Mario de Andrade

LA  MIA ANIMA HA FRETTA                                                                 Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora.
Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.
Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute.
Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta. Non ho più molti dolci nel pacchetto.

Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità. Così si difende la dignità umana e si va verso della verità e onestà
È l’essenziale che fa valer la pena di vivere.
Voglio circondarmi da persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima.

Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare.
Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora.
Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza.
Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.

Elba

All’ospedale la solita fila….la solita gente disperata che chiede, che ascolta, che non capisce e si rassegna all’ennesima fila….Anche noi non siamo da meno….L’appuntamento era x le 9,30/10, ma sono quasi mezzogiorno e dobbiamo ancora essere ricevuti…E’ la visita decisiva dopo ulteriori accertamenti, analisi e contro analisi, manco fosse dopata….Lo scorso venerdì sono stato ore al telefono alla ricerca del Primario x avere l’appuntamento, anche lui manco fosse una bella fica….Finalmente sembra che ci siamo….in reparto non si sente che parlare Russo, Moldavo, Romeno….le badanti abbondano….”….Vienga signora…dice una di quasi cento kili, chissà cosa si è buttata giù x Pasqua….vienga…il dottore dovrebbbee arrivaare…mio appuuuntamento alle 11,00….”….”….Beata te, rispondo…noi alle 10,00….”….”…Dieeciii…risponde…allora ritaaardooo…”….”…..Ci siamo abituati rsiponde mia mamma….tanto io non cammino non posso andare via e tornare….”….”….Alloooora tu paralizzattaaa…risponde la montagna russa….”….”….Tiè le fa mia mamma, facendole il verso delle corna….no paralizzata…devo fare operazione all’anca…”….Sgrana gli occhi, forse ha capito, forse no….lasciamo perdere…..Arriva un Marocchino che cerca di saltare la fila….”…..Scusa fratello dice, devo parlare con Dottore….”…..”…..Scusa te, ma mio babbo in Marocco non c’è mai stato….fai la fila come facciamo noi….ok…..?…..”….Verso mezzogiorno e mezzo il Dottore ci riceve….da un’occhiata alle analisi, poi si butta sul pc in cerca di un posto libero….”….Intanto guardiamo le gambe dice….vediamo se le ulcere sono guarite del tutto….”….Qui viene il bello, xchè nell’attesa fra chiamate e rimandi, sembra che se ne stia aprendo un’altra, ma sulla gamba che non deve essere operata….Sfascio la gamba sinistra, quella ok, e dico….”…..Erano qui che si erano formate, però ora sembra tutto apposto…”….Il Dottore passa e ripassa la mano sulla gamba, sembra quasi accarezzarla, mia mamma trema dalla paura, se non passa oggi ce ne andiamo a fine maggio se va bena….”….Ok…dice….capisco la situazione….è veramente più che urgente , vediamo di trovarle un posto….la chiamerò a giorni, se riesco x questo fine settimana….”….Salutiamo e andiamo via in parte sollevati, l’altre parte la lasciamo quando entrerà in sala operatoria….