Appena si alza un pò di vento, questi pseudo velisti da ristorante, si rintanano in porto come il gatto quando scappa dal topo…Ho ancora impresso nella mente i video di Alessio ed il Francese, sorridenti e felici, che volavano fra le onde….Questi di ora invece non fanno altro che controllare il moto ondoso…hanno paura di uscire e paradossalmente del mare….e invece di starsene a casa girellano nel ristorante a chiedere durante il lunch, il menù della sera e se non bastasse pure le eventuali variazioni….”…Potrei avere stasera, dice una signora che sulla barca ci sta come un elefante in mare, gli spaghetti invece dei paccheri…..e magari le verdure con il polpo invece delle patate?….”…..Vedremo, rispondo….non sono io che decido, ma lo chef, signora….comunque vedrò di fare il possibile….”…Perchè vede, continua, la sera digerisco meglio la pasta lunga invece della corta, e le verdure pure invece delle patate….”….Ok…Ok….rispondo…già mi girano i coglioni perchè sto servendo un tavolo con dei bambini che non si fermano dal tirar pane a detsra e manca senza che nessuno dei genitori dica qualcosa….e questa pazza che mi segue continuando a chiedere variazioni sul menù della sera…..Aiuto…andatevene affanculo tutti….il menù, la signora, il pane, i genitori e il vento….
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Elba
….”….Quand mchich, che in marocchino dovrebbe significare gatto, mange beaucoup, dico al lavapiatti….significa che il client mange poco…..mange pas….”…..Ride….La nostra conversazione oramai è ad un terzo di Italiano, un terzo di Francese ed un terzo, più suo che mio, di Marocchino….e avendo portato negli ultimi giorni, parecchia roba da mangiare a casa x i miei gatti randagi, vuol dire che dai tavoli ne è tornata forse troppa…..chissà, il mago dei fornelli non ha ancora trovato la formula giusta….o forse la sua bravura deve ancora esplodere….Io mi limito ad un servizio quasi meccanico, non faccio ne complimenti ne critiche sulla cucina, osservo e lascio giudicare ai miei gatti……è tutta una questione di peso….più mangiano loro e meno mangiano qui….un’equazione fantasiosa x smorzare una situazione non proprio idilliaca, ma x portare a casa lo stipendio bisogna conviverci….praticamente, un’altra stagione di merda…
Elba
Qui gli aiuto cuoco durano meno di un gatto sull’autostrada…..Quello che si è presentato con le bacchette, non ha finito neppure il week/end….è stato rimpiazzato da un altro che si è presentato con tanta voglia di fare, ma forse con troppi anni di Ibiza alle spalle e qualche neurone in meno….a me comunque al di là del passato, non sembrava male, ma lo chef lo ha rimpiazzato con una signora che al primo giorno, ha cucinato x noi un piatto di spaghetti che nemmeno i gatti di casa mia hanno apprezzato….Difficile giudicare in poco tempo, ma sembrano solo dei lavapiatti mancati che in finale si sono riclicati come aiuto….ci sarà da ridere…
Pisolo
Friends
Elba 2006
Il fine settimana che anticipa l’intervento all’anca di mia madre, accuso un piccolo fastidio attorno la tempia destra, sembra quasi un lieve intorpedimento, alla sera gli stessi sintomi li avverto sul braccio destro…Chiamo Teresa, che ha il numero del reparto e si mette subito in contatto con l’ospedale e la dottoressa che mi segue nella dimissione protetta…”…Venga al più presto a Firenze, che bisogna fare nuovi accertamenti…”…Fucking shit…che cazzo sta succedendo…sembrava che tutto voltasse al meglio, sono quasi alla fine del cortisone, mancano solo poche settimane…Lunedì mattina lascio l’Elba e il giorno dopo alle 9,30 sono in reparto…Una visita come di consietudine e subito dopo la dott.ssa decide x un Elettrocardiogramma, dall’esito negativo…Un prelievo dall’arteria, x misurare la pressione arteriosa e tutto va bene…Non resta che un nuovo Ecocardiogramma, che non da esiti diversi dal precedente, fatto lo scorso agosto….Verso le 14,00 vuole visitarmi anche il primario, al quale racconto di un mio vecchio incidente, avvenuto esattamente 28 anni fa….Era il 5 ottobre del ’78 e con il motorino, senza casco ovviamente, mi schiantai contro un camion, picchiando violentemente la testa ed esattamente la parte destra, dove si formò un grosso ematoma… Un pò alla gatto silvestro, io appicicato alla parte posteriore del camion e il motorino che va via da solo… Non ricordavo niente, la mia mente si fermò alle 14,00 di quel pomeriggio e si riprese 5 giorni più tardi su di un letto all’ospedale di Livorno. Da quanto raccontato, ero in pessime condizioni e avrebbero dovuto operarmi x rimuovere l’ematoma, se non che all’ingresso dell’ospedale, l’ambulanza andò a tamponare violentemente un’ automobile in sosta. Il colpo fece muovere la lettiga, sbattei di nuovo la testa e dalla bocca uscì ancora del sangue. Miracolo o no, all’entrata della sala operatoria, il grosso ematoma era sparito ed evitai un brutto intervento, che avrebbe potuto avere effetti negativi sulla parte motoria del corpo…Si mettono tutti a ridere…”…Ecco, dice il primario…così si spiega il suo comportamento….diciamo che qualche strascico lo ha lasciato l’incidente…”….”….Me lo hanno sempre detto i tanti, in primis mia madre, che non si stanca di ripetere, che sono cambiato molto, dopo aver picchiato la testa…”…Neanche il tempo di qualche battuta che il dottore mi manda a fare una Tac al cranio….”…Meglio andarci cauti, penso che oramai tutto sia passato, ma questo fastidio finale, che probabilmente è a causa delle troppe medicine ingerite, meglio indagarlo subito…”…”…Ok…rispondo….solo al pensiero di sdraiarmi ancora dentro quella macchina, mi prende male….ma non ho alternative…”….La dottoressa mi consegna la mia cartella clinica e dice di ritirare io stesso il risultato….Con Teresa, andiamo al reparto radiografie, sperando che non mi chiamino subito, è una cazzata, ma sono iper teso…mi girano le palle…L’attesa dura una mezz’ora e la Tac poco più di 10 minuti…Esco ad aspettare la risposta….non so se stare seduto, mi alzo, passeggio nervosamente, Teresa mi passa un caffè che mi spedisce al bagno di corsa…x poco non mi caco addosso…sarà l’ansia, la paura, l’attesa….sento chiamare molti nomi, meno che il mio…mi passa tutto davanti la mente…passato, presente, futuro….”…Signore…si lei dice una voce femminile sulla soglia di una porta…”….è quella del dottore…Vorrei rispondere…ma non esce niente dalla gola, mi avvicino…mi guarda negli occhi….”…E’ tutto a posto…”….Vorrei urlare…vaffanculo….me lo dico da solo…apro la busta…è vero, non c’è niente di preoccupante…Torno dal primario, che nota la mia tensione…”…Stia tranquillo, mi dice…la voglio vedere la prossima settimana…se il dolore è passato…meglio…altrimenti…faremo ancora nuovi accertamenti….”….”…Ok…ok…ho voglia di uscire, camminare sotto il sole…Apollo sta aspettando in macchina…fatemi andare…..”
Agosto 2009 – Elba
Sto’ seguendo le orme dei gatti che la notte mi fanno compagnia…mangio come loro, spesso e poco alla volta…ma soprattutto dormo come i piccoli felini….appena posso appoggiarmi su qualcosa di morbido, chiudo gli occhi, ovunque sia…un divano, un letto, la spiaggia…ma basta un piccolo rumore, un leggero colpo di vento, una finestra che sbatte, che mi sveglio di soprassalto…ed anche quando sono a casa non c’e’ molta differenza…alcune volte capita di svegliarsi all’improvviso senza sapere se e’ giorno o notte, cercando disperatamente la sveglia, credendo magari che stia facendo tardi al lavoro…Affanculo i lavori notturni, va’ bene fino ad una certa ora, ma tirare avanti tutta la notte, ti sballa troppo il metabolismo, non c’e’ versi di riprendersi…una volta finito non vorresti altro che stare a letto…Forse ho avuto troppa fretta nel decidere…ma ho sempre avuto…fretta…in tutto quello che ho fatto….Visto poi che il lavoro non e’ un granche’, e’ tutto un chiedere…”…Gluca mi aiuti a fare i bicchieri, a spazzare la terrazza, ad annaffiare le piante, a fare le colazioni…il buffet…”…Stì cazzi, credevo di aver trovato una soluzione piu’ tranquilla…invece…l’ho ripreso nel culo, lavoro piu’ di prima e sono in balia del primo che passa…Una signora che mi ha visto aiutare il giardiniere, servire in sala, al bar e al ricevimento…”…Buon x lei, dice che sa’ ricoprire piu’ ruoli…chissa’ quanti soldi guadagna…”…ma vedi d’anda’ affanculo…va’…sorrido…a denti stretti….”…Magari…signora…magari…rispondo…”……