Elba

Sono successe più cose in una settimana che negli ultimi 35 anni…..Si sono ritrovate….si sono viste x la prima volta dopo la loro nascita….dopo più di 30 anni…..che emozione….che gioia….sono felice x loro….forse è l’unica cosa di veramente bello che sono riuscito a fare in tutta la mia vita….mi maledico xchè non sono riuscito a farlo prima….mi è mancato il coraggio….mi mancato l’aiuto….mi sono mancate le giuste indicazioni….le giuste parole….le giuste persone che avrebbero potuto parlare un pò di più e più apertamente, più sinceramente….la paura….la paura di dover tirar fuori un passato che credevo a loro sconosciuto e che invece ne sapevano più di me….perfino mia mamma mi ha mentito x anni….tutta questa perdita di tempo questo non me la perdonerò mai…..ma ci sono riuscito…..tardi ma ci sono riuscito….ho tolto l’incubo…le mie notti saranno meno agitate e le loro di sicuro saranno migliori….a voi tutta la felicità che vi è stata tolta in passato, la meritate….

Elba

Jessika sta pian piano superando, se così si può dire, la perdita dell’amato padre….xchè in fondo non ci si riprende mai dalla morte dei nostri cari….si accetta e basta….è difficile capire cosa ci portano via, morendo, coloro che abbiamo amato……”…….Lasciamo stare, scrive uno sconosciuto scrittore in un libro riguardo al corpo,  il nido degli affetti, la promessa dei sentimenti e le gioie della complicità, la morte ci priva della reciprocità, è vero, ma bene o male, la nostra memoria compensa. Mentre i corpi sono vivi, i nostri morti tessono x noi i ricordi, ma questi ricordi non mi bastavano, mi mancavano i corpi..!….La materialità del loro corpo, questa alterità assoluta, ecco cosa avevo perduto…..Quei corpi non popolavano più il mio paesaggio. I miei morti erano i mobili che avevano fatto l’armonia della casa e che erano stati portati via….Quanto mi è mancata, improvvisamente, la loro presenza fisica…E come mi sono mancato in loro assenza….Mi mancava vederli, sentirlne l’odore, udirli!….”…..

Ippocrate

Dal cervello, e dal cervello solo, sorgono i piaceri, le gioie, le ri­sate e le facezie così come il dolore, il dispiacere, la sofferenza e le lacrime. Il cervello è anche la dimora della follia e del delirio, delle paure e dei terrori che ci assalgono di notte o di giorno.

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/stati-d-animo/frase-85283?f=a:2813>

Firenze 2006

…”.. E’ ancora troppo presto, dice il dottore, per avere un quadro completo della situazione, ma fra oggi e domani, cercheremo di essere piu’ precisi…”…Il Bob alternava momenti nei quali riuscivamo anche a scherzare, ad altri dove il dolore si faceva piu’ acuto, si faceva sentire…avendo anche un leggero rialzo della temperatura, ma come dicono loro con il camice bianco, fa parte del decorso postoperatorio..Sembra, comunque che stia andando molto meglio del previsto e a noi non resta che incrociare le dita…Lo guardo sdraiato sul lettino, vecchio compagno di tante battaglie, di viaggi e speranze, di emozioni e delusioni, di gioie e dolori…le rughe sul viso cominciano a farsi spazio, a delinearsi…il tempo passa caro Bob, anche x noi, rimangono solo i segni…in tanti ce l’hanno tirato nel culo e ci hanno voltato le spalle, ma ci abbiamo sempre messo la faccia, nel bene e nel male….anzi…quasi quasi abbiamo porto anche l’altra guancia, senza troppi rancori, sempre disponibili, con tutti…cerca di muoversi, ma le ferite sull’addome bloccano subito ogni sua iniziativa…”…Non ne posso piu’…dice…di tagli sulla pancia…”….”…Ci faremo un percorso turistico, dico…..”…Sorride…ma si blocca ancora…”…Sento dolore anche a respirare…dice…vattene affanculo..”….Fuori piove, sembra che l’autunno stia arrivando davvero…dopo un’estate passata in diversi reparti d’ospedale, fra caldo ed aria condizionata…lo lascio riposare e a smaltire il dolore che durerà ancora x qualche giorno….dal terrazzo vedo Apollo con il muso incollato al finestrino, seguendo i movimenti di ogni persona che passa…lo farà, fino al mio ritorno…

Chianti

Pagata la rata della macchina, il mutuo, una bolletta della luce scaduta ad Aprile, il veterinario….mi rimangono 5 euro e 60 cents….niente male…e dopo Apollo bisogna cercare di ripartire…da dove non lo so…sono ancora frastornato…solo, estraneo, smarrito…perfino il sole mi avvilisce, a me, uomo di mare…non c’è nessuno per cui la vale la pena correre a casa, che ti aspetta, che ti sveglia, che ti segue…non c’è più nessun avanzo di bistecca da incartare, o qualche piccolo ritaglio di carne da portare…nessuno sarà a farti festa x questi semplici, ma sempre attesi con gioia, gesti…con tutto il rispetto x jessika, ovviamente, la quale però lontana x lavoro…Bisognerebbe non vivere mai i propri sentimenti, non avere ambizioni, passioni, desideri…vivere alla finestra, senza gioie ma senza nessun dolore da affrontare…rendere il desiderio una cosa inutile ed inoffessiva…una specie di sorriso delicato dell’anima…Più felici e migliori saranno sempre coloro che riescono a vivere fingendo, a riconoscere la finzione di tutto, a scrivere la loro vita, il loro romanzo prima che sia stato fatto…

Agosto 2009 – Elba

Tutto inutile…e’ tutto inutile…quello che ho fatto, che sto’ facendo e che forse faro’…tutto inutile…inutile…come una coppia seduta al bar, vestita di bianco…pantaloni bianchi, scarpe bianche, maglietta bianca…faccia bianca, labbra bianche, forse avranno anche il sangue bianco…tutto inutile…Teresa rispetto un anno fa’, sembrava risorta, rifiorita…il cammino era ancora lungo ma il cane le aveva portato amore, gioia, affetto, compagnia, speranza…vederla felice, rendeva felice anche me..anch’io mi ero affezionato alla trovatella Terry…quando mi fermavo da loro, mi rimaneva accanto in adprazione, mi leccava le mani, appoggiava la testolina sulle gambe, quasi voler ringraziare del gesto ricevuto, di averla tolta dalla strada…tutto inutile…inutile…azzerare tutto, ancora…ingoiare, duro…basta sogni…tutto inutile…l’eco delle parole che ti risuona nelle orecchie…la vita va’ avanti, devi riuscire a ripartire…ancora…ma dove?…e da dove?….quante volte ancora…quante volte siamo ripartiti, x poi…tutto inutile…meglio rimanere a guardare, meglio non fare un cazzo….non ho piu’ voglia di ripartire…x cosa Signore?…x ricadere…tutto inutile…tutto inutile…inutile, come una signora che seduta a bordo piscina, butta giu’ litri di the’ verde nella ricerca dell’eterna giovinezza….tutto inutile…sono stanco di avere a che fare con il dolore, la rabbia, la delusione…tutto inutile…tutto inutile…

Maggio 2009 – Elba

Non so’ se e’ piu’ forte la gioia o il dolore, la felicita’ o la tristezza…”…Cosi’ dice mia mamma, rischi di essere ripetitivo…pero’…guardando il quadro, devo ammettere che era davvero brava…”…”…Se non sono ripetitivo x lei…x chi cazzo lo devo essere?…rispondo…”…Il quadro, il primo famoso quadro di Simona, stamani era finalmente pronto…il corniciaio ha fatto un bel lavoro, una bella intelaiuatura…si dice cosi’…boh…una stupenda cornice e soprattutto ha ripreso le parti di colore, pittura, che erano state danneggiate nel viaggio da Londra…non mi sembra vero…lo appendo subito al bar da mia sorella…rimango fermo, immobile ad osservare…ricordo tutto alla perfezione…quei giorni, settimane, mesi, dove Simona si arrabbiava, innervosiva, xche’ non riusciva ad andare avanti con il lavoro, con la scelta dei colori, dei soggetti, cambiati piu’ volte…Ed io con la mia rude-gentilezza, rispondevo…”…Ma vaffanculo, va’ tutto piu’ che bene, vedrai che lavori farai in futuro, sei una delle migliori del corso, di tutto il college, stai facendo passi da gigante…questo e’ solo il primo quadro, e’ normale che tu abbia trovato difficolta’…”…Ed infatti, ogni anno che passava, diventava sempre piu’ brava, piu’ creativa…vedrai…vedrai…e’ rimasto solo quello…vedrai che…un bel cazzo niente….neanche sapere dove sarebbe potuta arrivare…riusciva a stupirmi anche quando utilizzava le mie foto, le quali abbinava ad ulteriori lavori…una gioia immensa, ti sentivi parte delle sue idee, della sua creativita’…ed era  tutto un suggerirsi, scambiarsi opinioni, vedute, presenti e future…ma rischio solo di essere…ripetitivo….come sempre…Potrebbero passare anche un migliaio di anni, ma il vuoto non sara’ mai colmato…E’ questo il prezzo che paghiamo noi esseri umani…Quando ci viene portato via qualcosa che amiamo, ci sara’ sempre una cicatrice a ricordarci cio’ che abbiamo perso e che non potremo piu’ avere indietro…