Chiara

Chiamo Chiara dalla spiaggia, è una bella giornata e l’acqua invoglierebbe a fare un bel tuffo, ma la temperatura non ancora gradevole, mi spinge solo a fare una bella passeggiata sulla battigia, mentre Blue mi sorprende alle spalle e incurante dell’acqua fredda, si tuffa fino al collo…..Jessika l’aveva appena spazzolata con lo shampoo a secco….Ma sono in un misto fra emozione e paura, il nervoso aumenta con l’attesa, ma la voglia di sentire la sua voce attenua ogni situazione di disagio….intanto Blue continua ad entrare ed uscire dall’acqua, rotolandosi subito dopo sulla sabbia…..ci vorranno ore x ripulirla….Dopo un paio di squlli mi risponde una voce gentile e solare con chiaro accento veneto….Inizio a parlare….le parole escono come un fiume in piena, interrotte solo dalle sue….sembra quasi che ci conosciamo da anni…..Mi parla del babbo, compagno di Giualiana, anche lui con problemi legati all’eroina, morto non poco tempo fa, specificando anche, dopo una lunga agonia…Anche lei, come me, sa poco della madre e degli anni fra la sua nascita e l’abbandono….Sembra che Giuliana sia scappata, ma, visto che al momento vivevano con il nonno, Siciliano e con un carattere molto autoritario e severo, sia anche stata costretta a lasciare la casa, dato che, nonostante gli improbabili recuperi sulla dipendenza, ambedue continuavano a farsi di roba….Dopodichè, sembra che sia stata cresciuta dal nonno e dalla zia con il babbo che continuava a non uscire dai suoi maledetti problemi…..Intorno una storia fatta di avvocati, assistenti sociali, carte, telefonate fra nonni, a noi oscure, decisioni frettolose e senza spiegazioni…..se suo nonno era severo e autoritario, il mio, riusciva a non far trapelare niente x anni…..non lo posso di certo biasimare x come si è comportato con noi, ma in casa non c’era una grossa comunicazione….erano persone di un’altra generazione, dove il patriarca decideva ed agiva x il resto della famiglia….

Elba

Mangi-are….è l’unico imperativo che i nostri clienti conoscono in Hotel….mangi-are….mangi-are…sempre…a tutte le ore della giornata…che sia la colazione, il pranzo o la cena…senza sosta…con qualsiasi temperatura…niente fa differenza…non danno scampo…e senti pure qualche stupido discorso, tipo…quando eravamo in crociera si mangiava anche di più…buffet sempre aperto…e poi la pizza, la notte….e fra uno spettacolo e l’altro….snacks, dolci…tutto di più…mica si raccontano cosa hanno visto o visitato…si scambiano solo le abbuffate a cui hanno partecipato…….affanculo…turisti del cazzo…Paolo, con chiaro accento Napoletano mi chiede…”….Ma sta camicia dove l’hai accattata…è una xxl….hai le spalle che ti scendono un po troppo…”….Ha ragione….ma qualche anno fa, me ne hanno fottute 2…ed ho dovuto rimediare…taglia più, taglia meno…

Firenze 2006

…”.. E’ ancora troppo presto, dice il dottore, per avere un quadro completo della situazione, ma fra oggi e domani, cercheremo di essere piu’ precisi…”…Il Bob alternava momenti nei quali riuscivamo anche a scherzare, ad altri dove il dolore si faceva piu’ acuto, si faceva sentire…avendo anche un leggero rialzo della temperatura, ma come dicono loro con il camice bianco, fa parte del decorso postoperatorio..Sembra, comunque che stia andando molto meglio del previsto e a noi non resta che incrociare le dita…Lo guardo sdraiato sul lettino, vecchio compagno di tante battaglie, di viaggi e speranze, di emozioni e delusioni, di gioie e dolori…le rughe sul viso cominciano a farsi spazio, a delinearsi…il tempo passa caro Bob, anche x noi, rimangono solo i segni…in tanti ce l’hanno tirato nel culo e ci hanno voltato le spalle, ma ci abbiamo sempre messo la faccia, nel bene e nel male….anzi…quasi quasi abbiamo porto anche l’altra guancia, senza troppi rancori, sempre disponibili, con tutti…cerca di muoversi, ma le ferite sull’addome bloccano subito ogni sua iniziativa…”…Non ne posso piu’…dice…di tagli sulla pancia…”….”…Ci faremo un percorso turistico, dico…..”…Sorride…ma si blocca ancora…”…Sento dolore anche a respirare…dice…vattene affanculo..”….Fuori piove, sembra che l’autunno stia arrivando davvero…dopo un’estate passata in diversi reparti d’ospedale, fra caldo ed aria condizionata…lo lascio riposare e a smaltire il dolore che durerà ancora x qualche giorno….dal terrazzo vedo Apollo con il muso incollato al finestrino, seguendo i movimenti di ogni persona che passa…lo farà, fino al mio ritorno…

Aprile 2009 – Elba

….”….Questo malessere dei giorni scorsi, dice il dottore, puo’ essere dovuto al cambio di stagione, ai continui cambiamenti di temperatura o forse, ma rimangono solo ipotesi, al viaggio in Abruzzo, dormire in macchina x diverse notti, mangiare sregolato, camminare tutto il giorno in cerca di foto da scattare…ci puo’ essere stato un affaticamento…e lei lo accusa subito…insomma non ha piu’ vent’anni e la malattia non e’ che sia cosa passata, fisicamente c’e’ stato un calo, e’ stato avvertito un notevole cambiamento, anche se lei continua o meglio cerca di rifare una vita normale, ricordi che non e’ piu’ quello di prima…deve cercare di…non dico rassegnarsi, ma accettare questo cambiamento che se lo portera’ dietro anche negli anni futuri…una cicatrice sul cuore non e’ uno scherzo…se lo ricordi…”….E chi se lo scorda?…anzi, anche se lo scordo io, si fa’ sentire lui…affanculo…Lo studio medico e’ affacciato sul mare, luminosissimo, il sole che cerca di entrare attraverso le tapparelle, i raggi che riflettono sul mare, creando tante piccole stelline che brillano…talvolta rimango affascinato dalla magnifica vista, quasi quasi ci vado volentieri…”…E allora dottore..che devo fa’?…mica posso chiedere la pensione?…”…”…La capisco, ma….vede quando cerca di essere quello di prima e non ci riesce, quando si ostina a provarci, quando ci rimane male x tutto cio’ che ha perso…ebbene le crea uno stato di malessere interno, di nervoso che non le fa’ bene…le ripeto…che non sia rassegnazione, ma in qualche maniera bisogna che accetti questa situazione…”…”….Ok…ok…”…lo ringrazio e vado via…rassegnare, accettare…non ho mai amato molto queste parole…Apollo e’ legato fuori sulle scale che aspetta, non si muoverebbe neanche se ci tirano una bomba…salta subito al mio arrivo, festeggiandomi…”…Capito amico cane gli dico…bisogna accettare, dice il dottore…non mi chiedere altro…”….