Peru’ – Dicembre 2001

Cuzco si avvicinava e continuavo a pensare as Alessandro e Simona…Avrei pagato pur di avreli con me….X il primo sapevo che sarebbe stato impossibile, x lei invece, speravo almeno di poterci tornare un giorno…mi immaginavo di fare una sorta di Cicerone, mostrandole tutti i posti appena visitati…ha preferito invece, seguire Alessandro, lassù, da dove non si puo’ tornare…Due innocenti, innamorati della vita e se x il primo, malato dalla nascita di anemia mediterranea, con la quale ha combattuto fra mille difficolta’, xaltro sapendole nascondere egregiamente, sono riuscito a farne una ragione, x Lei invece no…io che non hai mai accettato l’ordine prestabilito delle cose, mi sono dovuto abituare ad accettare il senso del mondo…Mi sono dovuto convincere, conciliare con cio’ che chiamiamo destino…cerchiamo di seguire il bene e ci neghiamo il peggio, anche se le nostre azioni non possono comunque mutare il corso delle cose…Finiamo x cercare sempre una via di fuga e ci aggrappiamo al Signore come ultima disperata illusione…Cerchiamo in te tante risposte, senza averne alcuna…xche’…xche’ proprio lei…ti domando…xche’ mi hai tolto tutto cio’ che avevo, tutto cio’ sul quale contavo, tutto cio’ che avevo costruito…mi hai lasciato nudo e crudo, tolto sogni, speranze, ambizioni…tutto quello che e’ venuto dopo, e’ solo la naturale conseguenza del corso della vita, ma di un’altra vita che non mi appartiene più…la mia e’ finita la’, in quel maledetto incidente….Cuzco era spendida, ancora più bella di quanto immaginassi…si respirava qualcosa di magico, nelle vecchie viuzze era ancora tangibile il passaggio Inca, mentre sulla piazza principale, la chiesa e gli edifici, l’impronta dell’invasione Spagnola…Ci fermammo in un piccolo hotel a buon prezzo, avevamo ancora la voglia di intraprendere il cammino Inca, ma le previsioni non erano delle migliori…