Elba

Sono più lenti della merda nei tubi….e non puoi neanche cercare di correggerli….è nella loro indole….la lentezza fa parte del loro Dna….lei ogni mattina arriva con una faccia che tocca terra….lui, il marito la muove come una marionetta….decide lui cosa deve vestire, come muoversi, forse anche cosa dire….non può andare al mare da sola, solo pantaloni lunghi…..sembra di vivere nel medioevo…contenti loro….il Barese alla fine è divenuto il meno peggio….ma è dura…con questa ciurma è quasi impossibile navigare…siamo in una sorta di deriva controllata….lo chef da dietro ed io davanti a muovere queste menti ferme, a ripetere le stesse cose giorno dopo giorno e soprattutto non dare loro, mai un minimo di fiducia….non tenerli mai….a briglia sciolta….non li prendi più…

Elba

All’ospedale la solita fila….la solita gente disperata che chiede, che ascolta, che non capisce e si rassegna all’ennesima fila….Anche noi non siamo da meno….L’appuntamento era x le 9,30/10, ma sono quasi mezzogiorno e dobbiamo ancora essere ricevuti…E’ la visita decisiva dopo ulteriori accertamenti, analisi e contro analisi, manco fosse dopata….Lo scorso venerdì sono stato ore al telefono alla ricerca del Primario x avere l’appuntamento, anche lui manco fosse una bella fica….Finalmente sembra che ci siamo….in reparto non si sente che parlare Russo, Moldavo, Romeno….le badanti abbondano….”….Vienga signora…dice una di quasi cento kili, chissà cosa si è buttata giù x Pasqua….vienga…il dottore dovrebbbee arrivaare…mio appuuuntamento alle 11,00….”….”….Beata te, rispondo…noi alle 10,00….”….”…Dieeciii…risponde…allora ritaaardooo…”….”…..Ci siamo abituati rsiponde mia mamma….tanto io non cammino non posso andare via e tornare….”….”….Alloooora tu paralizzattaaa…risponde la montagna russa….”….”….Tiè le fa mia mamma, facendole il verso delle corna….no paralizzata…devo fare operazione all’anca…”….Sgrana gli occhi, forse ha capito, forse no….lasciamo perdere…..Arriva un Marocchino che cerca di saltare la fila….”…..Scusa fratello dice, devo parlare con Dottore….”…..”…..Scusa te, ma mio babbo in Marocco non c’è mai stato….fai la fila come facciamo noi….ok…..?…..”….Verso mezzogiorno e mezzo il Dottore ci riceve….da un’occhiata alle analisi, poi si butta sul pc in cerca di un posto libero….”….Intanto guardiamo le gambe dice….vediamo se le ulcere sono guarite del tutto….”….Qui viene il bello, xchè nell’attesa fra chiamate e rimandi, sembra che se ne stia aprendo un’altra, ma sulla gamba che non deve essere operata….Sfascio la gamba sinistra, quella ok, e dico….”…..Erano qui che si erano formate, però ora sembra tutto apposto…”….Il Dottore passa e ripassa la mano sulla gamba, sembra quasi accarezzarla, mia mamma trema dalla paura, se non passa oggi ce ne andiamo a fine maggio se va bena….”….Ok…dice….capisco la situazione….è veramente più che urgente , vediamo di trovarle un posto….la chiamerò a giorni, se riesco x questo fine settimana….”….Salutiamo e andiamo via in parte sollevati, l’altre parte la lasciamo quando entrerà in sala operatoria….

Firenze

Settanta kili di cozze da pulire in meno di due giorni….ho ancora le mani che mi bruciano….dei piedi meglio non parlarne….Un altro evento del cazzo, dove devi passare giorni a preparare in anticipo una festa della quale non ti rendi neanche conto, se non x la confusione esterna ed interna…..loro poi fanno l’incasso e a noi a malapena un grazie….vedo lo chef che grigna i denti e si abbassa….”….Ho le gambe a pezzi, mi dice….appena tocco letto…sprofondo….”….”…..Sprofondo rosso, rispondo….metti da parte le tue buone maniere, che qui te se inculano….non gliene fotte un cazzo di dove sei…chi sei…o cosa fai….correre…e basta….è il loro motto…..una lotta, persa, contro il tempo…..”….Mi guarda sorridendo….è una brava persona…una delle poche che abbia mai conosciuto in cucina….umile, sereno, disponibile, puntuale, gentile e perfino anche troppo pulito….riesce sempre a non sporcarsi mai troppo e a finire il servizio con gli indumenti quasi intatti….il mio esatto contrario….finisco sempre con magliette irriconoscibili….Stranamente in passato non ho fatto altro che litigare con chef arroganti, presuntuosi e molte volte pure incopetenti…..e stavo dall’altra parte, quella della sala…..qua invece dividiamo le nostre lunghe ed interminabili giornate…..gli piace anche scherzare ed un pò di ironia, con la vecchia che ha sempre le antenne alzate, non fa mai male…..talvolta coinvolgiamo pure lei fino a quando non la senti dire….”…..Forza bambini….siamo in ritardo…..mettiamo in ordine che si comincia….”…..La musica è ancora alta, fuori continuano più a bere che a mangiare….è il momento di sistemare e togliersi dai coglioni….ho le mani piene di tagli che faccio pure fatica a spingere le lettere sulla tastiera del pc….talvolta anche se ho voglia di scrivere qualcosa, rinuncio….un pò x i tagli e un pò x la stanchezza, assoluta vincitrice di ogni fine giornata….

Hemingway

Smetti di scrivere solo quando sai come continua la storia. Ricorda che si possono scrivere eccellenti romanzi con parole da venti dollari, ma che c’è più merito a scriverli con parole da venti centesimi. Non dimenticare che il tuo mestiere è solo una parte del tuo destino. Una riga di meno non cambia la pelliccia di una tigre, ma una parola di troppo ammazza qualunque storia. La tristezza si risolve al bar, mai nella letteratura.

Elba – Aprile 2010

Le riprese di sicuro inizieranno in tarda mattinata, ma il raduno è fissato x le 6,30 fuori dell’hotel…. fa freddo e tira un forte e sgradevole vento da nord….meno male che ho con me un bel libro, xche’ l’attesa sara’ molto lunga…le solite noiose file, x firmare, x il trucco, x il vestito…Al Bob è andata meglio, è riuscito a strappare una piccola parte…quella del Sindaco, pochi minuti che gli permetteranno di guadagnare molto di più rispetto a noi e di non rompersi troppo le palle ad andare su e giù x il set, come un gregge al pascolo….”…Sei sempre la solita merda, gli dico, mi hai tirato dentro questa storia e….”….”….Che cazzo vuoi che ti dica…mi hanno chiamato, ho accettato…ed eccomi qua’ con il copione in mano…è da ieri sera che lo leggo ma non mi ricordo un cazzo…”…Dopo un paio di caffè e dopo aver indossato il vestito da scena, rimango con il Bob…a ripassare la parte…non è particolarmente difficile, ma abbastanza lunga e xtanto sara’ molto facile andare in merda…specialmente davanti la macchina da presa…Sulla terrazza dell’hotel, un’antica villa ottocentesca, immersa fra gerani ed ortensie, che si affaccia direttamente sul golfo di Portoferraio, stanno preparando il set…Nel candore del colonnato in stile neo classico è scritta la storia di questa villa da sogno che fa della raffinatezza un segno di distinzione…Ancora non ho capito bene se sara’ una festa, un matrimonio o comunque qualcosa dl genere, dato che non ci hanno detto nulla di preciso ma dalla preparazione di diversi buffet, è evidente che intorno ai tovali dovremo far finta di festeggiare…Il Bob sta’ ridendo, non ho capito il xchè…”…Continuo a non ricordarmi un cazzo, dice…”…intanto il regista sbraita come un cane….nessuno di noi si comporta come lui vuole…o vorrebbe….di sicuro in molti hanno poca esperienza…le comparse romane, dice, in confronto sono gia’ mezzi attori…ma non giustifica il fatto delle sue continue richieste e del modo altrettanto volgare e maleducato che usa x rivolgersi a noi…rimango in attesa della scena del Bob, altrimenti lo avrei mandato volentieri affanculo…Il vento continua a soffiare ed a girare, da nord verso sud-est e di nuovo da nord….una vera rottura di coglioni….ci infiliamo dietro una palma e fumiamo una sigaretta…Il Bob finalmente entra in scena…non va’ male…anche se effettivamente, forse x l’emozione, dimentica parte del copione….Lo prendo un po’ x il culo, ma dopo poco, mando affanculo anche lui e vado via…