All’ospedale la solita fila….la solita gente disperata che chiede, che ascolta, che non capisce e si rassegna all’ennesima fila….Anche noi non siamo da meno….L’appuntamento era x le 9,30/10, ma sono quasi mezzogiorno e dobbiamo ancora essere ricevuti…E’ la visita decisiva dopo ulteriori accertamenti, analisi e contro analisi, manco fosse dopata….Lo scorso venerdì sono stato ore al telefono alla ricerca del Primario x avere l’appuntamento, anche lui manco fosse una bella fica….Finalmente sembra che ci siamo….in reparto non si sente che parlare Russo, Moldavo, Romeno….le badanti abbondano….”….Vienga signora…dice una di quasi cento kili, chissà cosa si è buttata giù x Pasqua….vienga…il dottore dovrebbbee arrivaare…mio appuuuntamento alle 11,00….”….”….Beata te, rispondo…noi alle 10,00….”….”…Dieeciii…risponde…allora ritaaardooo…”….”…..Ci siamo abituati rsiponde mia mamma….tanto io non cammino non posso andare via e tornare….”….”….Alloooora tu paralizzattaaa…risponde la montagna russa….”….”….Tiè le fa mia mamma, facendole il verso delle corna….no paralizzata…devo fare operazione all’anca…”….Sgrana gli occhi, forse ha capito, forse no….lasciamo perdere…..Arriva un Marocchino che cerca di saltare la fila….”…..Scusa fratello dice, devo parlare con Dottore….”…..”…..Scusa te, ma mio babbo in Marocco non c’è mai stato….fai la fila come facciamo noi….ok…..?…..”….Verso mezzogiorno e mezzo il Dottore ci riceve….da un’occhiata alle analisi, poi si butta sul pc in cerca di un posto libero….”….Intanto guardiamo le gambe dice….vediamo se le ulcere sono guarite del tutto….”….Qui viene il bello, xchè nell’attesa fra chiamate e rimandi, sembra che se ne stia aprendo un’altra, ma sulla gamba che non deve essere operata….Sfascio la gamba sinistra, quella ok, e dico….”…..Erano qui che si erano formate, però ora sembra tutto apposto…”….Il Dottore passa e ripassa la mano sulla gamba, sembra quasi accarezzarla, mia mamma trema dalla paura, se non passa oggi ce ne andiamo a fine maggio se va bena….”….Ok…dice….capisco la situazione….è veramente più che urgente , vediamo di trovarle un posto….la chiamerò a giorni, se riesco x questo fine settimana….”….Salutiamo e andiamo via in parte sollevati, l’altre parte la lasciamo quando entrerà in sala operatoria….
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Elba
Niente chiamate dall’ospedale e così ce ne stiamo andando a passare la Pasqua con mia mamma inchiodata sulla sedia giorno e quasi notte, xchè pure sdraiarsi sul letto è più di un’impresa…..Bastardi….meglio stare fermi xchè se vado in reparto faccio tabula rasa….Quel rottoinculo del Primario che ormai conosce il caso a memoria non si pronuncia e con il suo chiaro accento romano ripete sempre le solite cose…..”….Deve chiamà la preospedalizzazione….sentire in reparto….bisogna vedè questo…quello….”…..ma vattene affanculo….sono quasi 8 mesi che entriamo ed usciamo dalle corsie d’ospedale….chiamala e metti fine a questa sofferenza….siamo esausti…esausti come l’olio da motore di una vecchia macchina….Il campeggiatore intanto è tornato alla carica, offrendo a me e al Bob un buon contratto come dipendenti….si può fare, ma ancora non si è capito bene quando vuole aprire, x Pasqua, dopo Pasqua, metà Aprile, fine Aprile, mai conosciuta una persona così indecisa…vedremo…domani mattina incontro decisivo x chiarire un futuro abbastanza nebuloso…tanto un posto vale l’altro….avrò anche un carattere difficile, ma in quanto a gestori….ho fatto una collezione da paura….
L’Aquila – Aprile 2009
Giorgina e’ rimasta con un paio di denti, che mostra senza vergogna sulla parte sinistra della bocca…”…E me devono da’, dice, pure lo spazzolino e il dentrificio…l’ho gia’ detto alla Croce rossa…del resto la dentiera e’ rimsta sul comodino…mi figlia m’ha portato via cosi’ com’ero…manco le scarpe avevo addosso…”…Dopo l’ultima scossa si e’ messa a piangere di nuovo…”…No..no..ancora…ma non finisce piu’ questa pena…”…E’ il giorno di Pasqua, fra poco ci sara’ la Messa, stanno allestendo l’altare nella mensa, dove solitamente servono da mangiare…”…E’ stato peggio di un bombardamento dice…il cane di mi figlia stava strano tutta la sera…abbaiava, scappava, se rimbiattava…c’era stata qualche scossa, ma c’eravamo abituati…era da novembre che succedeva…Poi alle 3 e mezzo i lampadari hanno iniziare a ballare, sembrava di stare su’ una nave…gli armadi si sono aperti, i vestiti sono venuti giu’…la credenza…dovevate vedere…tutti i piatti, i bicchieri, tutti in terra…ma i quadri niente, non se ne e’ staccato uno…poi il boato…e’ venuto giu’ tutto, se non c’era mi figlia ero ancora la’…la mia amica poverina, che abita al terzo piano, e’ morta, con il suo canino…”…Le scende ancora qualche lacrima, che asciuga con un velo colorato che non si toglie quasi mai dalla testa…Le porto un piattino di biscotti e di savoiardi…”….Grazie, mi dice…preferisco questa roba…senza denti…sa’…ma lo sapeva che mio marito era della Spezia…ho vissuto la’ x 4 anni, poi l’aria di mare mi faceva abbassare troppo la pressione ed il dottore mi ha rispedito a L’Aquila…Appena finita la colazione la accompagno fuori, si muove solo aggrappandosi a due bastoni…”…Voglio andare da sola in bagno…grazie…”…Prendo un caffe’ e corro da Apollo che mi aspetta in macchina…”…Stanotte gli dico, russavi piu’ di me, vecchio cane, si vede che dormire nel bagagliaio ti rilassa di piu’…”…Mi stiro, ho le ossa a pezzi dopo 3 giorni di dormite in macchina…desidero solo un bel letto ed una bella doccia….gli anni cominciano a farsi sentire in queste situazioni…ma sono felice di essere qui con loro…
Onna – Aprile 2009
Il paese non esiste piu’…rimangono solo cumoli di macerie, polvere e le guardie forestali che bloccano le poche vie d’accesso, x pericolo di nuovi crolli e x qualche bastardo che vorrebbe rubare…Due meticci bianchi di piccola taglia, si aggirano tra quello che resta della loro casa…anche loro sono rimasti senza padrone e senza abitazione…Cercano un volto amico, acqua, cibo…sono spauriti, senza riferimento, si avvicinano x poi allontanarsi velocemente…Apollo abbaia e piange, sembra voglia chiamarli…ma loro divengono piu’ aggressivi, come se facessero la guardia a quel poco che resta…Si sente abbaiare da dietro il campo dove sono posizionate le tende, chissa’ se qualcuno avra’ del tempo da dedicare anche a loro…i cani sono i primi a sentire il pericolo, ma gli ultimi a ricevere aiuto…e poi, c’e’ una gran confusione qui’…si vedono solo divise che impartiscono ordini, i pompieri che iniziano a fare i sopralluoghi ed altri che mettono in moto le ruspe…c’e’ rimasto solamente da fare pulizia…i camion aspettano di essere caricati dalle macerie x poi ripartire…la protezione civile, instancabile, lavora senza sosta, continua a distribuire cibo e bevande, da un cartone sbuca il fiocco di qualche uovo al cioccolato, la Pasqua e’ dietro l’angolo…una bambina tiene stretta fra le braccia, una bambola, il pollice sinistro in bocca…mi fermo, vorrei fotografarla, ma rinuncio, mi limito a guardarla, a cercare di capire…capire xche’ in Italia si continua ad ingannare la povera gente…xche’, x qualche politico, assessore, sindaco si merda, corrotto fino all’osso del collo, si e’ continuato a costruire senza seguire le leggi antisismiche…tanto basta pagare x avere il nullaosta…affanculo, andatelo a dire a quella bambina e tutti gli altri bambini come lei, che si trovano senza piu’ la loro cameretta, i loro giocattoli, senza un fratello od una sorella o forse un genitore…che si trovano a dividere una tenda con altre 5, 6, persone…Giancarlo un ragazzo dell’ Aquila, dice…”…Non era x una Pasqua cosi’ che avremmo voluto sentire nominare l’ Abruzzo…”….