Mario de Andrade

LA  MIA ANIMA HA FRETTA                                                                 Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora.
Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.
Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute.
Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta. Non ho più molti dolci nel pacchetto.

Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità. Così si difende la dignità umana e si va verso della verità e onestà
È l’essenziale che fa valer la pena di vivere.
Voglio circondarmi da persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima.

Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare.
Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora.
Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza.
Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.

Elba

E poi…il culo…la mattina…se lo lavano tutti…..bisogna vedere in che stato torna a casa la sera, dopo una giornata di lavoro, di auto, di mezzi pubblici e di cessi pubblici…Intanto… “….In attesa di ulteriori indagini e risultati, dice il medico, è meglio ricoverare sua madre…ha una forte anemia e non sappiamo a cosa è dovuta, se ad una costante perdita di sangue, tipo feci, oppure se il problema riguarda il midollo che non produce più globuli rossi a sufficienza, forse xchè ha abusato di antidolorifici…”….lo sapevo…porca di quella troia…tutti i giorni buttava giù quella merda…un dolore qui…uno quà…e via…antidolorifico…intanto mi attengo a ciò che mi dicono…anche quando ero io sdraiato sul letto di un ospedale, non ho mai chiesto troppo, forse xchè i dottori sono sempre in un misto fra lo scocciato e l’essere disponibili, ma ai tempi loro….fra il vago e il tranquillante, mai troppo sinceri….la girano e la rigirano a suo piacimento, ci tirano dentro parole incomprensibili, termini che manco ti ricordi e quando i pazienti fanno domande sulla loro salute, su ciò che possono e non possono mangiare, fare, cercano sempre e comunque di tranquillizarli…tutto bene…non si preoccupi…ci pensiamo noi….vedrà nei prossimi giorni…e magari il giorno dopo ci lasci le penne…

Wolfgang Amadeus Mozart

Mi dispiace vedere che lei fa più affidamento sui pettegolezzi e le sciocchezze di altre persone che non su di me e che, anzi, non ha alcuna fiducia in me. Le garantisco però che questo non mi turba; che scrivano pure fino a diventare ciechi e lei creda pure loro, se così le piace, ma io non cambierò di un capello.

Socrate

Che strana cosa sono il piacere e il dolore; sembra che ognuno di loro segua sempre il suo contrario e che tutti e due non vogliono mai trovarsi nella stessa persona.

Ippocrate

Dal cervello, e dal cervello solo, sorgono i piaceri, le gioie, le ri­sate e le facezie così come il dolore, il dispiacere, la sofferenza e le lacrime. Il cervello è anche la dimora della follia e del delirio, delle paure e dei terrori che ci assalgono di notte o di giorno.

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/stati-d-animo/frase-85283?f=a:2813>