Elba

Anche la pompa dell’acqua ha cominciato a fare le bizze e sarà dura farla ripartire senza soldi, così come sarà dura avere acqua corrente in casa…ho già vissuto questa situazione agli inzi, poi piano piano tutto è andato sistemandosi, ma ritornare a mettere mano alle taniche, ai secchi x raccogliere acqua piovana e meno male piove, aggrappandosi poi a mia mamma o mia sorella x la doccia è una bella rottura di coglioni….al peggio non c’è mai fine…pensa positivo, dice Jessika, il problema non è pensare, ma trovare il positivo…

Firenze 2006

Hanno fottuto il portafoglio a il Bob e al compagno di stanza. Bastardi…e dire che il reparto è inflessibile con gli orari delle visite, ieri addirittura, sono arrivato in anticipo di una ventina di minuti, ma non mi hanno fatto passare fino all’ora del passo. Bob dice che fino al pomeriggio alle 4,00 aveva il portafoglio nel cassetto e l’unico ad essere entrato in camera, mentre lui era a fumare sul terrazzo e l’altro stava dormendo, è stato l’addetto alle pulizie, come del resto succede tutti gli altri giorni….”… Mai avrei pensato che quel figlio di puttana potesse arrivare a fare una cosa del genere….rubare agli ammalati…dice il Bob….ma con me l’ha preso nel culo, c’erano solo i documenti, neanche un euro…”…”…Infami si nasce…rispondo…il vecchietto però sembra più preoccupato…”…Mia moglie mi aveva portato parte della pensione x farmi stare tranquillo, lei non può venire sempre quà…ha i dolori alle gambe e viviamo lontano dall’ospedale…”…Sono senza parole…più sei nella merda e più ti ci spingono…e poi rubare ad un povero pensionato, che si muove a malapena e già preoccupato delle proprie condizioni di salute…in più i documenti, le denunce da effettuare, le eventuali nuove richieste…affanculo….Pensare ci ho scherzato su, con il Kosovaro nei mesi scorsi, che di portafogli se ne intende, ma come tanti ha un codice d’onore da rispettare…diceva sempre…”…Mai rubare agli anziani, alle donne e agli ammalati…non potrei mai…”…E invece c’è chi può e già si parla al reparto di diversi furti….Cercheremo di tendergli una trappola, nei prossimi giorni e spero x lui, che non si faccia prendere, xchè rischierebbe davvero grosso..siamo incazzati neri….Il bob intanto mi chiede di tirar giù  la valigia che tiene sopra l’armadio…La mette di traverso in modo che rimanga di fronte all’altro letto…la apre e comincia a rullare un cannone…”…Ogni tanto ci vuole…dice a bassavoce…qui c’è da impazzire…”…Ma come mai, chiede il vecchietto, tu apri sempre la valigia?…cosa tu ci cerchi dentro tutti i giorni?…”…”…Niente, niente, nonno, risponde il Bob…ho dentro dei documenti importanti di lavoro…sai…avessero a fottermi pure questi…meglio controllare più volte al giorno…”….

Peru’ – Dicembre 2001

Cuzco si avvicinava e continuavo a pensare as Alessandro e Simona…Avrei pagato pur di avreli con me….X il primo sapevo che sarebbe stato impossibile, x lei invece, speravo almeno di poterci tornare un giorno…mi immaginavo di fare una sorta di Cicerone, mostrandole tutti i posti appena visitati…ha preferito invece, seguire Alessandro, lassù, da dove non si puo’ tornare…Due innocenti, innamorati della vita e se x il primo, malato dalla nascita di anemia mediterranea, con la quale ha combattuto fra mille difficolta’, xaltro sapendole nascondere egregiamente, sono riuscito a farne una ragione, x Lei invece no…io che non hai mai accettato l’ordine prestabilito delle cose, mi sono dovuto abituare ad accettare il senso del mondo…Mi sono dovuto convincere, conciliare con cio’ che chiamiamo destino…cerchiamo di seguire il bene e ci neghiamo il peggio, anche se le nostre azioni non possono comunque mutare il corso delle cose…Finiamo x cercare sempre una via di fuga e ci aggrappiamo al Signore come ultima disperata illusione…Cerchiamo in te tante risposte, senza averne alcuna…xche’…xche’ proprio lei…ti domando…xche’ mi hai tolto tutto cio’ che avevo, tutto cio’ sul quale contavo, tutto cio’ che avevo costruito…mi hai lasciato nudo e crudo, tolto sogni, speranze, ambizioni…tutto quello che e’ venuto dopo, e’ solo la naturale conseguenza del corso della vita, ma di un’altra vita che non mi appartiene più…la mia e’ finita la’, in quel maledetto incidente….Cuzco era spendida, ancora più bella di quanto immaginassi…si respirava qualcosa di magico, nelle vecchie viuzze era ancora tangibile il passaggio Inca, mentre sulla piazza principale, la chiesa e gli edifici, l’impronta dell’invasione Spagnola…Ci fermammo in un piccolo hotel a buon prezzo, avevamo ancora la voglia di intraprendere il cammino Inca, ma le previsioni non erano delle migliori…

Maggio 2009 – Elba

Mentre torno via dal mare, in bicicletta, mi sento chiamare…”…Gluca…gluca…vieni qui…”…E’ il babbo di Simona, mi sta’ chiamando con una decisione che solitamente si usa nel richiamare il cane che cerca di allontanarsi….”…Vai, penso…e’ successo qualcosa…sei sempre in mezzo a qualche casino…ma che cazzo ho combinato?…magari ha saputo del quadro…o…di qualche mia iniziativa…boh…l’ultima volta mi voleva denunciare alla procura della repubblica….lo sapevo…ma ce cazzo vorra’…”….torno indietro lemme lemme…fossi un cane, lo farei con la coda in mezzo alle gambe…”…Ciao mi dice…sai…stavo pensando a scrivere un libro da dedicare a Simona…e…avrei bisogno del tuo aiuto…ci sono molte cose che tu sai meglio di me, dei suoi inizi Londinesi, del college, dei primi lavori…”…Rimango senza parole…fucking hell…sono piu’ di 7 anni che aspettavo queste parole…che quasi quasi non ci credo…mi guardo attorno x verificare che sia tutto vero…siamo sotto casa di Simona, dove la vidi x l’ultima volta prima di partire x il SudAmerica…”…”…ma che fai…mi dice…non rispondi?…ci pensi…se non vuoi…sai mi dispiace che dopo la sua scomparsa ci siano stati attriti fra di noi…che non abbia avuto un comportamento corretto verso di te…ma capisci…e’ stata molto dura…accettare…capire…solo dopo un laborioso processo riflessivo-interiore ho sentito di nuovo accendersi nell’anima, quella passione, quella voglia di ripartire e di cercare di costruire qualcosa da dedicare a simona e di lasciare in buone mani, tutti i suoi lavori…prima, prima… che me ne vada anch’io…”….”…E’ stato e continua ad essere il mio grande sogno…aprire una galleri d’arte da dedicare a sua figlia, rispondo, dove poter esporre in permanente i suoi lavori e magari dare una possibilita’ di spazio e di vista ache ai giovani artisti elbani e non…ma purtroppo i costi sono eccessivi e nonostante continuo giornalmente a girare x il centro storico e dintorni non sono riuscito a trovare un fondo che abbia un affitto ragionevole…”…”….Devo andare mi dice…quando puoi passa da casa, beviamo una birra insieme e proviamo a tirar giu’ qualcosa…ti mostro anche tutto il materiale che ho…a presto…”…Sette anni…fucking…7 anni…che aspetto una chiamata x andare a casa…in fondo sono un tipo molto riservato e non non me la sono mai sentita di reclamare qualcosa, ho accettato con immenso dolore, tristezza, delusione, tutte le loro decisoni di famiglia…e’ stato uno schock essere stato allontanato, messo da parte, schiacciato come un verme, dopo tutto cio’ che c’e’ stato fra me e Simona…

Marzo 2009 – Elba

Lavoravamo insieme nell’estate ’94, in disco, io come barman e lui, appena ventenne faceva p.r. guadagnando solo sulle persone che riusciva a portare a ballare…Una miseria…ma a quell’eta’ ti basta x poter passare la notte senza spendere una lira…Solito sorriso, solito sguardo, capelli lisci e lunghi, era sempre con una stupenda ragazza bionda che penso ora sia sua moglie…gli passavo qualche gin and tonic sottobanco, dato che gli spettava solo una bevuta x tutta la serata…Saltuarialmente portava con se’ la chitarra, strimpellando e cantando qualche suo pezzo… ogni tanto dal banco gli urlavo…”…And the winner is..”…un giorno riuscirai a vendere le tue canzoni…vedrai che sarai famoso…Infatti, il vecchio Povia da quell’estate di strada ne ha fatta tanta e sinceramente, conoscendolo, meritata…Non ci siamo piu’ visti, ne’ sentiti da quell’estate, lo rivisto in tv, solo quando ha partecipato con successo all’edizione del festival del 2006…”…Teresa, dicevo, porca vacca ma questo lo conosco…sono sicuro….che cazzo…”…Solo dopo aver telefonato al Bob, ne ebbi la conferma…