo a fatica, fuori è ancora buio, mi stiro un po’ dopo la nottata nell’amaca e scendiamo. Non passo nemmeno dal bagno, ancora non ho realizzato di averlo tutto per noi in camera. Le scale son più difficili in discesa che in salita, arriviamo al basement e troviamo una diecina di tavoli già apparecchiati. Nell’aria un odore forte di fritto misto al sudicio che arriva dalla moquette. Ci sediamo e un uomo sulla trentina con gli occhi dalla storia breve butta uno straccio lurido sul tavolo per segnalarci che era pronto per le ordinazioni. Si infila il dito medio nel naso storto, lo ripulisce sulla maglia e sospira…the’ or coffee…andiamo entrambi per il caffè, ma prima ci serve due bicchieri di un improbabile succo di arancio che di arancio ha solo il colore. Dopo poco arriva una ragazza con un vassoio e mentre ci serve un bricco con un litro di acqua sporca nera, involontariamente rovescia uno dei due bicchieri. Cazzo esclama…sorry sorry.,,.Italiana , ,chiedo, Da cosa si nota risponde. Dall’accento rispondo, si intuisce qualcosa di familiare…..sorride, altezza media, capelli lisci e raccolti in una cuffia e un colore della pelle che di sicuro non vede un raggio di sole da mesi, tra l’olivastro e lo sbiadito, , coperta da un filo di trucco dato in fretta e furia. In vacanza chiede? No siamo qui per lavoro e in cerca di casa. Auguri risponde, per la seconda scelta. Se ne va e torna con due piatti contenenti uova, bacon, salsicce, funghi e fagioli. A parte del pancarrè appena tostato. Il Francese la guarda e ringrazia io invece penso già al lunch al Mac, al quale dovrò rinunciare, così è un suicidio. Prima che ci alziamo la ragazza ripassa e mi dice….Se sei in camera ti vengo a trovare dopo le dieci. Annuisco e andiamo sopra. Una doccia e via, oggi inizio prima. Francois sembra soddisfatto della colazione. Sava gli chiedo. Oui oui se bon se bon. Meglio di quei troiai di formaggi che ti sei sparato da 4 mesi a questa parte. Non capisce ma meglio così, ci manca anche che voglia imparare l’italiano. Vado al Mac in autobus, troppi allarmi bomba ultimamente, l’IRA ha ripreso a pieno ritmo. Trovo Carlo sorridente…Ecco il Principe dice, noi poveri mortali al lavoro e lui trasloca in hotel con il taxi. Prendo tre hamburger di pesce e li tiro nella friggitrice…Friggi merda, vaffanculo…Scherzavo Toscano, quanto vi fanno pagare all Hilton? 100 in due a settimana con colazione. Avete anche il tetto risponde. No è un igloo ma non fa freddo. Per qualche settimana ok poi vedremo, anzi vedrò perché posso chiamare solo io. Saluto il Cinese e George, mi metto a friggere e mi sento tornare su la colazione, che legnata appena alzato. Poco dopo vado a buttare la spazzatura e mi fumo una sigaretta, in lontananza si sentono una serie di sirene, mi devo ricordare di comprare il giornale per cercare casa, L A/Z London altrimenti manco la strada trovo a patto che capisca qualcosa al telefono.