Elba

Jessika sta pian piano superando, se così si può dire, la perdita dell’amato padre….xchè in fondo non ci si riprende mai dalla morte dei nostri cari….si accetta e basta….è difficile capire cosa ci portano via, morendo, coloro che abbiamo amato……”…….Lasciamo stare, scrive uno sconosciuto scrittore in un libro riguardo al corpo,  il nido degli affetti, la promessa dei sentimenti e le gioie della complicità, la morte ci priva della reciprocità, è vero, ma bene o male, la nostra memoria compensa. Mentre i corpi sono vivi, i nostri morti tessono x noi i ricordi, ma questi ricordi non mi bastavano, mi mancavano i corpi..!….La materialità del loro corpo, questa alterità assoluta, ecco cosa avevo perduto…..Quei corpi non popolavano più il mio paesaggio. I miei morti erano i mobili che avevano fatto l’armonia della casa e che erano stati portati via….Quanto mi è mancata, improvvisamente, la loro presenza fisica…E come mi sono mancato in loro assenza….Mi mancava vederli, sentirlne l’odore, udirli!….”…..